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La bozza del piano europeo: «Tregua sulla linea del fronte, poi negoziati» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:10
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Ondata di raid sulle centrali, l'Ucraina al buio
Un'altra pioggia di droni e missili russi ha preso di mira le infrastrutture energetiche ucraine nell'ambito di una campagna che rischia di aggravare in modo drammatico le difficoltà di Kiev nell'assicurare riscaldamento ed elettricità in vista dell'inverno.
Il principale fornitore di energia, Ukrenergo, è stato costretto a imporre black-out in varie oblast del Paese, dopo raid che hanno colpito dieci regioni, secondo quanto riferito dal presidente Volodymyr Zelensky.
I bombardamenti, avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì, hanno provocato tre morti e oltre 20 feriti, secondo le autorità ucraine. Due vittime sono segnalate a Zaporizhzhia, mentre una bambina di 7 anni ha perso la vita a Vinnytsia. Nel corso della giornata altre tre persone sono rimaste uccise in due attacchi avvenuti su Slovyansk, nella regione di Donetsk, secondo il capo dell'amministrazione militare della città.
«Vista l'intensità degli attacchi degli ultimi due mesi, è chiaro che la Russia punta a distruggere completamente il sistema energetico dell'Ucraina», ha accusato Maxim Timchenko, amministratore delegato di Dtek, la maggiore azienda privata del settore.
Da parte sua, Mosca ha affermato di avere compiuto un «massiccio attacco» contro «imprese del complesso militare-industriale ucraino, obiettivi dell'infrastruttura energetica che ne garantisce il funzionamento e aeroporti militari». Il ministero della Difesa ha aggiunto di avere a sua volta abbattuto 170 droni ucraini lanciati sulla Russia, di cui 6 diretti verso Mosca.
La Russia ha rivendicato anche la conquista di due altri villaggi, uno nella regione di Zaporizhzhia e uno in quella di Kharkiv, nella sua lenta avanzata nell'est e nel sud dell'Ucraina. Ma Zelensky ha affermato che Mosca sta subendo «perdite significative» a causa delle sanzioni già applicate alle compagnie petrolifere dagli Usa e dalla Ue e ha previsto che se continuerà questa «pressione coerente e basata sui principi, le perdite derivanti dalle sole restrizioni recentemente applicate ammonteranno ad almeno 50 miliardi di dollari all'anno».
Il gigante petrolifero russo Lukoil, preso di mira insieme a Rosneft dalle sanzioni annunciate la settimana scorsa dal presidente Usa Donald Trump, ha detto che, come conseguenza di queste restrizioni, ha accettato l'offerta di acquisto dei suoi asset all'estero avanzata dal gruppo Gunvor, la multinazionale per il commercio di materie prime registrata a Cipro e con sede principale a Ginevra.
I punti chiave dell'intesa sono già stati concordati, ha aggiunto la compagnia russa, ma la sua conclusione è soggetta ad alcune condizioni, tra le quali l'ottenimento da parte di Gunvor del «permesso dell'Ofac», l'ufficio del Dipartimento del Tesoro Usa responsabile dell'applicazione delle sanzioni.
Secondo esperti contattati dall'agenzia Tass, il valore delle attività della Lukoil all'estero varia dai 9 ai 15 miliardi di dollari. Il gruppo controlla un grande giacimento in Iraq, una raffineria in Bulgaria, una in Romania e detiene partecipazioni in terminal petroliferi e catene di distributori in Europa.
20:10
20:10
Raid russo nel Donetsk, almeno due morti
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che le forze russe hanno attaccato in serata la centrale termoelettrica di Sloviansk nella regione del Donetsk.
"Purtroppo, due persone sono state uccise. Le mie condoglianze. Ci sono persone ferite - ha precisato il leader ucraino -. Questo è puro terrore. La gente normale non combatte in questo modo, e il mondo deve rispondere in modo adeguato a una simile guerra russa".
15:12
15:12
Lukoil vende le sue attività all'estero a Gunvor, società con importanti uffici a Ginevra
Il gruppo petrolifero russo Lukoil venderà le sue attività all'estero a Gunvor, società con sede a Cipro e importanti uffici a Ginevra attiva nella negoziazione di petrolio e altri prodotti energetici. Lo ha annunciato oggi l'agenzia di stampa statale russa Tass.
Lunedì Lukoil aveva dichiarato di voler cedere le proprie attività all'estero, raggruppate nella società Lukoil International, in risposta alle sanzioni statunitensi nei suoi confronti. Gunvor ha immediatamente formulato un'offerta di acquisto, che è stata accettata.
Non è noto il prezzo di vendita. Secondo il quotidiano Izvestia, il valore dei beni potrebbe aggirarsi intorno ai 10 miliardi di dollari (circa 8 miliardi di franchi), ma a causa delle sanzioni occidentali potrebbe essere realistico prevedere un ricavo di soli 3 miliardi di dollari.
Lukoil ha una forte presenza al di fuori della Russia: alla fine del 2024 il gruppo gestiva una rete di stazioni di servizio in 20 paesi, con un totale di 2450 punti vendita.
Fondata nel 2000, Gunvor figura tra le primissime società al mondo nella negoziazione di petrolio. Nel 2024 ha conseguito un fatturato di 136 miliardi di franchi. L'organico comprende 2000 dipendenti.
14:02
14:02
Due attacchi russi su Sloviansk, nella regione di Donetsk, hanno ucciso tre persone
Due attacchi russi su Sloviansk, nella regione di Donetsk, hanno ucciso tre persone. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare della città Vadym Lyakh, riportano i media locali.
13:10
13:10
Due morti a Zaporizhzhia, cresce il numero dei feriti
Ci sono due vittime a causa degli attacchi russi con droni su Zaporizhia, mentre cresce il numero dei feriti, che sale a 23. Lo riporta il capo della regione di Zaporizhzhia Ivan Fedorov su Telegram. Tra i feriti ci sono sei bambini.
10:41
10:41
Mosca: «Preso il controllo di due villaggi nell'Ucraina orientale»
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di due villaggi in Ucraina orientale: Krasnoghirske, nella regione di Zaporizhzhia, e Sadove, nella regione di Kharkiv. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento verificabili.
10:23
10:23
Morti e feriti in raid russi su varie regioni ucraine
Due persone sono state uccise e altre 21 sono rimaste ferite a seguito di attacchi russi nelle regioni ucraine di Kherson, Donetsk e Kharkiv. Lo afferma Ukrainska Pravda.
Nella regione di Kherson, le truppe russe hanno attaccato infrastrutture critiche e abitazioni: 12 persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini.
Nel Donetsk, due civili residenti a Druzhkivka e Kryvyi Rih sono morti, e altri sette sono stati feriti. Due feriti anche nella regione di Kharkiv.
Infine, come già riportato in precedenza, massicci attacchi russi anche su Zaporizhzia. In questo caso, il bilancio è salito a tredici feriti, tra cui diversi bambini.
08:51
08:51
Colpite diverse centrali e altre infrastrutture elettriche in tutta l'Ucraina
Raid di droni e missili russi durante la notte hanno colpito diverse centrali e altre infrastrutture elettriche in tutta l'Ucraina. Il principale fornitore di energia, Ukrenergo, ha pertanto limitato l'approvvigionamento, il che ha causato black-out in vari oblast del Paese.
Lo scrive Ukrainska Pravda, che cita un comunicato del gestore. Uno degli attacchi ha riguardato un'infrastruttura critica a Chernihiv.
08:50
08:50
L'Ucraina chiude l'ambasciata all'Avana: «Sostiene la Russia»
L'Ucraina ha deciso di chiudere la sua ambasciata all'Avana e di declassare le relazioni diplomatiche con Cuba. Il motivo è il sostegno di Cuba alla Russia nella sua guerra contro l'Ucraina, secondo il ministro degli Esteri Andrii Sybiha. Lo scrive Rbc Ukraine.
Sybiha ha affermato che l'Ucraina ha votato contro una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiede la fine dell'embargo statunitense a Cuba, avendo serie ragioni per farlo.
L'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump ha indicato il coinvolgimento di oltre 5000 cubani in operazioni di combattimento a fianco della Russia contro l'Ucraina, mentre Cuba ha negato ufficialmente le accusa di essere coinvolti nella guerra, parlando di affermazioni prive di prove che mirano a screditare il Paese.
06:45
06:45
Il punto alle 06.30
Nel suo consueto discorso serale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rappresentato le difficoltà che si stanno riscontrando a Pokrovsk. «Oggi abbiamo parlato in dettaglio con il Comandante in Capo e il capo dello Stato Maggiore Generale della situazione al fronte - in tutte le direzioni», ha affermato Zelensky. «La situazione più difficile ora è nel settore di Pokrovsk. Lì, come nelle settimane precedenti, c'è la massima intensità delle azioni di combattimento, con una forte concentrazione di russi», ha specificato il leader ucraino. Zelensky, nel suo discorso, ha sottolineato che anche «la situazione a Kupiansk rimane complessa». «In questi giorni le nostre forze hanno un maggiore controllo, continuiamo a difendere le posizioni», ha osservato il presidente ucraino. «Abbiamo anche elaborato in dettaglio la pianificazione delle nostre operazioni a lungo raggio. L'unico scenario è costringere la Russia a porre fine alla guerra nel modo più possibile e realistico. E questo significa le sanzioni mondiali, i nostri colpi a lungo raggio, la nostra ripresa dopo le azioni russe, la coordinazione con i nostri partner, e soprattutto - il sostegno al nostro esercito, a tutte le componenti delle Forze di Difesa e Sicurezza dell'Ucraina, perché l'Ucraina è dove le posizioni ucraine sono forti», ha osservato Zelensky.
La bozza del piano europeo in 12 punti per arrivare alla pace in Ucraina è strutturata su due fasi: la prima è il «cessate il fuoco», e la seconda, i «negoziati». Lo scrive Radio Free Europe/Radio Liberty che ha visionato il progetto a cui la coalizione dei volenterosi, il gruppo di oltre 20 paesi che sostengono l'Ucraina, sta lavorando dalla primavera scorsa, ma che non è ancora stato discusso ufficialmente a livello UE. Il documento afferma che il cessate il fuoco «inizierà 24 ore dopo che le parti avranno accettato il piano» e che la linea di confine provvisoria «sarà congelata al punto in cui si trovava all'inizio del cessate il fuoco». L'approccio è basato sul «cessate il fuoco prima di tutto», un punto condiviso dalla maggior parte degli stati europei. Il monitoraggio del cessate il fuoco inizierà «immediatamente sotto la guida degli Stati Uniti, utilizzando satelliti, droni e altri strumenti tecnologici». La seconda fase, quella dei negoziati, prevede innanzitutto un armistizio. Poi «inizieranno le trattative su una linea di confine definitiva, che rimarrà in vigore fino a quando le parti non avranno concordato un governo permanente dei territori occupati». Si parla inoltre di una graduale revoca delle sanzioni alla Russia e dell'avvio di un processo per concordare il risarcimento per i danni di guerra con i beni russi congelati in Occidente, per un totale di oltre 200 miliardi di euro.
