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Il presidente ucraino annuncia il suo discorso annuale: «Sarà un dialogo sul prossimo anno» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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17:02
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A Mosca trilaterale tra ministri Difesa di Turchia, Siria e Russia
I ministri della Difesa di Turchia, Halusi Akar, e Siria, Ali Mahmoud Abbas, si sono incontrati oggi a Mosca, per la prima volta dal 2011, in una trilaterale con il collega russo Serghei Shoigu: lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca.
«Colloqui trilaterali tra i ministri della Difesa della Federazione russa, della Repubblica araba di Russia e della Repubblica di Turchia si sono tenuti in Russia. Si sono focalizzati sulle soluzioni alla crisi siriana, il problema dei rifugiati e gli sforzi comuni nella lotta a gruppi estremisti sul territorio siriano», afferma una nota del Ministero, citata dalla Tass.
Secondo la tv turca Trt - citata dalla Tass - il ministro turco Halusi Akar e il capo dell'intelligence di Ankara Hakan Fidan hanno anche avuto colloqui bilaterali con le loro controparti russe. Fonti di Ankara riprese da Trt spiegano che «Akar e Fidan sono volati oggi a Mosca. I colloqui si sono concentrati sulla situazione in Siria, l'applicazione dell'accordo sul grano e altre questioni legate a Difesa e Sicurezza».
16:14
16:14
Il capo di Gazprom ammette: «Il 2022 anno molto difficile»
Il CEO di Gazprom Alexei Miller ha riconosciuto oggi che il 2022 è stato «un anno molto difficile» per il suo gruppo, segnato da un grande cambio di strategia, con le esportazioni che ora si rivolgono all'Asia dopo la crisi tra Mosca e l'Occidente.
«Voglio sottolineare subito che il 2022, ovviamente, si è rivelato molto, molto difficile», ha dichiarato Miller nel corso di una conferenza stampa di fine anno. Il numero uno di Gazprom ha detto di aver notato «cambiamenti radicali nei mercati energetici», spinti dalle conseguenze delle sanzioni contro Mosca come rappresaglia per l'intervento militare in Ucraina.
15:35
15:35
A Odessa si smantella il monumento a Caterina La Grande
Le autorità della città di Odessa hanno iniziato a smantellare un monumento a Caterina la Grande, l'imperatrice russa che fondò la città alla fine del XVIII secolo. Lo riporta il Guardian.
Il monumento fu eretto per la prima volta nel 1900, ma fu abbattuto nel 1920 dopo la presa di potere bolscevica. È stato restaurato e riaperto nel 2007. Dopo la rivoluzione di Maidan del 2014, il parlamento ucraino ha approvato una legge di «decomunistizzazione» che prevedeva la rimozione delle statue di Lenin e di altre figure politiche sovietiche.
Il mese scorso, il parlamento locale ha votato per lo smantellamento della statua e di un'altra dedicata al generale Alexander Suvorov. Le autorità intendono conservare i monumenti in un museo della città.
10:27
10:27
«Pioggia di bombe su Kherson, civili in fuga»
Centinaia di civili terrorizzati dai bombardamenti russi sono in fuga dalla città meridionale di Kherson, che l'esercito russo ha lasciato l'11 novembre. Secondo le autorità l'esercito russo ha attaccato la regione 50 volte nelle ultime 24 ore.
Secondo quanto riferisce Ukrinform, il capo dell'amministrazione militare regionale Yaroslav Yanushevych ha scritto su Telegram: «Nell'ultimo giorno gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 50 volte con artiglieria, mortai e carri armati. La sola città di Kherson è stata colpita per 23 volte. I proiettili nemici hanno colpito un ospedale, un asilo, magazzini, edifici privati e appartamenti».
Code di macchine si formano ai posti di blocco in uscita dall'area metropolitana, scrive la BBC pubblicando le foto delle auto in fila il 25 dicembre: proprio il giorno di Natale 400 residenti hanno abbandonato la loro città. «Prima i russi ci bombardavano da sette a 10 volte al giorno, ora sono 70-80 volte, tutto il giorno. È troppo spaventoso. Amo l'Ucraina e la mia cara città. Ma dobbiamo andare», ha raccontato una donna partita in treno con la famiglia. L'evacuazione è facilitata dal governo ucraino.
Intanto l'esercito russo ha bombardato questa mattina la città orientale di Kharkiv e la regione. Il sindaco Igor Terekhov ha scritto su Telegram: «Kharkiv è sotto tiro. Chiedo a tutti di rimanere nei rifugi e di osservare le misure precauzionali», come riporta Unian. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime e danneggiamenti.
In mattinata le autorità hanno annunciato un allarme aereo in tutta l'Ucraina, a causa del decollo di aerei russi sul territorio della Bielorussia. Questo è evidenziato, riporta Unian, dalla mappa degli allarmi aerei e dai dati del gruppo di monitoraggio «Belarusian Gayun». È stato registrato il decollo di un A-50 e di un un MiG-31K a Machulyshchy e di un jet da combattimento a Baranovichi.
Il MiG-31K può trasportare missili Dagger. «La nostra difesa antiaerea non può intercettare questi missili, quindi, ad ogni decollo, viene annunciato un allarme aereo in tutta l'Ucraina», sostiene Kiev.
08:05
08:05
«I civili morti sono molti di più dei 6.884 noti finora»
Il numero di civili ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa è «considerevolmente superiore» ai 6'884 noti finora, ha dichiarato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), secondo quanto riporta il «Guardian».
Il conteggio del numero di vittime civili in Ucraina secondo l'Onu indica che i morti accertati tra il 24 febbraio e il 26 dicembre sono 6'884, di cui 429 bambini.
Ma l'agenzia sottolinea che è probabile che la cifra effettiva sia «considerevolmente più alta, poiché le informazioni da zone in cui ci sono state intense ostilità è ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma».
06:20
06:20
IL PUNTO ALLE 6
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che nei prossimi giorni terrà il suo discorso annuale: «Voglio che non sia un report, ma un dialogo sul prossimo anno», ha spiegato il leader 44.enne nel suo video-discorso serale, sottolineando che si tratterà di formulare i compiti per il futuro. Il discorso è atteso entro la fine della settimana, ma Zelensky non ha fornito una data precisa.
Il presidente ucraino ha anche riferito del suo incontro con lo Stato maggiore. È stata discussa la situazione nel Donbass e, in particolare, quella intorno alle piccole città di Kreminna e Bakhmut. La città industriale di Bakhmut, nel nord della regione di Donetsk, è stata per mesi teatro di duri combattimenti. La situazione è recentemente peggiorata vicino a Kreminna, una piccola città nella regione di Lugansk.
Zelensky ha inoltre riferito di un colloquio con il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. Secondo il leader ucraino, Roma starebbe esaminando la possibilità di consegnare sistemi antiaerei per la difesa del Paese invaso dai russi. «Il supporto italiano ci permetterà di rafforzare la difesa dello spazio aereo ucraino», ha sottolineato Zelensky. Dopo la vittoria dell'alleanza di centrodestra in Italia, si temeva che la Penisola potesse porre fine al sostegno nei confronti dell'Ucraina.