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Chiusa la sessione odierna di negoziati tenutasi a Istanbul – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha chiarito: «Nessuno sta pensando di usare armi nucleari» in caso di «minaccia all'esistenza del Paese» – I combattimenti si trovano in una fase di stallo in gran parte dell'Ucraina – A Mariupol la situazione rimane drammatica, il sindaco: «Siamo nelle mani degli occupanti»– TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:44
22:44
«Non riusciamo a raggiungere Mariupol»
«La maggior parte dei posti li possiamo raggiungere in Ucraina in questo momento, ma non Mariupol». Lo ha detto David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme (l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e che è la più grande organizzazione umanitaria del mondo) sottolineando le conseguenze di vasta portata della guerra in Ucraina sulla produzione mondiale di grano. «Ci aspettano mesi difficili», ha aggiunto.
22:43
22:43
«Occidente incoerente dopo il no alla nostra bozza»
«Oggi sentiremo appelli al cessate il fuoco, all'accesso umanitario, ai corridori umanitari. È difficile non meravigliarsi della vostra incoerenza visto che la settimana scorsa la maggior parte di voi ha bocciato una risoluzione umanitaria della Russia sull'Ucraina». Lo ha detto l'ambasciatore di Mosca all'ONU, Vassily Nebenzia, ai membri del Consiglio di Sicurezza.
Nebenzia ha ribadito che i civili sono usati come scudi dai «nazisti ucraini» e che le turbolenze del mercato alimentare derivano dalle sanzioni poste dagli occidentali, non dal comportamento della Russia. Inoltre ha aggiunto che la Russia organizza corridori umanitari ogni giorno.
22:41
22:41
Alle stelle prezzi del cibo per paesi a basso reddito
«I prezzi dei generi alimentari stanno già salendo alle stelle nei paesi a basso e medio reddito poiché la Russia soffoca le esportazioni ucraine. In tutto il Medio Oriente e l'Africa, i prezzi già elevati delle materie prime di base, compreso il grano, sono aumentati tra il 20% e il 50% quest'anno». Lo ha detto la vice segretaria di stato USA Wendy Sherman a una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione umanitaria in Ucraina. «Siamo particolarmente preoccupati per paesi come Libano, Pakistan, Libia, Tunisia, Yemen e Marocco - ha aggiunto - che dipendono fortemente dalle importazioni ucraine per nutrire le loro popolazioni».
22:22
22:22
«Nessun compromesso sull'integrità territoriale»
«L'Ucraina continuerà il processo di negoziazione nella misura in cui dipende davvero da noi. Contiamo sui risultati. Ci deve essere una vera sicurezza per noi, per il nostro Stato, per la sovranità, per il nostro popolo. Le truppe russe devono lasciare i territori occupati. La sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina devono essere garantite. Non ci possono essere compromessi sulla sovranità e sulla nostra integrità territoriale. Questi sono principi chiari». Lo ha detto in un video su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo Ukrinform. «L'Ucraina non intende allentare gli sforzi militari», ha aggiunto.
22:21
22:21
Zelensky: «Revoca sanzioni solo dopo la fine della guerra»
La revoca delle sanzioni contro la Russia «può essere prevista solo a guerra finita». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Non bisogna aspettarsi che i negoziati influiscano sulla revoca delle sanzioni contro la Russia. La questione delle sanzioni non può nemmeno essere sollevata fino alla fine di questa guerra, finché non avremo indietro ciò che ci appartiene, finché non ripristiniamo la giustizia. Al contrario, le sanzioni dovrebbero essere rafforzate settimanalmente e dovrebbero essere dure», ha aggiunto.
22:03
22:03
«Solo Putin può fermare questa guerra»
«Speriamo davvero che Vladimir Putin si impegni seriamente nei colloqui di pace in corso, ma siamo concentrati su quello che fa non su quello che dice. L'unico modo per porre fine a questa catastrofe umanitaria è attraverso un cessate il fuoco duraturo e il ritiro completo delle forze russe dal territorio ucraino. Questa decisione spetta a un uomo solo. Putin ha iniziato questa guerra, ha creato questa crisi alimentare globale, ed è lui che può fermarla». Lo ha detto la vice segretaria di stato USA Wendy Sherman alla riunione del Consiglio di Sicurezza ONU sull'Ucraina.
La vice segretario di stato Usa ha poi sottolineato: «Molti di voi hanno sentito il governo russo incolpare le sanzioni americane per l'aumento dei costi alimentari in tutto il mondo. Ma i fatti sono chiari. Le sanzioni non impediscono al grano di lasciare i porti ucraini, la guerra di Putin sì, e le esportazioni alimentari e agricole di Mosca non sono sanzionate dagli Stati Uniti o dai nostri alleati e partner».
«La responsabilità della guerra all'Ucraina, e per gli effetti della guerra sulla sicurezza alimentare globale, ricade esclusivamente sulla Russia e sul presidente Putin». Sherman al Consiglio di Sicurezza ONU ha poi chiesto che la comunità internazionale si unisca per «fornire cibo, acqua, riparo e medicine al popolo ucraino, per sostenere i vicini dell'Ucraina che hanno accolto milioni di rifugiati, e per rafforzare la sicurezza alimentare globale e proteggere i più vulnerabili del mondo dalla fame a causa della guerra di Putin».
21:53
21:53
Zelensky: «Segnali positivi dai negoziati ma non ci fidiamo»
«I segnali che arrivano dalla piattaforma negoziale possono essere definiti positivi. Naturalmente, vediamo tutti i rischi e non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a combattere per la nostra distruzione». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.
«Gli ucraini non sono persone ingenue. Gli ucraini hanno già capito, durante questi 34 giorni di invasione e negli ultimi otto anni di guerra nel Donbass, che ci si può fidare solo di un risultato concreto».
21:48
21:48
«Non bisogna farsi ingannare da Mosca, ci saranno altri attacchi»
«Il mondo deve essere preparato per una nuova ondata di attacchi russi contro altre zone dell'Ucraina». Lo ha detto la direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca, Kate Bedingfield, in un briefing con la stampa, avvertendo che non bisogna «farsi ingannare» dalle dichiarazioni di Mosca su una de-escalation. «Vedremo se alle parole seguiranno i fatti», ha ribadito la Casa Bianca.
«La minaccia a Kiev non è finita», ha rincarato la dose il portavoce del Pentagono John Kirby. «Nessuno dovrebbe illudersi» che la Russia ha ritirato tutte le sue forze dalla capitale ucraina, ha aggiunto.
21:19
21:19
«Ritiro russi da Kiev? Probabile riposizionamento»
Il movimento di un «piccolo numero» di forze russe dall'area di Kiev probabilmente è un «riposizionamento, non un ritiro»: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby.
20:53
20:53
Almeno 12 morti in attacco a Mykolaiv
È salito ad almeno 12 il numero dei morti dopo il raid russo sul palazzo del governo regionale di Mykolaiv. Lo hanno riferito i servizi di emergenza ucraini, secondo quanto riporta la CNN. I feriti sono almeno 33.
«Hanno demolito metà dell'edificio, hanno colpito il mio ufficio. La maggior parte delle persone è stata miracolosamente salvata», ha riferito il governatore dell'Oblast di Mykolaiv, Vitaly Kim.
19:49
19:49
Attacco a Mykolaiv, sale a 9 il bilancio dei morti
Sono almeno 9 le persone rimaste uccise e 28 quelle rimaste ferite nell'attacco missilistico contro l'edificio dell'amministrazione regionale di Mykolaiv. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale, secondo quanto riferito da Ukraine Now.
In precedenza il presidente ucraino Volodomyr Zelensky aveva riferito che almeno 7 persone erano morte e 22 erano rimaste ferite nell'attacco.
19:45
19:45
Renault valuta il trasferimento di AvtoVaz
Renault sta valutando il trasferimento in Russia della maggioranza di AvtoVaz a un investitore locale. Lo scrive Bloomberg sottolineando che si tratterebbe di un modo per Renault «per uscire dal Paese».
La mossa è tra le opzioni sul tavolo dei manager di Renault dopo che la settimana scorsa la casa automobilistica ha reso noto che sta sospendendo le attività industriali in Russia. Al momento, secondo Bloomberg, nessuna decisione è stata raggiunta e altre possibilità potrebbero essere prese in considerazione.
19:23
19:23
Putin rifletterà sull'operazione umanitaria a Mariupol
Al momento «non ci sono le condizioni» per un'operazione umanitaria a Mariupol, ma il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato oggi a quello francese Emmanuel Macron che «rifletterà» sulla proposta di un'evacuazione di cui il presidente francese si è fatto portavoce e che è presentata da Francia, Turchia e Grecia. Putin «darà poi una risposta» a Macron, ha concluso l'Eliseo.
19:23
19:23
Conferenza nel Regno Unito per l'invio di armi a Kiev
Il Regno Unito ospiterà giovedì una conferenza di Paesi alleati con l'obiettivo di inviare più armi letali all'Ucraina impegnata a contrastare l'invasione delle truppe russe. Lo ha detto all'AFP il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, a margine di una visita in Norvegia.
Secondo Wallace, l'evento permetterà di capire «cos'altro possiamo raccogliere da tutto il mondo per assicurarci che la Russia non abbia successo nella sua occupazione illegale e nell'invasione di un Paese sovrano». La Gran Bretagna è una fra le nazioni in prima linea negli sforzi internazionali per fornire armi a Kiev.
19:21
19:21
Colloquio Macron-Putin anche sul nodo gas-rubli
Colloqui tra le delegazioni russa e ucraina in Turchia, corridoi umanitari in Ucraina, pagamenti del gas russo attraverso i rubli. Sono i temi discussi nella telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente francese Emmanuel Macron, secondo quanto riporta il Cremlino. Lo riferisce la Tass.
19:20
19:20
Impossibile un'operazione umanitaria a Mariupol
Un'operazione umanitaria a Mariupol in questa fase non è possibile. Lo ha comunicato l'Eliseo, dopo il colloquio tra i presidenti Emmanuel Macron e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina.
19:19
19:19
I cinque alleati occidentali evocano la svolta sull'energia
«Rimodellare l'architettura» della politica energetica globale per ridurre la dipendenza del mondo dagli idrocarburi russi. È l'impegno ribadito dai leader di Usa, Italia, Germania, Francia e Regno Unito, secondo il resoconto di Downing Street di un video vertice svoltosi oggi per ribadire il sostegno degli alleati occidentali all'Ucraina di fronte «all'aggressione» di Mosca.
Nella nota di Londra si evidenzia che Boris Johnson ha detto ai colleghi che «Vladimir Putin sta continuando a rigirare il coltello nelle ferite aperte dell'Ucraina per indurre Kiev e i suoi alleati a capitolare». E li ha invitati a tenere alta la guardia.
I leader hanno inoltre ribadito la linea della fermezza. Secondo Downing Street, i cinque capi di Stato e di governo si sono impegnati - al di là dei progressi negoziali segnalati oggi fra le parti e degli annunci russi su un parziale ripiegamento delle sue forze - a non ridurre la «propria determinazione» sul fronte del sostegno a Kiev e delle sanzioni contro Mosca fino a quando «l'aggressione russa» non finirà.
19:04
19:04
«I nazionalisti devono deporre le armi»
I «nazionalisti» ucraini devono deporre le armi a Mariupol. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al suo omologo francese Emmanuel Macron nel colloquio telefonico sulla guerra in Ucraina. Lo riferisce il Cremlino.
19:02
19:02
«Garantire corridoi umanitari»
Il premier italiano Mario Draghi ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz, e il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson. Lo comunica Palazzo Chigi.
I cinque leader hanno confermato l'importanza di uno stretto coordinamento sull'aiuto alla popolazione e alle istituzioni ucraine, con particolare attenzione al funzionamento dei corridoi umanitari e all'assistenza ai crescenti flussi di rifugiati.
19:00
19:00
Guerra in Ucraina, «minaccia a Europa e Indo-Pacifico»
«La guerra non provocata e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina è una minaccia urgente sia per l'Europa che per l'Indo-Pacifico, ed un attacco ai principi fondamentali di un ordine internazionale basato sulle regole». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden in un incontro bilaterale alla Casa Bianca con il premier di Singapore Lee Hsien Loong.
18:59
18:59
USA: altri 500 milioni di aiuti per l'Ucraina
L'amministrazione Biden sta valutando la possibilità di fornire all'Ucraina altri 500 milioni di dollari in aiuti e sta spingendo gli alleati europei a dare un contributo. Lo riferiscono a Bloomberg fonti informati secondo le quali gli ucraini potrebbero usare i fondi per «aiuti umanitari o scopi militari».
18:57
18:57
«Risponderemo a espulsione diplomatici da Europa»
La Russia risponderà all'espulsione dei suoi diplomatici dai Paesi Bassi e dal Belgio. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Mosca, citato da Interfax.
18:40
18:40
Emirates continuerà a volare in Russia
La compagnia di bandiera di Dubai, Emirates, continuerà a volare in Russia fino a quando il suo proprietario, lo stato, non gli dirà di non farlo. Lo ha affermato il presidente Tim Clark, riporta Al Arabiya. «Finché lo stato, il nostro proprietario, ci chiederà di volare lì, continueremo», ha aggiunto Clark spiegando: «Trasportiamo beni umanitari nelle nostre stive. Abbiamo ong che viaggiano dentro e fuori la Russia. Abbiamo la comunità diplomatica che entra ed esce dalla Russia... quindi tutto ciò che stiamo facendo è essere dei facilitatori».
Gli Emirati Arabi Uniti si sono rifiutati di schierarsi con gli alleati occidentali rispetto alla sanzioni contro la Russia.
18:24
18:24
Attacco informatico all'aviazione civile russa
«Potente attacco informatico ai server dell'Autorità per l'aviazione civile russa: niente più dati né backup». Lo annuncia Anonymous su Twitter. Tutti i documenti, i file, i dati di registrazione degli aerei - fa sapere l'account - sono stati cancellati dai server. In totale, sono stati cancellati circa 65 terabyte di dati. Anche il sito ufficiale dell'Autorità non funziona.
18:15
18:15
Geremeyev gravemente ferito a Mariupol
Il comandante delle truppe cecene a Mariupol, Ruslan Geremeyev, vicino al leader ceceno Kadyrov e presunto organizzatore dell'assassinio del politico russo Boris Nemtsov, è stato gravemente ferito nella città assediata dai russi. È quanto riporta su Telegram la brigata Azov, secondo quanto riferisce Ukrinform. «A Mariupol, dopo un assalto senza successo a una casa vuota incendiata, Ruslan Geremeyev è stato gravemente ferito», si legge nel post.
18:14
18:14
Gran Bretagna scettica
La Gran Bretagna giudicherà la Russia sui «fatti e non sulle parole» rispetto alla annunciata «de-escalation» in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del premier Boris Johnson, che si dice scettico sulla riduzione dell'impegno militare di Mosca sui fronti di Kiev e Chernihiv, dopo quanto dichiarato dal ministero della Difesa russo. E ha aggiunto: «Non vogliamo vedere niente di meno che un completo ritiro delle forze di Mosca dal territorio ucraino».
18:00
18:00
Rapito il sindaco di Hola Prystan
Le truppe di occupazione russe hanno rapito il sindaco di Hola Prystan, occupata dai russi, nella regione di Kherson, nel sud del Paese. È quanto si legge su Pravda ucraina, che cita un post su Facebook dell'ufficio della Procura generale.
Secondo quanto riferito dal procuratore, il 28 marzo le Forze armate della Federazione Russa hanno rapito il capo del consiglio comunale di Hola Prystan sotto la minaccia di una pistola e attualmente lo tengono in ostaggio. Le circostanze del rapimento e dei suoi autori sono ancora in fase di conferma. I residenti di Hola Prystan - secondo quanto riporta Pravda ucraina - si sono riuniti per una manifestazione durante la quale hanno cantato l'inno nazionale dell'Ucraina e hanno sostenuto che «Hola Prystan e tutta la regione di Kherson sono Ucraina».
In precedenza, le truppe di occupazione russe avevano rapito il sindaco di Beryslav.
17:47
17:47
Allarme bomba sul volo Belgrado-Mosca
Un nuovo allarme bomba ha costretto oggi un aereo della compagnia Air Serbia in volo da Belgrado a Mosca a far ritorno nella capitale serba. Subito dopo l'atterraggio all'aeroporto Nikola Tesla, riferiscono i media, tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio sono stati evacuati e sono cominciate le operazioni di controllo a bordo a opera di polizia, artificieri e antiterrorismo.
Il nuovo allarme bomba su voli dalla Serbia verso la Russia è giunto dopo alcuni giorni di pausa seguiti a una lunga serie quotidiana di annunci anonimi che segnalavano la presenza di ordigni a bordo dei velivoli, allarmi rivelatisi tutti falsi. La Serbia è l'unico Paese europeo ad aver mantenuto collegamenti aerei diretti con la Russia e nei giorni scorsi alcuni media a Belgrado avevano ipotizzato che i falsi allarmi potessero avere origine in Ucraina.
17:34
17:34
Macron al telefono con Putin
È in corso una telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin sulla crisi ucraina. Lo rende noto l'Eliseo.
17:23
17:23
«Non è un cessate il fuoco»
La de-escalation delle operazioni militari russe sui fronti di Kiev e Chernihiv «non significano un cessate il fuoco». Lo ha affermato il capo negoziatore russo alle trattative con l'Ucraina, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.
17:22
17:22
In Germania la Z filo-russa potrà essere punibile
«La guerra di aggressione russa contro l'Ucraina è un crimine. Chi approva pubblicamente questa guerra di aggressione può essere perseguito penalmente. Questo vale anche per l'esibizione del simbolo "Z". Le autorità federali tengono d'occhio l'uso del simbolo». A riassumere la posizione è un tweet del profilo ufficiale del ministero dell'Interno tedesco.
Non è ovviamente punita la lettera stessa, ma il suo uso nel contesto della guerra in Ucraina. Diversi singoli Land tedeschi si stanno muovendo verso un divieto della «Z» filo-russa, ad esempio nella città-stato di Berlino, in Baviera, Bassa Sassonia, Schleswig-Holstein.
La base legale per il divieto sarebbe il paragrafo 140 del codice penale, che rende punibile l'approvazione diretta di specifici reati. È ad esempio di oggi la notizia che alcune vetture di rifugiati ucraini a Hildesheim (Bassa Sassonia) sarebbero state segnate con il simbolo «Z».
17:14
17:14
Attaccato l'aeroporto di Starokonstantinov
Le truppe russe hanno attaccato l'aeroporto di Starokonstantinov nella regione di Khmelnytsky, nell'ovest dell'Ucraina. Lo rende noto su Telegram il sindaco della città Nikolai Melnichuk.
Il sindaco ha spiegato che non ci sono state vittime, ma le scorte di carburante sono state distrutte.
17:13
17:13
«Il cammino per la pace è ancora lungo»
Rimane «un lungo cammino» da fare per arrivare a un accordo di pace accettabile sia per la Russia sia per l'Ucraina. Lo ha detto il capo della delegazione russa alle trattative, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. Mosca, ha aggiunto, «ha fatto passi da gigante verso la pace, e si aspetta un progresso reciproco dall'Ucraina».
17:11
17:11
«Cautela sulle trattative a Istanbul»
«Trattiamo le negoziazioni di pace a Istanbul con una certa cautela. La priorità, in questo momento, è che si arrivi a un cessate il fuoco duraturo sul campo, rispettato dalla Russia. Poi si vedrà se tutte le richieste hanno senso dal punto di vista politico». Lo precisa un alto funzionario UE all'agenzia italiana ANSA.
17:09
17:09
«Mosca non sembra seria nei colloqui con Ucraina»
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato di non aver visto segni di «reale serietà» da parte della Russia nei colloqui con l'Ucraina.
«Un conto è quello che dice la Russia e un conto quello che fa. Siamo concentrati su quest'ultimo, ha detto Blinken in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita.
16:58
16:58
Conclusa la telefonata tra Biden e i leader europei
È durata quasi un'ora la telefonata tra il presidente USA Joe Biden e i leader europei sull'Ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca.
16:57
16:57
J&J sospende fornitura prodotti
Il colosso americano Johnson & Johnson ha sospeso la fornitura dei suoi prodotti per la cura personale in Russia a causa della «crescente portata della crisi umanitaria». Lo riferisce Bloomberg, evidenziando che la società continuerà a fornire medicine e dispositivi medici alla Russia.
Nelle settimane scorse Johnson & Johnson aveva sospeso la pubblicità, gli studi clinici e gli investimenti in Russia.
16:25
16:25
Morto a Mariupol l'ex capitano della nazionale di pallanuoto
L'ex capitano della nazionale ucraina di pallanuoto Yevhen Obedinsky è morto mentre combatteva per difendere Mariupol. Lo riportano alcuni siti internazionali. Tanti, finora, i campioni dello sport che hanno perso la vita nei combattimenti: da quello di arti marziali Yegor Birkun al vogatore Ivan Shchokin. Morta nei giorni scorsi sotto i bombardamenti anche la promessa della ginnastica ritmica Kateryna Dyachenko a soli 11 anni.
16:22
16:22
Arrestata dai russi giornalista dell'agenzia di stampa Unian
È stata arrestata dai russi la giornalista Iryna Dubchenko, che collabora con l'agenzia di stampa Unian. Ne dà notizia la stessa agenzia specificando che il fermo è avvenuto nel villaggio di Rozivka, nella regione di Zaporizhia.
La giornalista sarebbe stata trasferita a Donetsk per indagini e l'ultimo contatto con lei - ha detto la sorella Oleksandra Dubchenko - risale al 26 marzo.
16:14
16:14
Mosca: nessuna obiezione al desiderio dell'Ucraina di entrare nell'UE
Le proposte scritte di Kiev per un accordo con Mosca implicano che la Russia non ha obiezioni all'aspirazione dell'Ucraina di entrare nell'Unione europea: lo ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky al termine dei negoziati a Istanbul, come riporta la Tass. «Le proposte di Kiev implicano che da parte sua, la Federazione Russa non ha obiezioni al desiderio dell'Ucraina di entrare nell'Unione Europea», ha dichiarato Medinsky.
16:12
16:12
L'Olanda espelle 17 russi per spionaggio
L'Olanda ha espulso 17 cittadini russi con l'accusa di spionaggio. Lo annuncia il governo.
15:45
15:45
Negoziati su realtà territoriali attuali
Nell'agenda dei negoziati cominciati oggi a Istanbul c'è «il riconoscimento delle attuali realtà territoriali» dell'Ucraina. È quanto afferma la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, citata dalla Interfax, riferendosi implicitamente alla Crimea e al Donbass.
15:32
15:32
«Oggi il più significativo progresso nei negoziati»
«Oggi è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso» tra Russia e Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta la tv di Stato Trt, aggiungendo che è atteso in futuro un nuovo incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia Dmytro Kuleba e Serghei Lavrov, senza specificare una data.
Cavusoglu, durante una conferenza stampa al termine dei colloqui, ha parlato di «riconciliazione» tra le parti dopo l'incontro di oggi. «Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente» ha affermato il ministro turco.
15:08
15:08
«Lo status della Crimea da decidere entro 15 anni»
L'Ucraina propone alla Russia trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli che dovranno concludersi entro 15 anni. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, citato dall'agenzia Unian.
Per quanto riguarda il Donbass, Kiev propone che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell'annessione della Crimea, grazie ad un contratto d'affitto con Kiev.
Podolyak ha aggiunto che durante il periodo di trattative sul futuro della Crimea, Kiev si impegnerebbe a non cercare di riconquistare la Crimea o Sebastopoli con la forza.
Il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato dalla Tass, ha confermato il contenuto della proposta ucraina nei termini descritti da Podolyak, sottolineando in particolare che Kiev accetta che la questione della Crimea possa essere risolta attraverso «colloqui bilaterali».
15:06
15:06
Questa sera un'altra sessione di negoziati
Il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak ha affermato che i colloqui con la Russia continuano stasera.
Lo status della Crimea e del Donbass saranno oggetto di trattative ad hoc tra Ucraina e Russia aggiuntive a quelle di oggi a Istanbul, ha precisato lo stesso Podolyak, citato dall'agenzia Unian.
15:04
15:04
Un cambio di strategia «a lungo termine»
La Russia sta iniziando a ritirare le sue forze dalle vicinanze di Kiev. Lo riporta la CNN citando due funzionari americani che vedono nella mossa un grande cambio di strategia. Secondo gli Stati Uniti, i movimenti già osservati non sono un aggiustamento di breve termine, ma una mossa di lungo termine.
14:59
14:59
La Russia ha deciso di ridurre radicalmente l'attività militare a Kiev
La Russia ha annunciato una riduzione «radicale» dell'attività militare nelle regioni ucraine di Kiev e Chernihiv: lo ha reso noto il ministero della difesa.
Il ministero, riferisce la Tass, ha deciso di diminuire l'attività militare in direzione di Kiev e Chernihiv, secondo la dichiarazione dell'agenzia militare dopo i colloqui russo-ucraini a Istanbul letta dal vice ministro della Difesa russo Alexander Fomin.
«A causa del fatto che i colloqui sulla preparazione di un accordo sulla neutralità dell'Ucraina e sul suo status non nucleare, nonché sulla fornitura all'Ucraina di garanzie di sicurezza, stanno passando alla sfera pratica, considerando i principi discussi durante l'incontro di oggi, al fine di rafforzare la fiducia reciproca e creare le condizioni necessarie per gli ulteriori colloqui e il raggiungimento dell'obiettivo finale - il coordinamento e la firma del suddetto accordo - il ministero della Difesa russo ha preso la decisione di diminuire l'attività militare in direzione di Kiev e Chernihiv», ha detto.
14:21
14:21
A Kharkiv uccisi 1.500 soldati russi e un colonnello
Due battaglioni russi e gruppi tattici (BTG) sono stati distrutti nelle battaglie vicino a Kharkiv e il comandante della 200. brigata di fucilieri a motore, colonnello Denis Kurilo, è stato ucciso. Lo afferma lo Stato maggiore ucraino aggiungendo che le perdite della 200. brigata sono state di oltre 1.500 soldati.
14:19
14:19
Decathlon sospende l'attività in Russia
Il gruppo francese specializzato in articoli sportivi Decathlon ha annunciato con un comunicato la sospensione delle proprie attività in Russia, per problemi di approvvigionamento.
«Rispettando scrupolosamente le sanzioni internazionali, Decathlon rileva che non sono più soddisfatte le condizioni di approvvigionamento per continuare la sua attività in Russia. Decathlon è costretta a sospendere l'attività dei suoi negozi», si legge in un comunicato.
14:10
14:10
Mosca: «I colloqui con Kiev sono stati costruttivi»
Il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato dalla Tass, ha parlato di «colloqui costruttivi» con la delegazione ucraina a Istanbul.
Medinsky, citato da Interfax, ha aggiunto che i negoziatori di Kiev hanno presentato delle proposte scritte che saranno comunicate a breve al presidente russo Vladimir Putin e in seguito sarà data una risposta agli ucraini. Le proposte includono il rifiuto della produzione e dello spiegamento di tutti i tipi di armi di distruzione di massa, ha detto il capo della delegazione russa Medinsky citato dalla Tass.
Da parte sua il delegato ucraino Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato in una conferenza stampa al termine della sessione di colloqui che la Russia ha ricevuto proposte scritte dall'Ucraina che confermano la sue aspirazioni di neutralità e di paese denuclearizzato.
A suo dire nei colloqui è stata fatta abbastanza strada per un incontro fra Zelensky e Putin. A questo proposito Medinsky ha affermato che un incontro tra i due presidenti è possibile ma dopo che una bozza di trattato sarà raggiunta tra le parti.
Il capo negoziatore russo ha pure sostenuto che se il lavoro sul trattato Mosca-Kiev si muove velocemente e si trova un compromesso, la possibilità di un trattato di pace sarà più vicina.
Mentre Podolyak ha anche detto che «continueremo i nostri negoziati con la Russia ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti». La Turchia, che ha ospitato l'incontro di oggi, fa parte degli 8 Stati garanti che ha designato Kiev.
Da parte sua David Arakhamia, uno dei negoziatori ucraini, ha spiegato che «vogliamo un meccanismo internazionale di garanzie di sicurezza in cui i paesi garanti agiscano in modo simile all'articolo 5 della NATO, e ancora più fermamente».
Il quotidiano turco «Sabah» riferisce che la delegazione di Kiev ha indicato che l'Ucraina non entrerà nella NATO ma la sua candidatura per entrare nell'Unione europea non può essere bloccata.
14:05
14:05
L'AIEA in visita per garantire la sicurezza delle centrali nucleari
Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi è in Ucraina per discutere con funzionari del governo e fornire «assistenza tecnica» per garantire la sicurezza degli impianti nucleari. Lo riferisce una nota rilasciata oggi dall'organismo delle Nazioni Unite.
«Il conflitto militare pone un pericolo senza precedenti per le centrali nucleari del Paese e altri siti. Dobbiamo prendere misure urgenti per garantire che continuino a funzionare in modo sicuro e ridurre il rischio di un incidente», ha detto Grossi.
14:01
14:01
Convocato il Consiglio atlantico per il 6 e 7 aprile
Il Consiglio atlantico è stato convocato a Bruxelles per il 6 e 7 aprile per discutere degli sviluppi della guerra in Ucraina. Lo ha reso noto la stessa NATO.
Alla riunione è prevista la partecipazione in presenza dei 30 ministri degli esteri dei paesi che fanno parte dell'organizzazione. A presiedere l'incontro sarà il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg, il cui mandato è stato rinnovato fino al 30 settembre del 2023.
13:55
13:55
Conclusi i colloqui tra Russia e Ucraina in Turchia
Si è conclusa la prima giornata di colloqui tra delegazioni di Russia e Ucraina al palazzo Dolmabahce di Istanbul. Lo fa sapere l'ufficio stampa dell'ambasciata ucraina di Ankara.
Non è ancora chiaro se il negoziato andrà avanti anche nella giornata di domani, mentre è attesa a breve una conferenza stampa da parte di un membro della delegazione di Kiev.
13:40
13:40
Rosgram, ecco il nuovo Instagram russo
La Russia lancia Rosgram, applicazione che dovrebbe sostituire la rete sociale Instagram. Lo riferisce The Kyiv Independent. L'annuncio è stato fatto ieri. L'applicazione servirà come sostituto di Instagram, anche se non includerà molte delle sue funzionalità. Instagram è stato bandito in Russia il 14 marzo.
13:12
13:12
Sono in corso «negoziati difficili»
«Difficili negoziati per la pace nel nostro paese in corso ora a Istanbul». Lo ha affermato Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando alla stampa in una pausa durante i colloqui in corso da questa mattina tra delegazioni di Ucraina e Russia al palazzo Dolmabahce di Istanbul.
«Garanzie sulla sicurezza senza condizioni per l'Ucraina, cessate il fuoco, decisioni efficaci su corridoi e convogli umanitari, rispetto delle parti per le regole di guerra», ha affermato il delegato ucraino parlando degli obiettivi di Kiev durante i colloqui. Intanto il principale delegato russo, l'aiutante presidenziale Vladimir Medinsky, citato dal'agenzia Tass, ha dichiarato che l'Ucraina ha promesso di prendere misure dure contro i responsabili di presunte torture contro i soldati russi. «A questo punto posso dire che abbiamo presentato una protesta per le registrazioni video delle torture dei soldati russi. La parte ucraina ha accettato questa protesta. Hanno promesso di prendere le misure più dure contro coloro che hanno commesso questi crimini di guerra, se loro li catturano per primi», ha detto Medinsky.
13:06
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Sono 17.200 i soldati russi morti
È salito a circa 17.200 il numero di soldati russi morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione di Mosca: lo ha reso noto il ministero della difesa di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano delle perdite inflitte al nemico finora. In un messaggio pubblicato sul suo account Twitter, il ministero ha inoltre reso noto che dal 24 febbraio sono stati abbattuti 127 caccia russi, 129 elicotteri e 71 droni. Le forze ucraine hanno anche distrutto 597 carri armati di Mosca, 1.710 veicoli blindati da combattimento, 54 unità di difesa aerea, 96 sistemi di lanciamissili, 1.178 veicoli, 73 autocisterne per il rifornimento di carburante, 21 unità di equipaggiamenti speciali, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 303 sistemi di artiglieria e sette navi.
12:50
12:50
18.341 rifugiati in Svizzera, 1.137 più di ieri
In Svizzera finora sono stati registrati 18.341 rifugiati ucraini, di cui 11.181 hanno ottenuto lo statuto di protezione S, ha comunicato oggi la Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Rispetto a ieri il numero di rifugiati è aumentato di 1.137 persone, mentre lo statuto S è stato concesso ad altri 744 profughi, viene precisato.
12:38
12:38
«Gli insulti di Biden a Putin sono dannosi, ma il dialogo resta»
Gli insulti personali rivolti dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden al presidente russo Vladimir Putin danneggiano le relazioni bilaterali, ma il dialogo russo-statunitense è necessario in ogni caso. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
«Gli insulti personali non possono non lasciare il segno nelle relazioni tra i capi di Stato. Soprattutto gli insulti personali, che in generale non dovrebbero avere posto nella retorica del capo di Stato», ha detto il portavoce del Cremlino. «Naturalmente, questo fattore ha un impatto negativo», ha aggiunto Peskov. Tuttavia «il dialogo tra la Russia e gli Stati Uniti è necessario in ogni caso». «È necessario non solo nell'interesse dei nostri due paesi, ma anche nell'interesse del mondo intero. In un modo o nell'altro, prima o poi dovremo parlare delle questioni di stabilità, sicurezza e così via», ha dichiarato.
Quanto alla richiesta russa di pagare il gas in rubli, Peskov ha sostenuto che «le aziende straniere possono acquistare rubli con euro e dollari e pagare così il gas. Di fatto niente è cambiato».
12:32
12:32
Espulsi diplomatici di Lettonia, Estonia e Lituania
Il ministero degli esteri russo ha convocato gli ambasciatori a Mosca di Lettonia, Lituania ed Estonia per comunicare loro la decisione di espellere dei diplomatici delle rispettive rappresentanze in Russia. Lo comunica l'agenzia russa Tass. Si tratta di una ritorsione per la decisione dei Paesi baltici di espellere diversi diplomatici russi il 18 marzo: tre ciascuno da parte di Estonia e Lettonia, e quattro da parte della Lituania, che li ha dichiarati «persona non grata».
12:12
12:12
Dopo un blackout di 15 ore, ripristinata la rete internet
La connessione a internet per i clienti di Ukrtelecom, uno dei fornitori di servizi web in Ucraina, è stata ripristinata oggi dopo un blackout durato circa 15 ore dovuto a un attacco informatico: lo ha reso noto il Servizio statale per le comunicazioni speciali e la protezione dei dati personali (la SSSCIP Ukraine) sul suo account Twitter.
Da parte sua, la società che monitora lo stato della rete a livello globale, la NetBlocks, ha confermato che «lunedì 28 marzo, un grave attacco informatico al provider nazionale ucraino Ukrtelecom ha innescato un'interruzione della rete estesa su scala nazionale», sottolineando che «l'incidente si è progressivamente intensificato nel corso della giornata, causando la disconnessione di un numero crescente di abbonati».
Nella serata di ieri anche Ukrtelecom ha confermato l'attacco informatico alla sua infrastruttura principale con un messaggio pubblicato su Facebook. I servizi di Ukrtelecom raggiungono soprattutto le aree rurali dell'Ucraina.
Di proprietà statale fino a qualche anno fa, la società è controllata da Rinat Akhmetov, una delle persone più ricche del paese. In un'intervista con al sito The Record, solo qualche ora prima del blackout, il capo dell'ufficio tecnico del provider, Dmytro Mykytiuk, aveva spiegato che migliaia di dipendenti stavano lavorando per riparare le linee fisicamente interrotte dai bombardamenti russi. Ukrtelecom aveva già subito due interruzioni del traffico internet, l'8 e il 10 marzo, ma di durata più breve e di portata minore.
11:03
11:03
Sale a 144 il numero dei bambini rimasti uccisi in Ucraina
Il bilancio ufficiale dei bambini ucraini uccisi dall'inizio dell'invasione russa è salito a quota 144: lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale del Paese aggiungendo che i bambini feriti sono adesso oltre 220.
10:48
10:48
«A Istanbul si discute sullo status neutrale dell'Ucraina»
I termini dello status neutrale dell'Ucraina sono discussi nei colloqui a Istanbul: lo ha detto oggi all'agenzia russa Interfax una fonte che ha familiarità con i progressi dei negoziati.
«Le parti hanno iniziato i negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione dei termini del possibile status neutrale dell'Ucraina», ha detto la fonte. Presumibilmente, l'incontro può finire con la messa su carta dei termini dello status neutrale, ha spiegato aggiungendo che «si tratta di una bozza di un certo accordo o dichiarazione. Tutto è allo stadio di discussione».
Da parte sua il vice capo dell'ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko, tra i negoziatori presenti a Istanbul, ha dichiarato che durante i colloqui con la Russia «insisteremo sulle garanzie di sicurezza internazionali per l'Ucraina. La pace in Ucraina è il nostro compito principale», ha affermato secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.
Intanto, secondo quanto riporta l'emittente britannica Sky News, il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, all'indomani della notizia del presunto avvenuto avvelenamento di Roman Abramovich e di due negoziatori ucraini, ha consigliato «a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie».
10:27
10:27
Abramovich partecipa ai negoziati Russia-Ucraina a Istanbul
Roman Abramovich ha assistito al discorso del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che poco fa ha accolto le delegazioni di Russia e Ucraina oggi a Istanbul per colloqui. Lo fa sapere la giornalista del quotidiano turco «Hürriyet» Nalan Kocak condividendo una fotografia del miliardario russo seduto tra funzionari turchi durante il discorso di Erdogan.
Nelle immagini trasmesse dai media turchi, si vede Abramovich che non è seduto al tavolo principale delle delegazioni russa e ucraina, ma di lato accanto a Ibrahim Kalin, un portavoce del presidente Erdogan, e indossa cuffie per la traduzione, riporta la BBC.
Kalin avrebbe aiutato a coordinare gli incontri tra l'oligarca russo e un membro della delegazione ucraina in un hotel di Istanbul.
La presenza di Abramovich - sottolinea la BBC - suggerisce che è ancora coinvolto a qualche livello nei tentativi di mediazione.
10:20
10:20
Attacco a Mykolaiv, colpito un edificio amministrativo
Questa mattina l'esercito russo è tornato ad attaccare la città di Mykolaiv, a poco più di 100 chilometri a est di Odessa. Lo riporta il servizio statale di emergenza ucraino, spiegando che i missili russi hanno colpito un edificio amministrativo regionale di nove piani, «distruggendo» la sua parte centrale.
L'attacco è avvenuto attorno alle 8.30 ora locale di questa mattina. L'edificio amministrativo sventrato è il Palazzo della Regione, sede del governo dell'omonimo Oblast. Nelle prime foto dell'attacco si vede l'edificio di nove piani ancora in piedi ma con la parte centrale totalmente distrutta. Il governatore dell'Oblast (regione), Vitaly Kim, è rimasto illeso e pochi minuti dopo l'attacco, in un video, ha raccontato l'accaduto.
Kim ha inoltre pubblicato sui suoi canali social una foto che, questa mattina, ritrae un aero che sorvola, a bassa quota, il ponte della città, tra gli obiettivi considerati più sensibili dall'esercito ucraino. «È un aereo nemico, partito dalla Crimea verso Mykolaiv», spiega il governatore.
09:59
09:59
Riaperti 3 corridoi umanitari, anche a Mariupol
L'Ucraina ha annunciato la ripresa delle evacuazioni di civili attraverso tre corridoi umanitari, anche dalla città assediata di Mariupol, dopo un giorno di sospensione a causa dei timori di «provocazioni» russe.
«Tre corridoi umanitari sono stati approvati per oggi», ha detto la vice premier ucraina Iryna Verechtchuk in un video pubblicato su Telegram.
09:48
09:48
Erdogan: «Una pace giusta non avrà un perdente»
Entrambe le parti hanno «legittime preoccupazioni». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accogliendo le delegazioni di negoziatori ucraini e russi a Istanbul, invitandoli a «porre fine a questa tragedia». Sempre stando a Erdogan, citato dalla BBC, una «pace giusta» non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno.
«In un momento così critico (...) mi auguro che i nostri incontri e le nostre discussioni siano di buon auspicio per i vostri paesi, per la nostra regione e per tutta l'umanità». Il presidente turco ha poi chiesto un immediato cessate il fuoco e che fermare la tragedia dipende da entrambe le parti.
Erdogan ha aggiunto che sia il presidente ucraino Volodomyr Zelensky sia il presidente russo Vladimir Putin sono «amici preziosi» e che progressi nei negoziati aprirebbero la strada all'incontro tra i leader, che la Turchia potrebbe ospitare.
09:33
09:33
Il Cremlino ribadisce: «Niente pagamenti in rubli, niente gas»
La Russia «non farà beneficenza», fornendo all'estero gas gratuito: «niente pagamenti, niente gas»: lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax, in un'intervista all'emittente americana Pbs in cui ribadisce un concetto espresso già ieri.
«Sicuramente non faremo beneficenza e non invieremo gas gratis all'Europa occidentale», ha detto Peskov, commentando il rifiuto dei paesi occidentali di pagare il gas in rubli. «Appena avremo (su questo punto) una decisione finale, vedremo che si può fare», ha detto il portavoce.
09:15
09:15
I russi nella zona tossica di Chernobyl senza protezione
«I soldati russi stanno andando in giro su veicoli blindati nella 'foresta rossa', altamente tossica, che circonda il sito della centrale nucleare di Chernobyl senza protezione dalle radiazioni, sollevando nuvole di polvere radioattiva». Lo hanno riferito i lavoratori del sito, citati dall'«Independent», definendo l'atto «suicida» per i soldati.
Il mese scorso, l'ispettorato nucleare statale ucraino aveva confermato un aumento dei livelli di radiazioni a Chernobyl a causa di veicoli militari pesanti che passavano sul suolo contaminato.
09:00
09:00
Al via ai colloqui di Istanbul
Il nuovo round di colloqui tra l'Ucraina e la Russia inizierà alle 10.00 ora locale (le 9.00 in Svizzera) al palazzo Dolmabahce di Istanbul. Lo riporta il «Kyiv Independent». Si tratta del primo incontro in oltre due settimane.
L'Ucraina ha affermato che l'obiettivo più ambizioso è garantire un cessate il fuoco.
«Arrivare alla pace e al cessate il fuoco il prima possibile sarà beneficio per entrambe le parti», ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato dalla tv di Stato Trt, incontrando le delegazioni di Russia e Ucraina al palazzo Dolmabahce prima del nuovo giro di colloqui.
08:41
08:41
«Respinti 7 attacchi russi in 24 ore»
Le forze ucraine hanno respinto sette attacchi russi nelle ultime 24 ore distruggendo 12 carri armati e 10 veicoli da combattimento di Mosca: lo affermano funzionari di Kiev, secondo quanto riporta il «Guardian».
L'aviazione ucraina, inoltre, ha abbattuto 17 velivoli russi, inclusi otto aerei, tre elicotteri, quattro velivoli senza pilota e due missili da crociera.
08:20
08:20
« Gli ucraini pagano con la vita le sanzioni deboli»
«Gli ucraini pagano con la vita le sanzioni ''deboli''». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video definendo «passive» le sanzioni imposte dall'Occidente alla Russia.
«Non ci dovrebbero essere pacchetti di sanzioni ''sospese'', ossia se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà qualche risposta - ha aggiunto -, ci sono ora molti accenni e avvertimenti che le sanzioni saranno inasprite, come con un embargo sulle forniture di petrolio russo in Europa, se la Russia usa armi chimiche. Semplicemente non ci sono parole».
Nel suo discorso Zelensky ha insistito sostenendo che un inasprimento delle sanzioni dipende ora dall'uso di armi chimiche da parte della Russia.
«Pensate a cosa si è ridotto il tutto. Aspettare le armi chimiche... Noi, gente viva, dobbiamo aspettare... Tutto ciò che l'esercito russo sta facendo e ha già fatto non merita un embargo petrolifero? Le bombe al fosforo non lo meritano? La produzione chimica o la centrale nucleare bombardata non lo meritano?».
Il presidente ucraino ha quindi chiesto che i pacchetti di sanzioni siano «efficaci e sostanziali»: «Se i pacchetti di sanzioni sono deboli o non funzionano abbastanza, se possono essere aggirati, si crea una pericolosa illusione per la leadership russa di potersi continuare a permettere quello che stanno facendo ora. E gli ucraini pagano con le loro vite. Migliaia di vite».
08:13
08:13
«Nessuno sta pensando di usare armi nucleari»
In un'intervista a PBS il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che «nessuno sta pensando anche solo all'idea di usare un'arma nucleare».
Il reporter Ryan Chilcote, riporta The Guardian, ha chiesto a Peskov di chiarire la confusione che circonda la posizione del Cremlino su un possibile attacco nucleare, dopo che il funzionario russo aveva precedentemente detto che la Russia avrebbe usato armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse stata minacciata. «Potrebbe chiarire per noi che cosa esattamente equivarrebbe a una minaccia esistenziale per la Russia?». Peskov ha risposto: «Prima di tutto, non abbiamo alcun dubbio che tutti gli obiettivi della nostra operazione militare speciale in Ucraina saranno completati. Non abbiamo dubbi su questo. Ma qualsiasi sia il risultato dell'operazione, naturalmente, non è una ragione per l'uso di un'arma nucleare. Abbiamo un concetto di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c'è una minaccia per l'esistenza del nostro Paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari per eliminare la minaccia».
Chilcote ha incalzato: «Allora, perché non chiarite subito la questione? Perché non può, a nome della Russia, escludere l'uso di armi nucleari in questo conflitto?»
Dmitry Peskov ha risposto: «Nessuno sta pensando anche solo all'idea di usare un'arma nucleare».
07:12
07:12
«Putin ha i suoi piani? Noi abbiamo i nostri»
«Se Putin ha i suoi piani per ''distruggere'' l'Ucraina, anche noi abbiamo i nostri, vincere la guerra e liberare i nostri territori»: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba parlando in televisione secondo quanto riferito dall'agenzia ucraina Unian, a sua volta ripresa dalla Ukrainska Pravda.
Il riferimento è al tentativo di mediazione attribuito dal Times all'oligarca russo Roman Abramovich al quale il presidente russo Putin avrebbe reagito affermando: «Digli che li distruggerò».
«Ricordo che Putin aveva detto che avrebbe catturato Kiev e le città chiave dell'Ucraina in pochi giorni, ma non è avvenuto. Può anche fare i suoi piani, ma noi abbiamo i nostri, piani per la vittoria e la liberazione dei nostri territori», ha concluso Kuleba.
07:11
07:11
«Nessun avvelenamento di Abramovich: solo condizioni ambientali»
Fonti non ufficiali statunitensi e ucraine hanno sollevato sospetti circa la veridicità del presunto avvelenamento denunciato dal miliardario russo Roman Abramovich che ne avrebbe accusato i sintomi durante i colloqui di pace al confine tra Ucraina e Bielorussia all'inizio di questo mese, secondo fonti a lui vicine. Stessi sintomi avrebbero accusato due negoziatori di pace ucraini. Lo riporta la BBC citando un rapporto secondo cui il presunto avvelenamento sarebbe stato orchestrato da estremisti russi che volevano sabotare i colloqui.
Un funzionario statunitense tuttavia, citato da Reuters e ripreso dalla BBC in condizione di anonimato, avrebbe affermato che l'intelligence suggeriva che i sintomi degli uomini fossero dovuti a fattori «ambientali» e non ad avvelenamento.
In seguito un funzionario dell'ufficio del presidente ucraino, Ihor Zhovkva, ha detto alla BBC che, sebbene non avesse parlato direttamente con Abramovich, i membri della delegazione ucraina stavano «bene» e che uno di loro aveva definito «falsa» l'ipotesi di avvelenamento.
Tuttavia, il corrispondente della BBC per la sicurezza Frank Gardner ha osservato che non sorprenderebbe che gli Stati Uniti volessero smorzare i sospetti circa l'uso di armi chimiche, in particolare da parte russa, in Ucraina, una mossa che potrebbe spingerli ad azioni di rappresaglia a cui non vorrebbero arrivare.
07:08
07:08
Respinto attacco russo nel sud del Paese
Le forze armate ucraine hanno annunciato di aver costretto le truppe russe ad arretrare di 40-60 chilometri dalla città di Kryvyi Rih, nel sud del Paese, dove erano dirette per un attacco. Lo ha affermato il governatore della regione, Oleksandr Vilkul, in un videomessaggio citato da Ukrainska Pravda.
«Il nemico non viene solo fermato in tutte le direzioni, ma anche respinto lontano nel suo tentativo di avvicinarsi alla città», ha dichiarato, aggiungendo che le truppe russe sono state allontanate anche dall'area di Kherson. Le forze armate ucraine, secondo Vilkul, hanno sequestrato l'equipaggiamento dei russi, «con il quale continuerà a difendere Kryvyi Rih».
07:06
07:06
«Si indaghi sulle torture ai prigionieri di guerra»
Le Nazioni Unite chiedono a Mosca e Kiev di indagare sulle presunte torture ai prigionieri di guerra in Ucraina: lo ha detto il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina Matilda Bogner in un briefing, commentando alcuni video diffusi ieri. Lo riporta la Tass.
«Abbiamo visto video da entrambe le parti di prigionieri di guerra ucraini che sono stati presi da parte russa e prigionieri di guerra russi che sono stati presi da parte ucraina», ha sottolineato, aggiungendo che l'ONU era «in procinto di verificare tutto il materiale che è stato rilasciato». «Chiediamo alle autorità di entrambe le parti di condurre indagini complete sulle accuse sollevate da questi video», ha sottolineato Bogner. «È importante che questo tipo di episodi e qualsiasi maltrattamento che potrebbe verificarsi venga interrotto immediatamente», ha osservato.
Il funzionario dell'ONU ha sottolineato la necessità di assicurarsi che i prigionieri di guerra «non siano esposti al pubblico ludibrio e siano trattati con dignità».
Ieri su Internet erano stati diffusi video che mostravano presunti nazionalisti radicali ucraini che torturavano soldati russi fatti prigionieri, di cui non è ancora chiara la veridicità.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che coloro che fossero coinvolti nelle torture dovranno essere ritenuti responsabili delle loro azioni.
06:29
06:29
Il punto alle 06.00
All’alba del 34. giorno di guerra, in gran parte dell’Ucraina i combattimenti si trovano in una fase di stallo, specialmente nelle zone di Chernihiv, Mykolaiv e Kharkiv. Secondo un alto funzionario della difesa statunitense, le truppe russe «non hanno fatto progressi nel muoversi verso Kiev», anche se i combattimenti continuano alla periferia della capitale. Le forze del Cremlino hanno consolidato il controllo intorno alla città sud-orientale di Mariupol, con corridoi di evacuazione in gran parte sotto il loro controllo, secondo il sindaco della città. Settimane di bombardamenti hanno devastato il centro portuale e seminato la morte anche tra i civili, mentre quelli che rimangono vivono senza calore, elettricità o acqua. «Siamo nelle mani degli occupanti», ha detto ieri il sindaco, chiedendo una completa evacuazione di tutti i residenti.
Biden nel frattempo ha rifiutato di ritirare le proprie osservazioni su Putin («non può rimanere al potere»), ma ha chiarito che si trattava di un'opinione, non di un cambiamento nella politica ufficiale statunitense, che al momento non ha intenzione di esporsi spingendo per un «cambio di regime».
Nella giornata di oggi si terrà un nuovo ciclo di negoziati a Istanbul.