Mondo
La diretta
Così si è espresso il presidente ucraino intervistato in Italia dal giornalista Bruno Vespa a Cinque Minuti in onda questa sera su Rai1 – «Non si esclude che l'obiettivo del raid di Odessa fosse Zelensky»: lo ha detto alla CNN Igor Zhovkva, consigliere diplomatico senior ucraino, secondo il quale l'attacco è avvenuto «a meno di 500 metri» dal presidente e dalla delegazione del premier greco Mitsotakis – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

21:21
21:21
I democratici su un possibile accesso della Russia a Starlink
I democratici della Camera americana indagano su Starlink per accertare se la Russia ha o meno avuto l'accesso al servizio internet via satellite offerto dalla società di Elon Musk. «Il cattivo uso dei terminal di Starlink fuori dai confini riconosciuti a livello internazionale della Russia pone una serie minaccia alla sicurezza dell'Ucraina e alla sicurezza nazionale americana», affermano i deputati democratici Jamie Raskin e Robert Garcia, concedendo a Starlink fino al 20 marzo per rispondere e cercare di fare chiarezza.
Musk nelle scorse settimane ha precisato che SpaceX non ha venduto alcun terminale direttamente alla Russia.
21:19
21:19
«Domani Zelensky in visita ufficiale in Turchia»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà in visita ufficiale in Turchia domani e «saranno discussi legami bilaterali, la guerra con la Russia, e gli ultimi sviluppi sull'accordo sul grano». Lo ha riferito la Direzione delle comunicazioni della Turchia citata da Anadolu.
Zelensky domani a Istanbul vedrà Recep Tayyip Erdogan per discutere della guerra contro la Russia e della navigazione nel Mar Nero, ha detto la presidenza turca. «La situazione tra Ucraina e Russia e gli ultimi contatti riguardanti il riavvio di un corridoio sicuro nel Mar Nero» saranno al centro del loro incontro, ha affermato la presidenza in un messaggio su X. I due leader terranno una conferenza stampa alle 17 italiane.
Zelensky ha visitato la Turchia l'ultima volta nel luglio 2023. Al rientro a Kiev aveva riportato cinque alti comandanti del reggimento Azov che sarebbero dovuti rimanere in Turchia fino alla fine del conflitto in base a un accordo di scambio di prigionieri con Mosca. I membri di Azov hanno svolto un ruolo chiave nella difesa della città di Mariupol fino alla sua caduta per mano dei russi nel maggio 2022.
20:18
20:18
Lo street-artist Jorit abbraccia Putin: «È umano come tutti»
Per la seconda volta in un paio di settimane Vladimir Putin prova a lanciare un segnale di distensione all'Italia. Se il 20 febbraio lo aveva fatto attraverso la studentessa Irene Cecchini, questa volta il tramite prescelto è il celebre artista di strada napoletano Jorit - al secolo Ciro Cerullo - al quale parla della comune aspirazione alla libertà dei russi e del «grande popolo italiano», citando Garibaldi.
Ma il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani rispedisce il messaggio al mittente, parlando di «propaganda» in stile Kgb, mentre tra le forze politiche si leva un'ondata di proteste e polemiche.
«Presidente Putin, le chiedo di fare una foto insieme per dimostrare all'Italia che lei è umano come tutti e la propaganda su di lei non è vera», ha detto Jorit al termine di una sessione di domande e risposte al Forum internazionale della gioventù a Sochi.
«Certo - gli ha risposto il capo del Cremlino -, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale». Cerullo allora è salito sul palco e si è fatto immortalare abbracciato a Putin.
Jorit, diventato famoso con i suoi graffiti sui palazzi di Napoli, ha assunto da tempo posizioni polemiche nei confronti di quella che definisce la «propaganda» a favore di Kiev. Tra i suoi murales ve n'è uno realizzato nel 2023 a Mariupol, città ucraina conquistata dalle truppe russe l'anno prima dopo una feroce battaglia.
Nell'opera è raffigurata una bambina della repubblica separatista filorussa di Donetsk, nell'est dell'Ucraina, alle cui spalle piovono missili con la scritta 'Nato'. «L'idea - ha spiegato l'artista - era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino». In questo caso, i bombardamenti delle forze ucraine che colpiscono anche i civili delle zone filorusse dal 2014.
A Sochi Jorit ha realizzato un graffito con un ritratto di Ornella Muti. L'opera è stata inaugurata alla presenza dell'attrice, che nei giorni scorsi aveva presenziato alla Settimana della Moda di Mosca, dove la figlia Naike Rivelli aveva sfilato in passerella.
Muti (all'anagrafe Francesca Romana Rivelli), la cui nonna materna era di San Pietroburgo, è molto popolare in Russia e prima dell'inizio del conflitto in Ucraina, aveva annunciato che stava preparando i documenti per ottenere la cittadinanza. Ma il clou della giornata è stato il botta e risposta tra Jorit e Putin, il quale il mese scorso, parlando con Irene Cecchini in un forum a Mosca, aveva detto che l'Italia era «sempre stata vicina» alla Russia.
La domanda di Cerullo apparentemente innocua, riguardante l'arte come ponte tra i due Paesi, ha dato lo spunto al presidente russo per lanciare un nuovo messaggio all'Italia. «Quella italiana è una grande arte di un grande popolo, noi in Russia l'abbiamo sempre considerata così e la consideriamo ancora così», ha assicurato Putin.
Ma ad unire i due popoli, ha aggiunto, c'è anche il comune «desiderio di libertà», che porta al rispetto dell'uno verso l'altro. «La lotta dell'Italia per l'indipendenza, Garibaldi... questo non ci ha forse uniti? Questo ci ha sempre uniti», ha osservato il leader russo.
Netto il rifiuto di Tajani di quella che considera una mossa mirata ad impattare sugli equilibri della politica italiana e sul quadro delle alleanze con gli altri Paesi occidentali. «La propaganda era l'arte del Kgb, la disinformatia era arte dell'Urss ed evidentemente c'è ancora qualcuno in Russia che usa quest'arte per cercare di mettere altri in difficoltà», ha detto il titolare della Farnesina. L'Italia, ha chiarito il ministro, è dalla parte dell'Ucraina ma «ciò non significa che siamo in guerra con il popolo russo».
18:05
18:05
Zelensky: «Vogliamo molti Paesi al summit in Svizzera»
«Vogliamo molto la fine della guerra, ma devono esserci garanzie per una pace stabile e giusta. In Svizzera svolgeremo il primo summit e stiamo cercando una data giusta per fare in modo che la maggioranza dei Paesi del mondo possa partecipare». Lo ha detto Volodymyr Zelensky intervistato in Italia dal giornalista Bruno Vespa a Cinque Minuti in onda questa sera su Rai1.
16:35
16:35
Lagarde: «Sul sequestro degli attivi russi decide il G7»
L'ipotesi di sequestrare i circa 300 miliardi di dollari di attivi della Russia depositati in Occidente, per usarli a favore dell'Ucraina, è un tema su cui la decisione spetta ai leader, riuniti nel G7. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde.
«È un problema complicato, che ha ramificazioni legali anche se è fuori di dubbio che è nella mente di tutti che l'Ucraina avrà significative necessità di finanziamento», ha argomentato la 68enne. «Occorre rispettare il diritto internazionale ed essere particolarmente attenti all'ordine monetario internazionale che è stato in vigore per decenni», ha aggiunto l'ex ministra francese.
16:13
16:13
Medvedev: «L'obiettivo non era Zelensky»
«È ovvio a tutti» che l'attacco missilistico russo di ieri a Odessa non era diretto contro il corteo di auto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del premier greco Kyriakos Mitsotakis, perché «se quello fosse stato l'obiettivo, sarebbe stato colpito». Lo ha scritto oggi l'ex presidente russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram.
Ma «è un peccato», aggiunge Medvedev, che i missili siano caduti nel luogo prestabilito, cioè su un obiettivo militare secondo Mosca.
Un peccato, afferma l'ex presidente russo, che «sua maestà il caso, con il suo dito punitore, non abbia deciso diversamente la sorte del primo musicista genitale». Un riferimento a uno sketch di quando Zelensky, che allora era un attore, fingeva di suonare il pianoforte con il pene.
«Nullum malum sine aliquo bono», conclude Medvedev in latino, cioè «non c'è nessun male che non abbia qualcosa di buono».
15:30
15:30
Il Cremlino: «Macron coinvolge la Francia nel conflitto»
Il presidente francese Emmanuel Macron «aumenta il coinvolgimento» del suo Paese nel conflitto in Ucraina, ciò «non è nell'interesse dei francesi». Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
15:29
15:29
Attacco coi droni su una fabbrica 500 km a nord di Mosca
Un attacco di droni ha causato «un incidente» in una fabbrica del gruppo siderurgico Severstal nella regione russa di Vologda, a circa 500 chilometri a nord di Mosca. Lo ha detto il servizio stampa del governatore ad interim della regione Georgy Filimonov, citato da Interfax.
«L'impatto di un drone di origine sconosciuta ha causato stamattina un incidente attorno ad un altoforno presso l'impresa Severstal nella regione di Vologda», ha dichiarato il governatore, aggiungendo che l'incidente non ha interrotto il funzionamento dell'impianto. «L'incidente non ha causato vittime», ha sottolineato Filimonov.
14:44
14:44
«Non si esclude che l'obiettivo del raid di Odessa fosse Zelensky»
Non si può escludere che l'attacco missilistico russo di ieri a Odessa avesse come obiettivo le delegazioni di Volodymyr Zelensky o del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Lo ha detto alla CNN Igor Zhovkva, consigliere diplomatico senior ucraino, secondo quanto riportato dal Guardian.
«Era davvero a meno di 500 metri da noi» e «non si può escludere che fosse diretto alla delegazione del mio presidente o alla delegazione degli ospiti stranieri», ha detto.
11:55
11:55
La Russia convoca l'ambasciatrice americana per «tentativi di interferenza»
La Russia ha convocato l'ambasciatrice statunitense Lynne Tracy per «tentativi di interferenza» in Russia.
L'ambasciatrice americana in Russia è stata convocata al ministero degli Esteri, che ha messo in guardia Washington dal cercare di «interferire» negli affari interni russi, avvertendo che Mosca è pronta a rispondere in modo duro, fino all'espulsione. Lo riferisce l'agenzia Tass.
11:20
11:20
La colonia penale dove è morto Navalny nelle sanzioni dell'UE
Ci sono 35 funzionari russi tra dipendenti carcerari e governativi, giudici, le colonie penali IK-3, la prigione dell'Artico dove è morto Alexei Navalny, e la colonia IK-6 nella bozza, resa nota da Bloomberg, delle nuove sanzioni che la UE proporrà per la morte del dissidente russo.
Il mese scorso l'Unione europea ha approvato un pacchetto di sanzioni contro Mosca, il 13mo da quando la Russia ha invaso l'Ucraina.
08:41
08:41
Jorit parla con Putin, poi si scattano una foto insieme
Il noto artista di strada italiano Jorit, all'anagrafe Ciro Cirullo, ha dialogato ieri sera con il presidente russo Vladimir Putin durante un forum della gioventù a Sochi.
Alla fine del forum Cirullo ha chiesto a Putin di poter fare una foto con lui, perché, ha detto, «in Italia si dicono tante cose strane su di lei». Al che il presidente ha risposto: «Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale». Putin ha poi fatto una foto con l'artista italiano e una con un giovane africano.
A Sochi Cirullo ha incontrato anche l'attrice Ornella Muti, che in questi giorni è in Russia. Jorit è noto anche per avere realizzato un grande graffito che rappresenta una bambina in lacrime sotto le bombe a Mariupol, città ucraina sul Mar Nero conquistata dalle truppe russe nel 2022.
«L'idea - ha spiegato - era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media occidentali spesso distorcono la realtà. Per esempio parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino».
08:12
08:12
«La resistenza ucraina ha sabotato la linea ferroviaria intorno a Mosca»
«La resistenza ucraina ha sabotato una centralina ferroviaria nella regione di Mosca, vicino alla stazione di Golovkovo, nel distretto di Solnechnogorsk, provocando danni alla linea ferroviaria intorno alla capitale russa, utilizzata per scopi militari.» Lo scrive su Telegram il movimento di resistenza in Crimea Atesh citato dai media ucraini.
«Il nostro obiettivo è fermare le forniture militari del regime di Putin al fronte. Questo può essere fatto», ha scritto il gruppo pubblicando foto e video della centralina data alle fiamme.
06:19
06:19
«Biden valuta di attingere dai fondi dell'esercito per fornire sostegno a Kiev»
L'amministrazione Biden sta valutando la possibilità di attingere a circa 200 milioni di dollari in finanziamenti dell'esercito americano per fornire sostegno immediato all'Ucraina, mentre un pacchetto di aiuti più ampio rimane bloccato al Congresso: lo scrive Bloomberg, che cita persone vicine al dossier.
Il finanziamento potrebbe essere utilizzato per acquistare armi critiche, rifornimenti e altre attrezzature in un momento in cui Kiev si trova ad affrontare una carenza di artiglieria e le forze russe guadagnano terreno, osservano le fonti.
06:15
06:15
Il punto alle 6.00
Le forze russe stanno attaccando in queste ore la regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale, con «continui lanci di bombe aeree guidate»: lo rende noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev.
Pechino: «Sosteniamo una conferenza di pace tra Russia e Ucraina»
Nel frattempo, la Cina sostiene gli sforzi «per lo svolgimento a tempo debito di una conferenza internazionale di pace riconosciuta sia dalla Russia sia dall'Ucraina, in grado di garantire la pari partecipazione di tutte le parti e le discussioni eque su tutti i piani di pace». È quanto ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi, in un briefing a margine dei lavori del Congresso nazionale del popolo, in merito al conflitto tra Mosca e Kiev.
«Il nostro obiettivo è trovare la strada per far partire i colloqui di pace. Tutti i conflitti devono finire al tavolo delle trattative: prima iniziano i colloqui, prima arriva la pace», ha aggiunto Wang.
«Abbattuti due droni su Tula»
Inoltre, la difesa aerea russa ha abbattuto nella notte due droni sul territorio della regione di Tula: lo ha reso noto il ministero della Sicurezza regionale, come riporta la Tass.
«Nella notte tra il 6 e il 7 marzo, i sistemi di difesa aerea del ministero della Difesa della Federazione Russa hanno distrutto due Uav (droni, ndr) sulla regione di Tula», ha affermato il ministero. Per il momento non si segnalano feriti, vittime o danni.