Muore la figlia di Jane Birkin

PARIGI - Delle tre figlie di Jane Birkin era la più discreta, riservata e forse la meno conosciuta: la fotografa britannica Kate Barry, 46 anni, è morta tragicamente ieri, nel tardo pomeriggio, a Parigi, cadendo da una finestra del quarto piano del suo appartamento in rue Claude-Chahu, nel quartiere chic del XIX arrondissement.
Secondo i primi elementi dell'inchiesta, si tratta di suicidio. La donna al momento dei fatti era sola in casa, chiusa a chiave dall'interno e si sarebbe lanciata nel vuoto. Nell'abitazione sono stati trovati farmaci antidepressivi.
In passato, Kate aveva avuto problemi di droga e alcol e si era fatta curare in un centro di disintossicazione in Inghilterra. Negli anni Novanta, aveva creato a sua volta un centro in Francia per prevenire la tossicodipendenza (l'Apte). Lascia un figlio, Roman de Kermadec, di 27 anni.
La ministra francese della Cultura, Aurelie Filippetti, ha reso omaggio alla fotografa e al "suo senso pittorico della scenografia, della luce e della composizione". E ha rivolto "un pensiero affettuoso e commosso" a Jane Birkin, a suo figlio e alle sue sorelle: "una famiglia che amiamo tutti, che i francesi amano".
Kate Barry era nata a Londra l'8 aprile 1967, dall'unione dell'attrice e cantante Jane Birkin e del compositore John Barry, autore tra l'altro di diverse colonne sonore di film celebri come 007 (e morto nel 2011).
I suoi genitori si separarono solo un anno dopo la sua nascita e lei fu cresciuta dagli altri due compagni della madre, il cantante francese Serge Gainsbourg (fino all'età di 13 anni) e Jacques Doillon, dai quali Jane Birkin ebbe altre due figlie, rispettivamente Charlotte Gainsbourg e Lou Doillon, che hanno fatto carriera nel cinema e come cantanti. Fotografa apprezzata, Kate Barry aveva collaborato con diverse prestigiose testate da Vogue a Elle, dal Sunday Times a Telegraph Magazine, e numerose personalità, da France Gall a Carla Bruni, hanno posato per lei.
Ha esposto i suoi lavori al Bunkamura Gallery di Tokyo (2000), alla galleria Leo Sheer di Parigi (2005) e alla Basilica di Sant'Alessandra a Fiesole (2006). Quindi ancora a Tokyo, al Mori Art Museum, nel 2010 e recentemente, dal 27 settembre al 20 novembre scorsi, ha presentato una selezione di fotografie dal titolo 'Point of view - Portrait/natures mortes' alla galleria parigina Cinema, con scatti di attrici tra cui quella di sua sorella, Charlotte Gainsbourg, e quella di Sofia Coppola.
"All'inizio ero più conosciuta per la mia famiglia: mia madre, il mio patrigno, mio padre, le mie sorelle - aveva detto in un'intervista -. Ora spero di esserlo un pò più per mio lavoro". E ancora, l'anno scorso, al quotidiano Liberation: "Ho scelto un mestiere che mostra gli altri. È abbastanza significativo. Da bambina sono stata abbastanza fotografata. Questa cosa deve aver lasciato il segno". Kate spiegava di essersi "costruita in opposizione alla sua famiglia", troppo mediatizzata e sempre sotto riflettori. "Non volevo assolutamente essere come loro - aveva ammesso -. Volevo essere dietro la camera piuttosto che davanti".