"Nessuna amnistia con la Svizzera"

PARIGI - Venerdì a Parigi la presidente Eveline Widmer-Schlumpf ha incontrato François Hollande: sul piatto, tra le altre cose, c'era la discussione per un possibile accordo di Parigi con Berna riguardo il segreto bancario. Hollande, al termine dell'incontro, ha anticipato alcune condizioni francesi: "Non ci sarà alcuna amnistia fiscale" ha detto, aggiungendo che la Francia ha "convenzioni fiscali che dobbiamo rivedere per poter tassare un certo numero di beni ed entrate di cittadini francesi in Svizzera". Hollande ha menzionato in particolare la convenzione sulle successioni.
Da parte sua Widmer-Schumpf ha sottolineato che il cosiddetto accordo Rubik non potrebbe "venir assimilato a un'amnistia, ma a un compromesso. Si tratta di un accordo che permette di tassare i contribuenti che hanno conti in Svizzera, con una multa". E poi, facendo riferimento alla convenzione sulle successioni, ha ricordato le numerose critiche che ha sollevato in Svizzera e i vari ostacoli che dovrà superare per poter essere ratificata (parafato quest'estate, il testo è infatti osteggiato sia dalla destra politica che dagli ambienti economici. Secondo i suoi detrattori, esso non rispetterebbe il modello elaborato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). La responsabile del Dipartimento federale delle finanze ha comunque tratto un bilancio positivo dalla visita, stando a un comunicato dello stesso DFF, in cui si legge che "entrambi i capi di Stato hanno giudicato l'incontro una buona base di partenza per intensificare le relazioni bilaterali sul piano politico".