Tennis

Nick Kyrgios, il «bullo» che ha acceso Wimbledon

Il match ad alta tensione tra l’australiano e Stefanos Tsitsipas si è preso la scena nel weekend londinese – Accusato di «malvagità» dal rivale greco, ora il 27.enne di Canberra è una mina vagante sulla strada dei grandi favoriti
Red. Sport
04.07.2022 06:00

«Senza copione. Senza filtri. Imperdibile». Anche l’account Twitter ufficiale di Wimbledon ha gradito lo show di Nick Kyrgios. Ci voleva il «ragazzaccio» del tennis mondiale, quello delle sfuriate, delle racchette spaccate, delle liti con arbitri, tifosi e avversari, per accendere un’edizione avara di emozioni. Con Federer in riabilitazione, Medvedev escluso in quanto russo, Zverev infortunato e Berrettini messo al tappeto dal coronavirus, i pensieri erano già rivolti a una finale da sogno tra Djokovic e Nadal. Sabato, però, l’uragano australiano si è abbattuto su Londra con colpi super e provocazioni. E per il resto del weekend non si è parlato d’altro.

Polemiche in campo e fuori

«Nick è un bullo malvagio», ha detto Stefanos Tsitsipas dopo essere stato battuto da Kyrgios in un sedicesimo di finale ad alta tensione. Il greco, testa di serie numero 4, ha trascinato fuori dal campo le polemiche che hanno animato il match. «Fa il prepotente, passa il tempo a intimidire gli altri. Probabilmente era un bullo anche a scuola e a me i bulli non piacciono. Può fare male alle persone che gli stanno intorno».

La sfida tra i due è stata un concentrato di imprevisti e lo stesso Tsitsipas ha perso la testa. Esasperato dal comportamento dell’australiano, il numero 5 del mondo lo ha preso di mira con colpi pesanti, senza centrarlo. «Volevo che si fermasse, tutto questo deve finire», ha spiegato. Kyrgios ha anche chiesto all’arbitro di squalificare il greco per aver mandato intenzionalmente la palla tra gli spettatori. «Non sono abituato a giocare in questo modo», ha spiegato Stefanos. «Con lui non riesci a far finta di niente e comportarti come un robot. Ti stanchi delle continue lamentele. Sembrava un circo. Qualcuno deve sedersi con lui e parlare. Non amo le persone che umiliano gli altri. Nessun altro giocatore si comporta così».

Come Dennis Rodman

Kyrgios, senza mai uscire dal ruolo di cattivo (emblematica la t-shirt indossata in conferenza stampa, raffigurante il «bad boy» del basket NBA Dennis Rodman), ha riso delle accuse dell’avversario. «Non siamo fatti dalla stessa stoffa. Forse dovrebbe prima capire come battermi. Io nel circuito ho molti amici. In realtà sono uno dei più apprezzati. Lui, invece, non piace a nessuno».

L’australiano (ATP 40) si è difeso come un alunno dispettoso ripreso dal maestro: «È stato lui a tirarmi le palline e a colpire uno spettatore. Io non ho fatto niente, a parte andare di tanto in tanto a discutere con l’arbitro». Approdato agli ottavi di uno Slam per la prima volta dagli Australian Open del 2020, oggi il 27.enne parte favorito contro lo statunitense Brandon Nakashima (56.).

McEnroe: «Triste ma bello»

John McEnroe, un grande «bad boy» del passato, ha definito il comportamento di Kyrgios «triste e bello allo stesso tempo», aggiungendo che «con il suo talento potrebbe essere incredibile». Per Paul McNamee, storico doppista e già direttore degli Australian Open, «il match tra Kyrgios e Tsitsipas è stato un fantastico cocktail di tennis e teatro. Nick è un giocatore migliore di prima e ora ha la sua più grande occasione per vincere uno Slam».