Pandemia

No, il governo svizzero non gestisce un centro per le trasfusioni tra no-vax

Stando a diverse ricostruzioni complottiste e senza alcun fondamento scientifico circolate anche in passato, la vaccinazione a mRna avrebbe pericolosi effetti avversi sul sangue degli esseri umani – Ecco che cosa è successo e come stanno, davvero, le cose
© CdT/Chiara Zocchetti
Facta.News
17.01.2023 12:45

Ad inizio gennaio 2023 sui social network si è tornati a parlare di vaccinazione anti-Covid e, in particolare, di ciò che il vaccino provocherebbe alla circolazione sanguigna di coloro che hanno aderito alla campagna vaccinale. Stando a diverse ricostruzioni complottiste e senza alcun fondamento scientifico circolate anche in passato, la vaccinazione a mRna avrebbe pericolosi effetti avversi sul sangue degli esseri umani. Tra questi ci sarebbe anche la creazione di coaguli che impedirebbero, di fatto, le donazioni di sangue. 

Al centro di questo filone della disinformazione è recentemente finita anche la Svizzera. Ecco che cosa è successo e come stanno, davvero, le cose.

La notizia: il centro svizzero per il recupero del sangue no-vax

Stando a quanto riportato su Twitter, in Svizzera sarebbe stato aperto un centro per «recuperare» il sangue di coloro che non si sono vaccinati contro il nuovo coronavirus SarS-CoV-2.

Chi ha condiviso la notizia allude ad un «​​logico e scientifico motivo», facendo quindi indirettamente riferimento alla possibilità che il sangue di coloro che si sono sottoposti alla vaccinazione possa essere in qualche modo compromesso.

Da dove proviene la notizia?

Per verificare le informazioni riportate su Twitter è necessario risalire alla fonte originaria della notizia, così da valutare se si tratta di un contenuto affidabile o meno. 

La notizia secondo cui in Svizzera sarebbe stato aperto un centro che si occupa della raccolta o trasfusione di sangue tra non vaccinati non trova riscontro in nessuna testata o comunicato ufficiale delle autorità del Paese.

Al contrario, contattato dalla redazione di Facta.news, l’ufficio stampa del Servizio trasfusione Crs svizzero ha chiarito di non essere a conoscenza «di nulla di tutto ciò».

Non è un’iniziativa del governo svizzero, ma di un naturopata no-vax

A Zurigo esiste, però, l’associazione senza scopo di lucro Safe Blood Donation, fondata dal naturopata George Della Pietra con l’intento di creare una rete globale che permetta la trasfusione tra persone non vaccinate contro la Covid-19. 

La naturopatia è una medicina alternativa che utilizza, a fini terapeutici, solamente elementi naturali come il calore, l’aria o la luce, evitando qualsiasi tipo di farmaco. Ricordiamo che si tratta di pratiche prive di una comprovata efficacia medico-scientifica e che possono mettere a rischio la salute di chi vi si sottopone.

Sul sito dell’associazione, che non risulta in alcun modo affiliata al governo svizzero, vengono riportate una serie di informazioni prive di fondamento scientifico sui vaccini anti-Covid e i presunti effetti sul sangue dei vaccinati. 

Che cosa dice la scienza

Già nel corso del 2021, quando questo filone della disinformazione ha iniziato a diffondersi, il personale del Centro nazionale sangue era intervenuto per precisare che «le persone vaccinate possono tranquillamente donare il sangue, e le sacche prelevate da chi è immunizzato sono utilizzate in questi mesi per le trasfusioni senza alcuna differenza con le altre».

Anche Gianpietro Briola, presidente dell’Associazione volontari italiani del sangue (Avis), aveva dichiarato: «Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo».

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