"Non siamo diversi, ma certe cose le facciamo diversamente"

GRÜTLI (UR) - La Svizzera ha tutte le ragioni per essere fiera del proprio valore, "non perché siamo diversi, ma perché facciamo alcune cose diversamente: ci governiamo, organizziamo e sviluppiamo diversamente", ha detto oggi al Grütli il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr. Anche quest'anno i tradizionali festeggiamenti del Primo agosto sul mitico praticello urano hanno attirato centinaia di persone.
In base ai miti di fondazione, le cui prime tracce si trovano nel Libro bianco di Sarnen, il Grütli fu il luogo segreto in cui si svolsero gli incontri dei primi confederati nel periodo della congiura contro i balivi, ricorda il Dizionario storico della svizzera.
Thurnherr oggi in un certo senso ha invitato a non confondere mito e storia. A suo avviso, alla base della specificità elvetica non c'è il 1291, bensì il XIX secolo, quando la Svizzera si è data un mercato interno unificato e una costituzione moderna con la democrazia diretta.
"Altri Paesi conservano la costituzione e modificano regolarmente il governo. Noi invece conserviamo il governo e modifichiamo regolarmente la costituzione".
Il fatto che la Svizzera in passato abbia avuto una storia in parte originale e nel complesso positiva, non è una garanzia per il futuro. Le premesse sono buone, ma bisogna sfruttarle. Molti problemi odierni non possono essere risolti dalla sola Svizzera: non c'è alcuna iniziativa popolare che possa impedire lo scioglimento dei nostri ghiacciai.
L'allocuzione del cancelliere è stata seguita da centinaia di persone, che come ogni anno con battelli speciali salpati da Brunnen (SZ) si sono recati sulle falde orientali del Seelisberg (UR/NW).
L'ospite d'onore della festa quest'anno è stata Pro Senectute. L'organizzazione che fa gli interessi della terza e quarta età quest'anno compie i 100 anni di vita. Al Grütli ha preso la parola anche la sua presidente, l'ex consigliera federale del PBD Eveline Widmer-Schlumpf.
La parte folcloristica della festa è avvenuta all'insegna della balestra, anche se secondo la tradizione Guglielmo Tell e la sua arma sono estranei al giuramento dei tre confederati sul Grütli. Sul praticello ha infatti sfoggiato le proprie competenze il campione del mondo juniori di tiro con la balestra Joel Brüschweiler.
Come lo scorso anno l'inno nazionale è stato eseguito in due modi: con il testo storico del Salmo svizzero e con le parole proposte per modernizzarlo. La modifica è stata promossa, non senza polemiche, dalla Società svizzera di utilità pubblica (SSUP), che dal 1860 gestisce il praticello e la Festa nazionale che vi viene celebrata ogni primo agosto.
Il Grütli per secoli rappresentò un luogo della memoria patriottica soprattutto per le popolazioni della Svizzera primitiva, che qui si riunirono in varie occasioni (per esempio nel 1674 e nel 1713). Dalla fine del XVIII secolo, illuministi e liberali associarono a questo luogo le idee di libertà e identità nazionale, ricorda il Dizionario storico della svizzera.
Per impedire la costruzione di un albergo sul Grütli, nel 1859 la SSUP acquistò il terreno con i mezzi provenienti da una raccolta di fondi sul piano nazionale. Nel 1860 questa società donò alla Confederazione il praticello come "bene nazionale inalienabile", mantenendo comunque l'amministrazione del sito, che affidò a un'apposita commissione, incaricata di preservarlo come luogo della memoria, di garantire l'accesso del pubblico e di mantenerlo inalterato dal punto di vista naturalistico.
Il 25 luglio 1940 il generale Henri Guisan riunì in questo luogo i quadri dell'esercito per la stesura del celebre rapporto del Grütli.