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Mosca propone negoziati con Kiev il 2 giugno a Istanbul

Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov: «La nostra delegazione è pronta a presentare il memorandum e a fornire tutte le necessarie spiegazioni» – La risposta di Kiev: «Non ci opponiamo a ulteriori incontri con i russi e attendiamo il loro memorandum» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Mosca propone negoziati con Kiev il 2 giugno a Istanbul
Red. Online
28.05.2025 06:00
21:28
21:28
L'Ucraina si dice pronta a nuovi colloqui con la Russia, ma vuole ricevere prima il memorandum

L'Ucraina si dice pronta a nuovi colloqui con la Russia, ma vuole ricevere prima il memorandum di Mosca per garantire che l'eventuale incontro del 2 giugno a Istanbul abbia successo.

«Non ci opponiamo a ulteriori incontri con i russi e attendiamo il loro 'memorandum', affinché l'incontro non sia vuoto e possa davvero avvicinarci alla fine della guerra. La parte russa ha almeno altri quattro giorni prima della partenza per fornirci il suo documento da esaminare», scrive su X il ministro della Difesa Rustem Umerov.

21:08
21:08
Telefonata tra Lavrov e Rubio

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto un colloquio telefonico. Lo riferisce il ministero di Mosca, citato dalle agenzie russe.

Nella telefonata, il ministro russo ha informato il segretario di Stato Usa del piano di Mosca per i colloqui con Kiev che la Russia ha proposto si tengano il 2 giugno a Istanbul.

Lavrov e Rubio hanno inoltre riaffermato la loro comune intenzione di continuare il dialogo «reciprocamente rispettoso» tra le diplomazie russa e americana, aggiunge il ministero degli Esteri di Mosca, citato da Interfax.

Secondo la Russia, inoltre, Rubio ha sottolineato l'impegno di Donald Trump per una fine rapida del conflitto ucraino e che Washington è pronta a facilitare l'avvicinamento delle posizioni delle due parte.

18:54
18:54
Trump: «Colloqui con Putin-Zelensky? Doveva accadere prima»

Donald Trump lascia intendere che non parteciperà ad eventuali colloqui con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky a Ginevra. «Doveva avvenire settimane fa, ora non vedo il motivo», ha dichiarato il presidente americano nello Studio Ovale ribadendo di «non essere contento» della Russia. «Non permetteremo che missili vengano lanciati sulle città», ha detto.

«L'unico motivo per cui non impongo nuove sanzioni alla Russia è che potrebbero ostacolare i negoziati», ha aggiunto Donald Trump. «Sono molto più tosto io di loro», ha dichiarato il presidente americano riferendosi a Vladimir Putin.

Sempre nello Studio Ovale, Trump ha inoltre affermato: «Stiamo avendo ottimi colloqui con l'Iran». «Non se porteranno a qualcosa ma sono molto buoni», ha aggiunto.

«Ho detto a Netanyahu di non attaccare l'Iran», ha poi dichiarato Donald Trump nello Studio Ovale.

18:41
18:41
Trump: Gapremo in due settimane se Putin ci prende in giro»

«In due settimane sapremo se Putin ci sta prendendo in giro o no». Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca ribadendo di essere «molto deluso» dagli attacchi di Mosca qualche giorno fa «nel bel mezzo di un negoziato».

18:35
18:35
Mosca propone negoziati con Kiev il 2 giugno a Istanbul

La Russia propone un secondo round di negoziati diretti con l'Ucraina il 2 giugno a Istanbul per presentare il suo memorandum sul processo di pace. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov.

«La nostra delegazione, guidata da Vladimir Medinsky - afferma Lavrov in una dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri - è pronta a presentare il memorandum e a fornire tutte le necessarie spiegazioni». «Vorrei ancora una volta esprimere la mia gratitudine ai nostri partner turchi per avere offerto una piattaforma ospitale» per l'incontro, aggiunge il capo della diplomazia russa.

«Speriamo che tutti coloro che sono sinceramente, e non solo a parole, interessati al successo del processo di pace, sostengano la tenuta di un nuovo round di negoziati diretti russo-ucraini a Istanbul», conclude Lavrov.

Il capo delegazione russo per i negoziati con Kiev, Vladimir Medinsky, ha da parte sua confermato di aver avuto un colloquio telefonico con quello ucraino, il ministro della Difesa Rustam Umerov, durante la quale ha proposto «una data e un luogo precisi» per un nuovo incontro e lo scambio dei rispettivi memorandum.

«Lì, proprio sul posto, siamo pronti ad avviare una discussione sostanziale su ciascuno dei punti di un accordo per un futuro cessate il fuoco», ha aggiunto Medinsky, citato da Ria Novosti.

Il negoziatore ha sottolineato che è stato lui a telefonare a Umerov, e non viceversa, come affermato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«La parte ucraina si è riunita per consultazioni, e apparentemente l'incontro si è protratto», ha aggiunto Medinsky. «Stiamo aspettando una conferma da loro il prima possibile - ha aggiunto - e siamo pronti ad incontrarci in persona alla data che abbiamo fissato, nei prossimi giorni, e a cominciare a lavorare, per una pace durevole e per salvare vite umane».

18:06
18:06
Taurus, Atacms e Storm Shadow: ecco i missili per Kiev

I micidiali Taurus «potrebbero segnare una svolta nella guerra»: è questo quello che scrivono i media ucraini dopo l'annuncio della Germania sulla possibile fornitura di queste armi. Fondamentali per colpire in profondità il territorio russo, assieme ai missili balistici americani Atacms e quelli da crociera europei Storm Shadow/Scalp, dei quali è dotata anche l'Italia, che fa parte del consorzio che li produce.

* TAURUS - I missili da crociera di produzione tedesca in partnership con la svedese Saab hanno una gittata di oltre 500 chilometri e una testata esplosiva a due stadi da 480 chilogrammi denominata Mephisto, un acronimo che in inglese sta a indicare che i bersagli preferiti sono bunker e obiettivi in profondità. Il missile viene lanciato da un aereo, che in Ucraina significa lontano dalla prima linea e dalla difese aeree russe, ma secondo gli esperti di Kiev potrebbe arrivare a colpire fino a Mosca.

Il Taurus è progettato per aggirare le difese aeree avversarie: una volta agganciato il bersaglio effettua manovre autonomamente, utilizzando diverse modalità di navigazione per mantenere la rotta sull'obiettivo. Il missile è in dotazione anche alle forze spagnole e sudcoreane, oltre a quelle tedesche.

* ATACMS MGM-140 - Acronimo di Army Tactical Missile System, con Mgm che sta per missile guidato da lancio mobile e 140 che indica la gittata media, è un missile balistico tattico terra-terra a medio raggio a combustibile solido, lungo circa 4 metri, prodotto dall'americana Lockheed Martin, che arriva a una velocità di Mach 3 (tre volte la velocità del suono) per una gittata massima (a seconda dei modelli) di circa 300 km. Viene utilizzato normalmente da un lanciatore multiplo mobile Himars.

Gli Atacms sono stati progettati negli anni '80 e sono entrati ufficialmente in funzione durante la prima Guerra del Golfo del 1991. Portano testate capaci di penetrare armature pesanti o edifici solidi e bunker, e anche testate a frammentazione, per obiettivi più diffusi. Con gli Atacms sono già stati colpiti obiettivi in Crimea.

* STORM SHADOW/SCALP - È un missile strategico da crociera lanciato da un aereo in volo, capace di eludere le difese nemiche volando a quota bassissima, anche di pochi metri, a velocità appena subsonica, con una gittata fino a 560 km (fino a 250 nelle versioni per esportazione). Porta una testata convenzionale da 450 kg in grado di penetrare e distruggere bunker, edifici di comando, strutture pesanti o piste di aeroporti.

Progettato negli anni '90 e in uso dal 2003, Storm Shadow (Presagio di tempesta) viene prodotto dal consorzio europeo Mbda, sigla che include la francese Matra (ex Aerospace), la britannica British Aerospace (Bae) Dynamics e l'italiana Alenia, con un 25% di share di Leonardo. In francese il missile da crociera è denominato Scalp, acronimo di Système de Croisière Autonome à Longue Portée (Sistema da crociera autonomo a lunga gittata). Nel settembre del 2023 questi missili colpirono il porto di Sebastopoli, in dicembre quello di Feodosia. Colpite da questi missili cruise anche diverse navi della flotta del Mar Nero.

16:44
16:44
Berlino: altri 5 miliardi di aiuti militari per l'Ucraina

Nel corso della conferenza stampa con il presidente Volodymyr Zelensky, Friedrich Merz aveva annunciato che i due ministri della difesa stavano lavorando a un nuovo pacchetto di aiuti.

Adesso il ministero della difesa tedesca ha comunicato alcuni dettagli di questo nuovo piano: si tratta di cinque miliardi di euro, che serviranno alla costruzione di armi a lunga gittata, che saranno prodotte direttamente in Ucraina, e nuovi rifornimenti per l'esercito ucraino per sistemi di contraerea, armi e munizioni.

Si tratta, specifica inoltre il comunicato, di risorse aggiuntive a quelle già stanziate a annunciate nel corso del 2025.

16:12
16:12
Rapporto Onu: «Crimini di guerra dei russi nel Kherson»

L'esercito russo ha commesso «crimini contro l'umanità» e «crimini di guerra» durante i suoi attacchi con i droni contro i civili nella regione ucraina di Kherson: lo afferma un rapporto delle Nazioni Unite al termine di un'inchiesta di esperti pubblicato oggi.

«Le forze armate russe hanno commesso crimini contro l'umanità, tra cui omicidi e crimini di guerra, attaccando i civili durante diversi mesi di attacchi con i droni contro i civili sulla riva destra del fiume Dnepr, nella provincia di Kherson», ha concluso l'inchiesta.

15:20
15:20
Merz: «Aumenteremo il sostegno a Kiev»

«Continueremo a prestare ed aumenteremo il nostro sostegno militare agli ucraini». Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz in una conferenza stampa col presidente ucraino Volodymyr Zelensky in cancelleria a Berlino.

«Non ci saranno restrizioni e gli ucraini potranno difendersi», ha chiarito. «Vogliamo rendere possibile che gli ucraini abbiano armi a lungo raggio», «vogliamo produzioni comuni», ha affermato Merz. «Faremo in modo che l'esercito ucraino possa essere equipaggiata di tutto quello che serve per combattere con successo», ha aggiunto.

«Oggi abbiamo fatto un primo passo verso una cooperazione tra la Germania e l'Ucraina nella produzione di armi a lungo raggio, e questa sarà anche una cooperazione a livello industriale, che potrà avvenire sia in Ucraina sia qui in Germania - ha spiegato Merz -. Non forniremo ulteriori dettagli per il momento, ma potete presumere che il rifiuto della parte russa di tenere colloqui, il rifiuto di osservare un cessate il fuoco, avrà ora conseguenze reali», ha aggiunto il cancelliere.

«Continueremo ad aumentare la pressione su Mosca. Lo facciamo anche per aprire le strada ai negoziati», ha proseguito Merz. «Continueremo quindi ad aumentare la pressione sulla Russia, per indebolire la macchina da guerra di Mosca, ma anche per aprire la strada ai negoziati. Per quanto riguarda la Germania, faremo tutto il possibile per garantire che il Nord Stream 2 non possa essere rimesso in funzione», ha promesso il cancelliere tedesco.

La Russia «cerca continuamente pretesti, non è serio», ha detto da parte sua Zelensky, riferendo di tutte le opzioni rifiutate da Mosca. «Noi vogliamo la fine della guerra. Vogliamo fare tutto perché il mondo costringa la Russia a chiudere la guerra. Siamo aperti a qualsiasi piattaforma, a qualsiasi formato», ha detto il presidente ucraino. Questi ha poi avvertito che «le sanzioni devono essere rafforzate, il prolungamento della guerra deve essere doloroso per la Russia».

Dopo l'incontro con Merz, Zelensky sarà ricevuto anche dal presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier nella residenza ufficiale di Schloss Bellevue.

14:40
14:40
Russia, conquistati altri due villaggi

Il ministero della difesa russo sostiene che le sue forze armate abbiano preso il controllo di altri due villaggi ucraini: Zelene Pole, nella regione di Donetsk, nel sud-est ucraino, e Kostyantynivka, nella regione di Sumy, nel nord-est ucraino. Lo riporta la Tass.

Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento confermabili in modo indipendente.

14:13
14:13
«Putin vuole fermare l'allargamento della NATO a est»

Tra le condizioni del presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina c'è la richiesta che i leader occidentali si impegnino per iscritto a fermare l'allargamento della NATO verso est e a revocare una parte delle sanzioni alla Russia. Lo scrive la Reuters in un'esclusiva sul suo sito.

«Putin è pronto a fare la pace, ma non a qualsiasi prezzo», ha affermato un'importante fonte russa.

Tre fonti russe hanno detto alla Reuters che Putin vuole un impegno «scritto» da parte delle principali potenze occidentali a non allargare l'alleanza NATO, il che equivale a escludere formalmente l'adesione di Ucraina, Georgia, Moldavia.

La Russia vuole anche la neutralità dell'Ucraina, la revoca di alcune sanzioni occidentali, la risoluzione della questione dei beni sovrani russi congelati in Occidente e la protezione dei russofoni in Ucraina, hanno dichiarato le tre fonti alla Reuters.

La prima fonte ha anche affermato che, se Putin si renderà conto di non essere in grado di raggiungere un accordo di pace alle sue condizioni, cercherà di dimostrare agli ucraini e agli europei con vittorie militari che «la pace di domani sarà ancora più dolorosa».

Mosca capisce che Donald Trump desidera «una soluzione rapida» al conflitto in Ucraina, ma «gli interessi nazionali» della Russia «sono al di sopra di ogni altra cosa», ha detto intanto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rispondendo al presidente americano che ieri aveva accusato Putin di «giocare col fuoco». Un incontro personale tra i due potrà avvenire solo dopo «accordi specifici» sugli argomenti in discussione, ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass.

Anche il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, rispondendo alla messa in guardia di ieri di Trump, ha sostenuto che Trump non è sufficientemente informato sugli attacchi ucraini alle città russe e non capisce che i bombardamenti russi prendono di mira invece solo infrastrutture militari e industrie della difesa in Ucraina.

A detta di Peskov il lavoro sul memorandum negoziale sull'Ucraina è nella fase finale e verrà reso noto in breve: «le bozze di memorandum presentate da entrambe le parti saranno presto note, e si discuterà del prossimo round di negoziati», ha proseguito, aggiungendo che il contenuto dei documenti che devono essere concordati non verrà discusso sui media.

Il portavoce del Cremlino ha anche dichiarato che non è stata ancora adottata alcuna decisione in merito alla sede dei prossimi colloqui fra Russia e Ucraina. «Stiamo preparando il prossimo round negoziale con la parte ucraina», ha detto senza fornire ulteriori dettagli.

Il portavoce di Putin ha però dichiarato che, a suo parere, si starebbe cercando di «imporre» alla Russia «piattaforme occidentali» per i negoziati, riporta la Tass riferendo di una domanda posta a Peskov dal quotidiano filo-Cremlino «Izvestia». Ieri l'inviato di Trump, Keith Kellogg, aveva ventilato la possibilità di colloqui a Ginevra, mentre nei giorni scorsi Mosca ha di fatto respinto l'idea di colloqui in Vaticano.

Quanto alla data, il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha reso noto che verrà annunciata «entro breve tempo».

10:56
10:56
Lavrov: «La neutralità di Kiev è una richiesta cruciale della Russia»

La neutralità dell'Ucraina è «una delle richieste cruciali della Russia» per arrivare a una soluzione negoziata del conflitto. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass.

Il capo della diplomazia di Mosca ha affermato che «l'impegno nella dichiarazione di indipendenza dell'Ucraina ad uno status neutrale» rese possibile il riconoscimento del paese come Stato indipendente da parte della Russia e della comunità internazionale.

«Ritornare a questa promessa giurata», secondo Lavrov, «è una delle richieste cruciali della Russia che deve essere soddisfatta come parte di ogni soluzione» al conflitto.

Il ministro ha anche dichiarato che la Russia guarda «con preoccupazione il rafforzamento dei contingenti della NATO lungo tutta la linea di contatto» con la Federazione, una linea «che si è allungata considerevolmente dopo l'ammissione dei Svezia e Finlandia» nell'Alleanza atlantica.

09:43
09:43
Zelensky propone un incontro a tre con Trump e Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un vertice a tre con i presidenti americano Donald Trump e russo Vladimir Putin, nel tentativo di costringere Mosca ad accettare un cessate il fuoco. Intanto 50'000 soldati russi vengono schierati al fronte di Sumy.

«Siamo pronti per il formato Trump-Putin-io», ha dichiarato ieri il presidente ucraino in una conferenza stampa sotto embargo fino a stamattina. «Se Putin non è a suo agio con un incontro bilaterale, o se tutti vogliono un incontro trilaterale, non mi preoccupa. Sono pronto per qualsiasi formato», ha aggiunto.

Il leader ucraino ha inoltre affermato che «ci aspettiamo sanzioni dagli Stati Uniti», in particolare contro il «settore energetico e il sistema bancario» russo, in risposta all'ondata di raid aerei russi e al rifiuto di Mosca di accettare un cessate il fuoco.

Secondo Zelensky, Kiev non ha ancora ricevuto da Mosca il «memorandum» menzionato la scorsa settimana dalla Russia, che dovrebbe delineare le condizioni russe per un accordo di pace duraturo. «Leggeremo le loro proposte e risponderemo sicuramente» una volta ricevute, ha aggiunto il presidente ucraino.

In precedenza, la diplomazia russa aveva affermato che avrebbe inoltrato questo documento a Kiev una volta finalizzato lo scambio di prigionieri su larga scala dello scorso fine settimana.

Per quanto riguarda la situazione sul terreno, Zelensky ha affermato che la Russia sta schierando «più di 50'000» soldati sulla linea del fronte intorno alla regione di confine nord-orientale di Sumy, dove l'esercito di Mosca ha conquistato diversi insediamenti nel tentativo di stabilire una «zona cuscinetto» all'interno del territorio ucraino. «Ora stanno radunando truppe anche in direzione di Sumy. Più di 50'000», ha dichiarato Zelensky ai media.

09:03
09:03
«Nella notte abbattuti 296 droni ucraini»

Le difese aeree russe hanno abbattuto tra ieri sera alle 21.00 (le 20.00 in Svizzera) e questa mattina alle 07.00 un totale di 296 droni ucraini in 13 regioni del Paese, inclusa quella di Mosca: lo ha reso noto su Telegram il ministero della difesa russo.

I velivoli senza pilota di Kiev sono stati distrutti nelle regioni della capitale, di Bryansk, Belgorod, Vladimir, Voronezh, Ivanovo, Kaluga, Kursk, Oryol, Ryazan, Smolensk, Tver e Tula.

Nel frattempo la Rosaviatsiya, l'agenzia federale russa del trasporto aereo, ha annunciato restrizioni temporanee all'arrivo e alla partenza negli aeroporti di Vnukovo, Zhukovsky e Domodedovo di Mosca.

Da parte sua l'Aeronautica militare di Kiev ha reso noto su Telegram che le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con sei missili e 88 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, aggiungendo che 71 velivoli senza pilota nemici sono stati abbattuti o neutralizzati con i sistemi di guerra elettronica.

07:44
07:44
Zelensky oggi da Merz a Berlino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky incontrerà oggi a Berlino il cancelliere tedesco Friedrich Merz: lo ha annunciato il portavoce del governo tedesco.

La visita del leader ucraino si concentrerà sul «sostegno tedesco all'Ucraina e sugli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco» con la Russia, ha dichiarato Stefan Kornelius in un comunicato.

Nel pomeriggio Zelensky incontrerà anche il presidente Frank-Walter Steinmeier.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

In sole tre ore, le difese aeree russe hanno intercettato e distrutto 112 droni ucraini in diverse regioni del Paese. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Contemporaneamente, sono dodici i droni abbattuti mentre si avvicinavano a Mosca dalla mezzanotte locale (le 23.00 in Svizzera). A dirlo su Telegram è il sindaco della capitale russa Sergey Sobyanin. Nel frattempo, la Rosaviatsiya, l'agenzia federale russa del trasporto aereo, ha annunciato restrizioni temporanee all'arrivo e alla partenza negli aeroporti di Vnukovo, Zhukovsky e Domodedovo di Mosca.

Sul fronte opposto, un allarme aereo per un attacco russo con droni 'Shahed' è scattato in Ucraina nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Sumy, Poltava, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Donetsk, Zaporizhia, Mykolaiv e Kherson. Lo riporta l'agenzia Unian. Oltre ai droni non si esclude anche il lancio di missili balistici dal mar Nero. Secondo l'Aeronautica militare ucraina, gruppi di droni da attacco sono in volo nella regione di Mykolaiv. Inoltre - come scrive su Telegram il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov - sono segnalate esplosioni nei sobborghi della città. La popolazione è invitata a restare nei rifugi.

È intanto di sette feriti il bilancio dell'attacco con droni russi sulla regione di Kharkiv, nell'Ucraina settentrionale. Lo riporta Unian, citando l'Agenzia regionale per la gestione delle emergenze di Kharkiv. Un drone si è schiantato nel villaggio di Vasyshcheve (feriti tre uomini di 51, 43 e 59 anni), un altro nel villaggio di Eskhar (feriti due uomini di 63 e di 80 anni e due donne di 63 e di 71 anni). A tutti i feriti è stata fornita assistenza medica.