Francia

Parigi: il killer scarcerato 11 giorni fa

Nel quartiere del Fabourg Saint-Denis -a un centinaio di metri dalla rue d'Enghien, la zona dalla sparatoria di questa mattina sono arrivate pattuglie in tenuta antisommossa a rafforzare le forze di polizia in azione per sedare le proteste
© KEYSTONE (AP Photo/Lewis Joly)
Ats
23.12.2022 19:03

L'estremista di destra che ha sparato nel centro di Parigi contro un centro culturale curdo uccidendo tre persone e ferendone altre tre ha «deliberatamente preso di mira degli stranieri». Lo ha affermato il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin.

«Non è certo che il killer che ha voluto assassinare queste persone lo abbia fatto specificatamente per i curdi», ha puntualizzato Darmanin, mentre per tutto il giorno, tra le fila della comunità curda a Parigi, è circolata l'ipotesi di un attacco «politico» da parte della Turchia. «Non siamo ancora a conoscenza delle sue motivazioni precise», ha insistito il ministro sul posto, aggiungendo di non essere a conoscenza di antecedenti che collegherebbero il sospetto «all'ultradestra».

Lo scorso anno il killer francese di 69 anni era stato condannato per violenze armate di stampo razzista dopo aver attaccato con una sciabola un campo migranti di Parigi. Bilancio: quattro feriti, di cui due gravemente. Diversi esponenti della sinistra francese hanno attribuito la strage di questa mattina ad un'ideologia xenofoba di estrema destra, anche se gli inquirenti non hanno ancora confermato questo movente.

Per Darmanin, il killer «era un tiratore in un club sportivo e aveva dichiarato numerose armi». Rivolgendosi ai media, il ministro ha anche confermato una stretta sulla sicurezza intorno ai luoghi della comunità curda a Parigi ma anche intorno alle sedi diplomatiche turche.

Perquisizioni in corso nella casa del killer

Perquisizioni sono in corso presso il domicilio dell'autore dell'attacco di questa mattina a Parigi. Il francese di 69 anni che oggi ha sparato in strada nel cuore della capitale, uccidendo almeno tre persone, era uscito dal carcere parigino della Santé appena 11 giorni fa.

L'uomo risiedeva a 1.500 metri dal luogo del crimine. Questa mattina ha sparato contro il centro culturale curdo della rue d'Enghien, ma anche contro un ristorante curdo e contro un parrucchiere della zona, uccidendo almeno tre persone.

«È un pazzo, un imbecille»: lo afferma il padre dell'autore dell'attacco, intervistato in esclusiva da M6. Per lui, il figlio di 69 anni, un ex ferroviere in pensione, è «un introverso», che «non viveva come tutti quanti». Il suo gesto è quello di un «pazzo», deplora l'anziano genitore ancora sotto shock.

Le vittime militavano per Consiglio democratico curdo

Le tre vittime della sparatoria di oggi nel centro di Parigi erano «tutti membri militanti del Consiglio democratico curdo (Cdkf) di Francia»: è quanto afferma BFM-TV, precisando che lo stesso Cdkf denuncia «un attentato terroristico».

Sempre secondo fonti citate dalla prima rete all news di Francia, tra le persone uccise ci sono una donna e due uomini. Quanto ai feriti, sono tre uomini di cui uno in condizioni gravi. Si ignora, al momento, la nazionalità delle vittime.

Inviati rinforzi polizia per placare la guerriglia urbana

Nel quartiere del Fabourg Saint-Denis -a un centinaio di metri dalla rue d'Enghien, la zona dalla sparatoria di questa mattina sono arrivate pattuglie in tenuta antisommossa a rafforzare le forze di polizia in azione per sedare le proteste scoppiate dopo l'arrivo nel quartiere del ministro dell'Intero, Gérald Darmanin.

Secondo diversi testimoni sul posto, la tensione è scoppiata dopo che la polizia ha fatto allontanare la folla, per consentire l'accesso di Darmanin nella zona del crimine. La folla è entrata in contatto con il cordone di sicurezza eretto intorno all'esponente governativo. La tensione è salita alle stelle, con lancio di lacrimogeni da parte della polizia mentre i manifestanti hanno lanciato oggetti contro gli agenti, bruciato cestini e un albero di Natale, eretto barricate in strada.

Secondo BFM-TV, durante le proteste, è stata anche presa di mira un'auto della polizia, con il parabrezza distrutto da un palo in ferro. La zona centralissima di Parigi è completamente blindata mentre i militanti pro-curdi continuano ad intonare cori, fischi e slogan di protesta tra i roghi appiccati in strada.

Almeno cinque agenti sono rimasti feriti durante i violenti scontri con i manifestanti: è quanto riferiscono fonti della polizia citate da Bfmtv. Nella zona la tensione resta altissima, con gli agenti in tenuta antisommossa che cercano di disperdere i manifestanti tra cariche e gas lacrimogeni dopo la visita sul posto del ministro dell'Interno, Gérald Darmanin.

I manifestanti accusano lo Stato di non aver sufficientemente protetto la comunità curda e di aver lasciato a piede libero l'uomo di 69 anni che questa mattina ha ucciso tre persone dinanzi al centro culturale curdo.

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L'autore è stato fermato, si tratta di un francese di 69 anni, già indagato per aver attaccato un campo migranti armato di sciabola — Il killer era uscito di prigione una decina di giorni fa — La sparatoria ha avuto luogo in rue d'Enghien, decimo arrondissement, in un centro culturale curdo – Scontri e lancio di oggetti contro la polizia nel quartiere curdo