Per i parchi giochi del futuro servono quasi quattro milioni

Scavare nella sabbia per portare alla luce un fossile di dinosauro oppure dondolare appesi al «cocoon» fatto di corde, ma anche semplicemente divertirsi con scivoli, altalene e fontane. I parchi giochi di Bellinzona sono un tema che sta molto a cuore alla Città. E che, recentemente, è tornato sotto la lente della politica grazie a un messaggio municipale, indirizzato al Consiglio comunale, riguardante credito quadro di 3.780.000 franchi a favore del rinnovo di diverse strutture presenti nei quartieri di Bellinzona. Al centro di questo messaggio due concetti chiave: «Messa in conformità e riqualifica». Temi importanti. Sì, perché nella capitale sono presenti ben 60 strutture dedicate allo svago dei più piccoli e alcune hanno bisogno di essere rinnovate.
Dare continuità
L’attuale messaggio - si legge all’interno dello stesso - rispecchia la volontà della Città nel proseguire quanto iniziato quattro anni fa grazie al credito quadro concesso dal Consiglio comunale nel 2020 per il rinnovo dei parchi giochi. Ora, sulla base dell’analisi fatta dal Settore servizi urbani e ambiente e del rapporto annuale di ispezioni, è risultato prioritario l’intervento in 14 parchi giochi cittadini. E questo operando 13 rifacimenti totali e uno parziale. I parchi giochi in questione, infatti, presenterebbero al loro interno «delle strutture vetuste che stanno arrivando a fine vita nonostante la regolare manutenzione. Alcune di queste sono già state smantellate dato che non garantivano più la necessaria sicurezza». Ma non si tratta solo di opere di rinnovamento. Nel messaggio si parla anche della «necessità di realizzare due nuovi parchi giochi, uno nel quartiere di Gnosca e uno in quello di Sant’Antonio» e di creare dei cartelli da disporre all’entrata di ogni parco con alcune indicazioni utili. I singoli progetti sanno sottoposti al Municipio per l’approvazione. Il costo complessivo per le opere di messa in conformità e riqualifica di 14 parchi giochi e la realizzazione di due nuove strutture sarà, come detto, di oltre 3,7 milioni. Mentre, per quanto riguarda i tempi, l’Esecutivo fa sapere che gli interventi - dilazionati sull’arco di circa quattro anni - saranno terminati entro la fine del 2028, «previa l’accettazione del credito quadro da parte del Consiglio comunale in autunno».
Questione di sicurezza
La Città, inoltre, come proprietaria dei parchi giochi è responsabile nel garantire che le strutture dedicate allo svago non costituiscano un potenziale pericolo per chi le utilizza. Per questa ragione, a determinare i parchi giochi oggetto del credito quadro sono stati principalmente i criteri sul loro stato e sulla sicurezza. Questi hanno prevalso su altri parametri quali, ad esempio, l’attrattività. I parchi giochi devono sempre rispettare le norme di sicurezza in vigore, per questo - sia in fase progettuale che in fase esecutiva - è previsto l’accompagnamento di esperti qualificati che collauderanno le strutture prima dell’apertura al pubblico. Anche per la sostenibilità c’è un occhio di riguardo: la vegetazione già esistente nei parchi giochi verrà «messa in valore ed implementata», seguendo la tendenza all’inverdimento della città. In più verranno scelti materiali duraturi o rigenerabili, valorizzando anche giochi semplici ma sempre apprezzati che andranno a comporre un ambiente sia di svago che educativo.