"Per una Svizzera senza Aids"
Nella nuova campagna saranno presenti anche volti noti, come quello di Uli Forte

BERNA - I successi nella lotta contro l'Aids hanno anche il loro lato negativo: sempre più spesso la malattia viene banalizzata, sostiene Aiuto Aids svizzero. Con una nuova campagna, intitolata "Per una Svizzera senza Aids", l'organizzazione vuole portare maggiore consapevolezza fra la gente.Non è accettabile che persone in un Paese con accesso praticamente a ogni cura possibile muoiano di Aids, si legge in un comunicato odierno dell'associazione.Nella campagna saranno presenti anche volti noti, come l'allenatore di calcio Uli Forte. Ogni anno in Svizzera 600 persone risultano positive all'HIV e in circa 200 casi l'Aids si manifesta. I morti sono 50.