Paradiso

Perché la nuova tribuna è finita in «fuorigioco»

Il cantiere era stato fermato da Collina d’Oro, sul cui territorio sorge il campo, alla luce di alcuni lavori «non autorizzati» – Intanto contro lo stop è stato inoltrato un ricorso al Governo ed è stata presentata una domanda di costruzione in sanatoria per sbloccare la situazione
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
Jenny Covelli
16.02.2024 06:00

Potrebbe sbloccarsi ai supplementari la travagliata vicenda delle nuove tribune del FC Paradiso. Il cantiere per la loro realizzazione – ne avevamo riferito nell’edizione del 25 gennaio – era stato fermato dal Comune di Collina d’Oro, sul cui terreno sorge il campo da calcio di via alla Cava, a causa di alcune opere «in eccesso». Ebbene, allo stato attuale ci sono due importanti novità: la prima è che stando a nostre informazioni il Comune di Paradiso (istante nella procedura edilizia) ha presentato una domanda di costruzione in sanatoria la quale, una volta cresciuta in giudicato, permetterà al cantiere di ripartire. La seconda è che lo stesso Comune di Paradiso ha inoltrato ricorso al Consiglio di Stato contro lo stop all’intero cantiere. 

Le motivazioni

Ma che cosa ha spinto il Municipio di Collina d’Oro a decretare lo stop ai lavori per l’edificazione della nuova tribuna coperta? Ebbene, stando alla decisione dell’Esecutivo, che abbiamo potuto visionare, alla controparte viene rimproverato di aver effettuato – «sapendo o non potendo non sapere» – dei lavori che «differenziano in maniera importante rispetto al progetto approvato con il rilascio della licenza edilizia» lo scorso 6 ottobre. Inoltre, gli stessi lavori «sono iniziati prima di ottenere il benestare (...) dall’Ufficio tecnico». Particolarmente contestati, si legge, sono l’ampliamento della nuova tribuna con l’inserimento di un locale stampa, di una palestra con annesso ingresso e servizio igienico-doccia e di una cucina al servizio della buvette e spazio ristorativo, nonché la sopraelevazione del fabbricato e la disposizione dei locali.

La replica

Il presidente dell’FC Paradiso Antonio Caggiano, interpellato dal CdT, ha voluto chiarire che la domanda di costruzione è stata inoltrata quasi due anni fa, ma nel frattempo la squadra è salita di categoria. «Avremmo potuto utilizzare modalità differenti per la notifica dei lavori necessari», ammette, «ma non abbiamo rubato niente a nessuno. L’ampliamento non ha lo scopo di ottenere un beneficio economico, è tutto a favore dei giovani e per sottostare alle richieste della Federazione». Insomma, a stupire il nostro interlocutore è stato lo stop imposto da Collina d’Oro all’intero cantiere. «Ora dovremo aspettare la risposta al ricorso inoltrato al Consiglio di Stato, ma il Municipio di Collina d'Oro potrebbe nel frattempo muoversi e decidere diversamente. Bisogna tenere presente che dobbiamo anche intervenire con il rifacimento del manto erboso. Ma entro giugno dovrebbero essere pronti la tribuna e il campo. Il tempo è limitato e, con i lavori bloccati, rischiamo di fare un bel campionato e di non poter giocare in casa». A proposito di manto erboso, l'Associazione svizzera di Football ha concesso al FC Paradiso «un’autorizzazione provvisoria per utilizzare l’attuale campo, vincolata per il prossimo anno al rifacimento del manto sintetico».

Chi ci lavora?

C’è anche un’altra questione sollevata dall’Esecutivo di Collina d’Oro. Nell’istanza di inizio lavori figurava infatti il nome di una ditta del Mendrisiotto, mentre sul cantiere campeggia anche un cartello della New Job Costruzioni, impresa di proprietà dello stesso Caggiano, che è anche municipale di Paradiso. Il quale precisa di avere messo a disposizione l’impianto di betonaggio a titolo gratuito. «I miei operai sono andati sul cantiere per portare l’attrezzatura. Ma non è la mia ditta a portare avanti i lavori, assegnati, appunto, all’azienda di Stabio. Noi non incassiamo un centesimo. C’è un silos alto 14 metri con un cartello che riporta il nome dell’azienda, non c’era motivo di nasconderlo, proprio perché concesso a titolo gratuito».

I tre crediti

In questa vicenda, va precisato, il Comune di Paradiso è proprietario del centro sportivo, situato però in territorio di Collina d’oro. Nel 2020, 2022 e 2023, l’Esecutivo guidato dal sindaco Ettore Vismara aveva approvato tre messaggi (di 900 mila, 650 mila e 600 mila franchi, tutti avvallati dal Consiglio comunale) per l’adeguamento dell’impianto, per la costruzione di una tribuna multifunzionale e per il rifacimento del manto sintetico. Al termine dei lavori, tutte le strutture nuove saranno di proprietà del Comune di Paradiso, e in tal senso – si legge nei messaggi – è stata allestita una nuova specifica convenzione atta a regolare i rapporti di proprietà, gestione e manutenzione, la quale se del caso sarà adattata nel tempo».

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