"Più aggressivi con gli steroidi"

Caso Pistorius, parla il medico sportivo Pigozzi: "Sono farmaci pericolosi"
Red. Online
18.02.2013 16:42

ROMA - Steroide anabolizzante: fino ad oggi l'ormone maschile che fa crescere i muscoli era legato nella storia dello sport al più clamoroso caso di doping olimpico, quello di Ben Johnson a Seul '88. Ma il ritrovamento di sostanze vietate a casa di Oscar Pistorius rischia di contendere quel triste primato di notorietà all'ex sprinter canadese. «Un aumento dell'aggressività derivato dall'uso di steroidi anabolizzanti? Assolutamente sì», dice senza esitazioni Fabio Pigozzi, presidente mondiale dei medici sportivi e membro della commissione medica della Wada, l'agenzia mondiale antidoping. Perchè il ritrovamento di steroidi nelle stanze dove la settimana scorsa il campione ha ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp non getta solo ombre sportive sui risultati sportivi di 'Blade Runner'. Può anche spiegare gli atteggiamenti aggressivi di cui in queste ore Pistorius è accreditato a sorpresa, anche prima della tragica notte di San Valentino. «Ho letto della presenza di steroidi in casa - spiega all'Ansa Pigozzi - Hanno chiari effetti sull'aggressività. Sono farmaci pericolosi non solo per il fisico, ma anche per la psiche». «Lo steroide è un doping antico, per la nostra conoscenza, ma ancora attualissimo - spiega Pigozzi - Più del cinquanta per cento delle positività è legato a questo tipo di sostanze. Aumentano la forza, sono veri e propri costruttori di massa muscolare». «Il legame tra ormoni maschili ed aggressività è evidente. Ma non è tanto la quantità di forza a causare questo aumento - precisa Pigozzi - si tratta piuttosto dell'effetto sul cervello: lo steroide ha effetti collaterali su fegato, reni e apparato cardiovascolare, ma sono dimostrate scientificamente anche ripercussioni neuro- psichiatriche».