Svizzera

Polizia privata, Pfizer e complotti: il WEF di Davos e le false notizie

Anche quest'anno il World Economic Forum è finito al centro di casi di disinformazione – Ne parliamo in questa puntata di CdT Check
© KEYSTONE / LAURENT GILLIERON
Facta.News
02.06.2022 17:00

Tra il 22 e il 26 maggio 2022 si è svolto a Davos (Svizzera) l’incontro annuale organizzato dal World Economic Forum (Wef), organizzazione internazionale non governativa con sede a Ginevra e nata nel 1971 per discutere su questioni economiche, politiche e sociali di rilievo internazionale. 

In passato sia l’evento, che l’organizzazione e i suoi principali esponenti, sono finiti al centro di casi di disinformazione o associati a complotti. Le cose non sono cambiate con l’edizione di quest'anno: ecco le principali notizie false verificate dalla redazione di Facta News.

La polizia privata (e la smentita ufficiale)

Il giorno successivo all’inizio dell’evento, si è diffusa su Facebook la falsa notizia secondo cui il World Economic Forum avrebbe una polizia privata. A supporto di quanto affermato, è stata condivisa la fotografia della manica dell’uniforme di un agente su cui compare un distintivo e la scritta «World economic forum police».

In realtà, come confermato dalle forze dell’ordine del Cantone dei Grigioni, non si tratta di una polizia privata ma da uno stemma utilizzato dagli agenti quando si svolge l’incontro annuale del Wef.

La casa farmaceutica Pfizer e i complotti

Negli ultimi giorni sono state diverse le notizie infondate che hanno riguardato la casa farmaceutica Pfizer e l’evento di Davos. Protagonista di diversi casi di disinformazione è stato Albert Bourla, il Ceo dell’azienda. 

Non è vero, ad esempio, che Bourla ha dichiarato di voler ridurre «la popolazione mondiale del 50 per cento entro il 2023». La falsa notizia è circolata insieme a un video modificato, dove il discorso di Bourla è stato tagliato per rendere fraintendibile il senso delle sue parole. 

Il Ceo di Pfizer ha in realtà detto che uno degli obiettivi dell’azienda era, «entro il 2023», quello di ridurre «del 50 per cento il numero di persone nel mondo che non possono permettersi le nostre medicine», non ridurre la popolazione di per sé.

Oltre a Bourla, anche l’azienda è stata presa di mira da teorie complottiste. Secondo alcuni, Pfizer avrebbe prodotto una pillola con all’interno un piccolo microchip utilizzato per monitorare i pazienti che la assumono. L’annuncio sarebbe stato dato nell’ultimo meeting di Davos da Alber Bourla. In realtà, le cose non stanno così.

Cominciamo con il precisare che la notizia non è del 2022, ma del 2018, quando durante l’evento organizzato dal Wef Bourla aveva parlato dei progressi tecnologici allora raggiunti dal settore farmaceutico. In quell’occasione aveva fatto riferimento a una «pillola elettronica» prodotta dalla casa farmaceutica giapponese Otsuka e approvata nel 2017 dalla Food and drug administration (Fda) statunitense, l’ente che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici nel Paese. 

La pillola conteneva un chip biologico in grado di tracciare l’effettivo ingerimento da parte del paziente ed era destinata al trattamento di malattie mentali. In questi casi, l’effettivo monitoraggio dell’assunzione dei farmaci è spesso fondamentale per una cura efficace.

L’Oms e il pranzo a base di granchio dell’Atlantico e maiale spagnolo

Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stata vittima della disinformazione circolata attorno al recente evento di Davos. 

Su Twitter è stato pubblicato un contenuto, erroneamente attribuito all’Oms, che descriveva un banchetto a base di granchio dell’Atlantico e maialino spagnolo, seguiti dal «miglior merluzzo al mondo». Il (presunto) pranzo è stato criticato da alcuni utenti di Twitter, che hanno accusato i rappresentanti dell’Oms di fare raffinati banchetti mentre incentivano, per i cittadini, il consumo di cibi di tutt’altro tipo, come gli insetti.

In realtà, il tweet non è stato pubblicato dal profilo ufficiale dell’Oms. Come abbiamo raccontato in passato, rintracciare la fonte di una notizia è un passaggio fondamentale per la sua corretta interpretazione (e verifica). In questo caso, il tweet che descrive il banchetto è stato pubblicato dall’account @worldHellOrg, mentre quello ufficiale dell’Organizzazione mondiale della sanità è @WHO.

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