Postfinance: no all'imposta liberatoria

Scambio automatico di informazioni per clienti tedeschi, britannici e austriaci
Red. Online
18.07.2012 17:43

BERNA - Postfinance non offrirà ai clienti tedeschi, britannici e austriaci l'imposta anonima liberatoria prevista dagli accordi fiscali tra la Svizzera e i tre Paesi in questione. In pratica ci sarà lo scambio automatico di informazioni.

L'istituto finanziario domanderà ai titolari di conto stranieri di dichiarare volontariamente i loro beni al fisco. Chi rifiuterà dovrà piazzare i propri soldi altrove, ha detto all'ats il portavoce Marc Andrey, confermando un'informazione del quotidiano «Berner Zeitung».

I trattati con Germania, Gran Bretagna ed Austria, che dovrebbero entrare in vigore l'anno prossimo, danno al contribuente straniero la possibilità di scegliere fra una dichiarazione degli averi al fisco del proprio paese e un'imposizione liberatoria anonima sui redditi dei capitali. La sorte dei trattati è ancora in forse a causa dei referendum lanciati in Svizzera e, nel caso della Germania, per l'opposizione della sinistra, che ha la maggioranza alla camera delle regioni (Bundesrat).

I clienti tedeschi, britannici ed austriaci dovranno firmare un dichiarazione con cui danno l'assenso a comunicare le loro relazioni bancarie all'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), che a sua volta le trasmetterà al fisco estero.

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