Salute

Precipitano le temperature e torna l’influenza in Ticino

In questi giorni sono molti i ticinesi a letto con mal di testa, tosse secca e una grande stanchezza: in circolazione c’è pure la COVID-19
Prisca Dindo
09.11.2023 17:30

Mal di testa, naso che cola, tosse secca e una grande stanchezza. Molti ticinesi in questi giorni sono costretti a letto a causa di una forma di influenza che non causa febbre. Complici le temperature di questi giorni,  precipitate in breve tempo di una decina di gradi, soprattutto al mattino e alla sera. Inoltre il divario termico tra gli interni e l’esterno è grande: si passa dal tepore di casa che si aggira attorno ai 20 gradi ai 5/7 gradi registrati all’aperto. Una sbalzo di temperature che il corpo fatica a gestire. «Non bisogna sottovalutare questa influenza» spiega la dottoressa Raffaella Verzasconi, la quale conferma una certa impennata di casi. Il medico di Giubiasco consiglia di riposare molto e se i sintomi non dovessero sparire con i classici medicamenti anti-influenzali di rivolgersi subito al medico, soprattutto se si è affetti da patologie importanti.  

Contemporaneamente a questo virus è tornata in circolazione una nostra vecchia conoscenza: la COVID-19. I sintomi della variante 2023 sono simili all’influenza registrata in queste settimane. Mal di testa, naso che cola, tosse e una grande stanchezza. Al giorno d’oggi i test per rintracciare il coronavirus non sono più obbligatori e chi decide di eseguire l’esame deve pagare di tasca propria. «Sono in pochi a chiederlo, ma io consiglio sempre di sottoporsi al classico test rapido che si utilizzava durante la pandemia», aggiunge la dottoressa Verzasconi. È vero che le varianti della COVID-19 in circolazione oggi saranno probabilmente diverse rispetto a quelle della pandemia, perché il virus è mutevole. «Tuttavia è sempre bene verificarne la presenza e in generale riusciamo sempre a riscontrarlo».

Ogni anno l’influenza provoca diverse migliaia di ospedalizzazioni, diverse centinaia di decessi e una perdita importante della qualità di vita e dell’autonomia, particolarmente tra gli anziani. Lo scorso 15 ottobre è partita anche in Ticino la campagna di vaccinazione «altamente raccomandata - come si legge sul sito dell’UFSP, l’Ufficio federale della Sanità pubblica - a chi presenta un elevato rischio di complicazioni, a partire dall’età di sei mesi».

Fanno parte di questa categoria le persone affette da malattie croniche, come quelle cardiache o delle vie respiratorie, le donne in gravidanza, i bambini nati prematuri e tutte le persone a partire dai 65 anni. L’UFSP raccomanda alle persone particolarmente a rischio di farsi vaccinare anche contro la COVID-19 per proteggersi dai decorsi gravi. Le due vaccinazioni possono essere somministrate contemporaneamente.

 

 

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