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Prove di disgelo tra USA e Cina, ma il nodo di Taiwan resta

Prima visita a Pechino per Blinken da quando è a capo della diplomazia americana – Bisogna gestire «incidenti imprevisti con calma, professionalità e razionalità» – Il ministro degli esteri Wang Yi: «Nessun compromesso» sull'isola – Oggi c'è stato l'incontro Blinken-Xi
© KEYSTONE (Leah Millis/Pool Photo via AP)
Red. Online
19.06.2023 09:35

I colloqui del segretario di Stato USA Antony Blinken in Cina sono stati «franchi», «sostanziali» e «costruttivi». È la nota diffusa ieri dal dipartimento di Stato americano. Blinken ha «messo in chiaro che gli Stati Uniti difenderanno sempre gli interessi e i valori del popolo americano e lavoreranno con i suoi alleati e partner per far avanzare la nostra visione di un mondo libero, aperto e che sostenga l'ordine internazionale basato sulle regole». Il ministro degli esteri cinese Qin Gang ha accettato l'invito ad andare a Washington.

Dall'altro lato, la nota emessa dall'emittente televisiva statale China Central Television parla di relazioni tra Cina e Stati Uniti «al punto più basso da quando sono state instaurate le relazioni diplomatiche» tra Washington e Pechino, nel 1979. Con Pechino che chiede agli Stati Uniti di avere una «comprensione obiettiva e razionale» della Cina, di venirle incontro, mantenere le basi politiche delle relazioni e, soprattutto di gestire «incidenti imprevisti con calma, professionalità e razionalità». Il riferimento, neanche troppo velato, è all'incidente diplomatico innescato dal pallone cinese abbattuto dagli USA al largo delle proprie coste in febbraio , che aveva raffreddato i rapporti già complicati tra Cina e Stati Uniti, portandoli a un punto «glaciale» (come li definì Pechino).

«Nessun compromesso» su Taiwan

Cina e Stati Uniti hanno avuto una comunicazione «sincera, approfondita e costruttiva», dunque, nel primo giorno di visita a Pechino del segretario di Stato americano, ma la questione di Taiwan rimane «il rischio maggiore» nelle relazioni tra le due grandi potenze. È quanto emerge dopo quasi otto ore di colloqui alla Diaoyutai State Guesthouse, sul versante occidentale della capitale cinese dove la Cina tiene tradizionalmente gli eventi diplomatici di primo piano. Blinken è il primo segretario di Stato americano a recarsi in Cina in quasi cinque anni. 

Ma il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, durante il colloquio con il segretario di Stato USA, ha precisato: la Cina non farà «alcun compromesso» su Taiwan. Stando ai media statali cinesi, Wang Yi avrebbe detto chiaramente a Blinken che la Cina e gli Stati Uniti devono scegliere tra la «cooperazione e il conflitto»: «È necessario scegliere tra il dialogo e il confronto, tra la cooperazione e il conflitto», sono le esatte parole riportate dall'emittente televisiva di Stato cinese.

Nella nota del Dipartimento di stato USA si legge che Blinken ha posto l'accento sull'importanza di «mantenere aperti i canali di comunicazione su un ampio spettro di questioni per ridurre il rischio di incomprensioni e di errori di valutazione». Il risultato più apprezzabile, riconosciuto sia dalla Cina che dagli Stati Uniti, è quello di volere continuare il dialogo. 

La questione dell'isola, su cui Pechino rivendica la sovranità, «è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina, la questione più importante nelle questioni sino-americane e il rischio più grande» nelle relazioni, ha sottolineato senza mezzi termini il ministro degli Esteri cinese. Nessuno spazio a compromessi, dunque, per la Cina, che richiama gli USA a non sostenere l'«indipendenza» di Taiwan, mentre gli Stati Uniti, senza citare direttamente Taiwan, sottolineano come detto che continueranno a lavorare con alleati e partner per una visione del mondo che sia «libero, aperto e fondato su regole».

L'incontro fra Blinken e Xi

Oggi, intanto, il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato ricevuto a Pechino direttamente dal presidente cinese Xi Jinping, come ha spiegato l'agenzia di stampa ufficiale China News.

Per la prima volta dal 2018 un segretario di Stato americano si è dunque intrattenuto con il leader cinese. Un incontro che, va da sé, potrebbe contribuire a facilitare un vertice tra Xi e il presidente statunitense Joe Biden nel corso dell'anno.

L'incontro tra il presidente cinese e il segretario di Stato americano Antony Blinken si tenuto oggi alle 16.30 ora locale, le 10.30 in Svizzera.

Xi ha detto a Blinken di essere fiducioso che la visita dia un «contributo positivo» al miglioramento dei legami tra Pechino e Washington. «Le interazioni tra Stati dovrebbero sempre essere basate sul rispetto reciproco e sulla sincerità. Spero che il segretario Blinken, attraverso questa visita, possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione delle relazioni tra Cina e Stati Uniti», ha detto il leader cinese.

Il presidente cinese ha aggiunto che Cina e Stati Uniti hanno fatto progressi durante la visita del segretario di Stato a Pechino e ha evocato un «terreno comune» con Washington, come riportano i media statali cinesi. Xi e Blinken si sono incontrati nella Grande sala del Popolo di Pechino.