Stati Uniti

Quei Repubblicani che hanno deciso di schierarsi contro Trump

Il tycoon «è un demagogo pericoloso e autoritario che vuole diventare presidente per fare i propri interessi e non quelli del popolo americano», denuncia l'organizzazione Republican Voters Against Trump
© AP Photo/Julia Nikhinson
Red. Online
22.08.2024 20:00

A volte, il peggior nemico lo abbiamo in casa. O quantomeno tra le nostre fila. È il caso di Donald Trump. Molti Repubblicani, infatti, hanno deciso di schierarsi accanto a Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca. Il volto simbolo di questa corrente è quello dell'ex addetta stampa del tycoon Stephanie Grisham che, intervenendo alla Convention dei Democratici di Chicago, ha accusato il suo capo di un tempo di non avere empatia, morale e di non essere fedele alla realtà. La donna ha inoltre sottolineato come, spente le telecamere, Trump si prenda gioco dei propri sostenitori. Riguardo alla battaglia per la successione di Joe Biden, Grisham ha infine detto: «Amo il mio Paese più del mio partito. Kamala Harris dice la verità. Rispetta il popolo americano e ha il mio voto».

Stephanie Grisham, comunque, non è la sola ad aver voltato le spalle a Trump. Basti pensare che negli Stati Uniti è nata l'organizzazione Republican Voters Against Trump (RVAT). Il tycoon «non ha il carattere richiesto per assolvere alla più alta carica del Paese»: così il direttore strategico dell'organizzazione, John Conway, giustifica, contattato dal Blick, il suo impegno in favore di RVAT. «Trump – continua – è un demagogo pericoloso e autoritario che vuole diventare presidente per fare i propri interessi e non quelli del popolo americano».

Per cercare di combattere il tycoon e impedirgli di diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti, i Republican Voters Against Trump hanno lanciato una campagna da 50 milioni di dollari, indirizzata in particolar modo agli swing states, ovvero quegli Stati in cui l'elezione è in bilico e che possono decidere chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca.

Tra i detrattori di Trump, ci sono anche numerosi Repubblicani di primo piano tra cui George W. Bush, gli ex vicepresidenti Dick Cheney e Mike Pence così come ex alti funzionari che hanno lavorato per il candidato Repubblicano.

A sostenere la campagna anti-Trump c'è altresì Adam Kinzinger, uno dei due Repubblicani che faceva parte della commissione d'inchiesta della Camera dei rappresentanti che si è occupata dell'assalto al Campidoglio.

Il sito rvat.org riunisce più di 300 dichiarazioni di Repubblicani anti-Trump. «La maggior parte di questi elettori sosterrà Kamala Harris, come del resto faro io», spiega Conway. «Altri, invece, voteranno per un candidato che corrisponde a propri valori conservatori». Tutti, comunque, sono convinti di una cosa: Donald Trump è un pericolo per gli Stati Uniti.

Il direttore strategico dell'organizzazione Republican Voters Against Trump intende continuare a battersi per il rispetto dei principii del proprio partito ed è convinto che gli Stati Uniti abbiano bisogno di due partiti sani per poter funzionare bene. «Tuttavia se uno dei nostri partiti diventa una setta autoritaria permanente, non potremo mai preservare il nostro ordine democratico».

Conway conclude con un dato: «Sarebbe sufficiente che soltanto un decimo del partito votasse contro Donald Trump per impedirgli di tornare alla Casa Bianca». 

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