Il caso

Quella «pioggia di sangue» caduta sull'Iran

Nelle scorse ore, dopo mesi di siccità, sull'isola di Hormuz si sono registrate forti precipitazioni che hanno assunto un colore rosso intenso, complice il terreno ricco di ferro
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Red. Online
18.12.2025 21:00

«Una pioggia di sangue». Non potevano che essere definite in questo modo le precipitazioni che, nelle scorse ore, hanno colpito un'isola iraniana del Golfo del Persico. Uno spettacolo più unico che raro che, va da sé, non è passato inosservato. Le acque costiere di Hormuz si sono tinte di rosso vivo durante la notte, dopo che la regione è stata colpita da forti piogge. Come si vede in alcuni filmati diffusi online, l'acqua piovana ha trascinato il terreno rosso ricco di ferro – caratteristico delle scogliere dell'isola – fino al mare. 

Sulla zona, nelle ultime ore, si sono abbattuti fino a 100 millimetri di pioggia: un dato cinque volte più alto della media dell'Iran, colpito, recentemente, da quella che è stata definita la peggiore siccità del Paese in mezzo secolo. Basti pensare che, a metà novembre, Teheran era rimasta senz'acqua. Una crisi senza precedenti, per la quale le autorità si erano viste quasi costrette a ricorrere all'evacuazione della capitale. 

Nel frattempo, però, la pioggia è tornata. E lo ha fatto anche dando, particolarmente, nell'occhio. Il fenomeno naturale delle precipitazioni rosso sangue ha infatti stupito diverse persone, complici i video diffusi sui social media. Alcuni hanno paragonato quanto successo alle «profezie bibliche», parlando, addirittura, di un «segno della fine dei tempi». 

La spiegazione, però, è molto più semplice. E ha basi scientifiche. Gli esperti infatti, sostengono che la causa delle piogge rosse sia da ricercare nell'elevata concentrazione di ossido di ferro presente sull'isola che, quando si unisce all'acqua piovana, produce precipitazioni di un colore molto intenso. Non a caso, l'isola di Hormuz, situata nell'omonimo stretto, è da tempo nota per il suo territorio colorato, tanto ad avere ricevuto il soprannome di «isola arcobaleno». 

Le piogge cadute nelle scorse ore, oltre ad aver incuriosito centinaia di persone, hanno anche causato gravi inondazioni, che hanno portato alla chiusura di alcune strade sull'isola. Parallelamente, in altre città iraniane, le persone sono scese in piazza a festeggiare la pioggia caduta dopo mesi di razionamento dell'acqua da parte del governo. Come ricorda il Telegraph, secondo le stime ufficiali, quest'anno le precipitazioni in tutto il Paese sono diminuite di circa l'89% rispetto alla media del lungo periodo. 

La situazione, per quanto drammatica, non è però nuova. Dall'inizio del millennio, numerosi scienziati iraniani hanno lanciato l'allarme sulle siccità indotte dai cambiamenti climatici e sull'impatto che hanno sulle riserve idriche iraniane. Lo stato dei bacini che alimentano la popolazione di Teheran sono, da tempo, in uno stato «preoccupante», con livelli dell'acqua dei pozzi che scendono ben al di sotto del 10%.