Riviera cerca il sindaco, Biasca verso lo status quo

Il traguardo del prossimo 14 aprile si avvicina e i Comuni di Biasca e Riviera potrebbero arrivarci seguendo destini elettorali diversi, soprattutto in casa liberale radicale. Questo almeno è quanto appare a un primo sguardo tra le liste elettorali. Se da una parte nel Borgo si può ipotizzare - con tutte le dovute cautele - una riconferma dell’Esecutivo a maggioranza relativa PLR, a Riviera lo scenario appare invece più incerto. La poltrona di sindaco, attualmente occupata da Alberto Pellanda che ha deciso di non ricandidarsi, fa gola soprattutto a Il Centro.

Partiamo proprio da Riviera, Comune nato dall’aggregazione del 2017. Dove - come detto - con la partenza del timoniere PLR Alberto Pellanda (in carica dal 2019, mentre in precedenza aveva occupato per quasi due decenni la poltrona più ambita ad Osogna, oggi quartiere) si aprono così le danze sui papabili che potrebbero assumere la guida del paese. Si può ipotizzare una sfida a due tra il PLR e Il Centro. Anche perché alle ultime elezioni, quelle di tre anni fa, l’allora PPD era stato il primo partito con il 26% delle schede. Ma il più votato era stato, appunto, Pellanda, il quale aveva superato Ulda Decristophoris (Il Centro) poi diventata vicesindaca; anche la quasi 47.enne ha però deciso di non ripresentarsi quest’anno. Il riferimento al Centro è tutt’altro che campato in aria in quanto, ricordiamo, il primo sindaco di Riviera era stato l’attuale consigliere di Stato Raffaele De Rosa. È pertanto immaginabile che gli ex popolari democratici vogliano riprendersi il «comando» dell’ente locale. Impresa non impossibile, ma nemmeno evidente, in quanto il partito sarà «orfano» anche del municipale Fulvio Chinotti; l’unico uscente a sollecitare un nuovo mandato è Cristiano Triulzi.

Ecco di seguito i nomi che compongono tutte le liste proposte per il Municipio di Riviera. I Liberali radicali schierano, oltre al municipale Ivan Falconi, Adriano Alari, Antonio Bolla, Teodoro «Teo» Matozzo, Reto Giannini, Enea Rossetti e Leonardo «Leo» Vananti. Il Centro, come detto, accanto a Cristiano Triulzi, propone Milomir «Milo» Dokic, Remzi Durmishi, Gregorio Genini, Diego Martini, Bernardo «Dino» Mele (già sindaco di Iragna, ma in quota PS) e Concetta Melena. Per il Partito socialista e Indipendenti scenderà in campo l’uscente Igor Cima insieme a Fexhëri «Felix» Durmishi, Francesco Scanzio e Tiziana Vanoni. L’alleanza Lega-UDC corre con l’attuale municipale e granconsigliere Sem Genini accompagnato da Aramis Bognuda, Joël Bognuda, Francesco Genini, Orazio Genini, Alan Pedroia e il diciottenne Naël Martini (classe 2006).

Ma torniamo a Biasca. Nel Borgo, come spiegato, tutti e sette gli uscenti hanno infatti deciso di ricandidarsi; verosimilmente si va verso un Esecutivo «fotocopia». La compagine in carica è la seguente: il sindaco è Loris Galbusera (PLR, al timone dal 2016, e in Municipio dal 2008), affiancato dal vicesindaco Roberto Cefis (Il Centro) e dai colleghi Joël Rossetti (PLR), Alice Lanzetti (PLR), Dante Caprara (Il Centro), Filippo Rodoni (Insieme a Sinistra) e Norma Ferrari Conconi (Lega dei ticinesi). Vediamo gli altri pretendenti ad un seggio, lista per lista. Il PLR (che nel 2021 aveva ottenuto il 26,1% delle schede) dalla sua schiera oltre ai già citati Loris Galbusera, Alice Lanzetti e Joël Rossetti, anche Sabrina Daldini, Andrea Paolucci, Sebastiano Tatti e Marina Cardoso. Per Il Centro si candidano il vicesindaco Roberto Cefis, l’uscente Dante Caprara, Loris Baggi, Dijament Beqiri, Diego De Bortoli, Lorenc Nrecaj e Ciriaco Rauseo. La lista Insieme a Sinistra propone, oltre al municipale Filippo Rodoni, Giulia Broggi Vescovi, Mélanie Gai, l’ex municipale Nadir Rodoni e Sara Widmer. Il gruppo Lega-UDC candida per contro la municipale uscente Norma Ferrari Conconi affiancata da Mauro Veziano, Sara Panighetti, Mario Dotti, Teresa Pagliarulo, Luca Buzzi e da un altro giovanissimo Vladimir Jovic (classe 2001).