Il caso

Si riapre il concorso per i procuratori

Lo ha deciso la commissione giustizia e diritti del Gran Consiglio dopo i pareri negativi su 5 procuratori uscenti - Luca Pagani: «Opportuno farlo visto il mutamento delle circostanze rispetto a giugno»
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
Nico Nonella
21.09.2020 12:58

Dopo il preavviso negativo del Consiglio della Magistratura alla rielezione di 5 procuratori pubblici uscenti, la Commissione giustizia e diritti del Gran Consiglio ha deciso di riaprire per 15 giorni il relativo concorso. Come confermatoci dal presidente Luca Pagani (PPD), la pubblicazione sul Foglio ufficiale avverrà domani o al più tardi venerdì. «Abbiamo ritenuto opportuno riaprire il concorso in considerazione delle mutate circostanze rispetto a qualche mese fa. Questo senza entrare nel merito del preavviso negativo», ci spiega il presidente della Commissione. Ricordiamo che dopo la chiusura del concorso, lo scorso giugno, un pp uscente aveva ritirato la propria candidatura, liberando de facto un posto aggiuntivo. La decisione, dunque, è stata presa a titolo cautelativo in considerazione di tutti questi elementi.

Durante la seduta di questa mattina, convocata in riunione straordinaria, sono stati ascoltati il procuratore generale Andrea Pagani, il presidente del Consiglio della magistratura Werner Walser una delegazione di esperti - tra cui gli ex giudici Ivo Eusebio e Agnese Balestra-Bianchi - incaricata di valutare le candidature esterne. Con il pg e il presidente del consiglio della magistratura i commissari hanno discusso degli accertamenti che sono stati svolti durante l’anno e del metodo che è stato scelto per formulare il preavviso negativo.

L’obiettivo, ci conferma Luca Pagani, resta quello di rispettare la tempistica inizialmente prevista per il rinnovo delle cariche. Come detto, il concorso verrà riaperto per due settimane (non si tratta di un annullamento di quello precedente bensì di una sorta di ‘aggiunta’) e la commissione di esperti dovrà valutare anche i nuovi candidati. La rosa definitiva verrà presentata dalla Commissione giustizia e diritti entro la fine dell’anno.

In questo articolo: