Simonetta Sommaruga, 12 anni in Consiglio federale

Simonetta Sommaruga lascerà il Consiglio federale alla fine del 2022, dopo 12 anni, per motivi personali. Lo ha annunciato lei stessa in una conferenza stampa da Berna, ricordando il momento difficile che sta vivendo in seguito all'ospedalizzazione del marito, lo scrittore Lukas Hartmann. «La decisione di lasciare l'esecutivo è improvvisa e viene prima di quanto inizialmente previsto. Mio marito ha avuto in ictus. Ora si trova in buone mani, ma è stato uno shock e non mi è più possibile fare quello che facevo prima - ha detto la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) -. La funzione di consigliera federale richiede il massimo impegno. Ho svolto il mio lavoro con grande perseveranza, con gioia e passione. Sono contenta di essere consigliera federale e lo rimango fino alla fine».
In governo dal novembre 2010, Sommaruga, 62 anni, ha diretto per otto anni il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) per poi passare al DATEC. La socialista bernese in precedenza ha trascorso sette anni sui banchi del Consiglio degli Stati, preceduti da quattro anni al Nazionale.
La biografia
Nata il 14 maggio 1960, Simonetta Sommaruga è cresciuta a Sins insieme a due fratelli e una sorella. Il padre era caporeparto in una fabbrica , la madre era dedita alla casa e a un grande orto. La sua famiglia è originaria di Lugano. Conseguita la maturità, ha studiato pianoforte al conservatorio di Lucerna. Sono seguiti soggiorni in California e a Roma. Sommaruga ha poi continuato la sua attività concertistica e pedagogica al conservatorio di Friburgo.
Dal 1993 ha diretto la Fondazione per la protezione dei consumatori, di cui ha assunto la presidenza tra il 2000 e il 2010. Dal 1997 al 2005 è stata responsabile, in veste di consigliera comunale, dei Pompieri e della Protezione civile di Köniz. Dal 1999 al 2003 ha rivestito la carica di Consigliera nazionale.
Dal 2003 al 2010 ha rappresentato il Canton Berna in seno al Consiglio degli Stati. Ha seduto nella Commissione dell’economia e dei tributi (CET), assumendone la presidenza per il periodo 2007-2009, e nella Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSS). È stata vicepresidente della Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia (CAPTE), della Delegazione presso il Comitato parlamentare dell’AELS e incaricata delle relazioni con il Parlamento europeo.
Il 22 settembre 2010 è stata eletta in Consiglio federale. Dal 2010 sino a fine 2018 ha diretto il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). In quel periodo ha modernizzato il diritto di famiglia svizzero con profonde riforme in più tappe.
Nel settore dell'asilo ha snellito i processi e si è impegnata a favore di una maggiore integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro. Nella politica dell'uguaglianza di genere, ha introdotto le verifiche sulla parità di retribuzione e delle quote rosa, portandole poi in Parlamento. Nel suo periodo a capo del DFGP si è occupata anche il risarcimento delle vittime del lavoro forzato e dell'introduzione di un piano d'azione contro il traffico di esseri umani.
Il 1. gennaio 2019 Simonetta Sommaruga ha ripreso la direzione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). Al fine di rafforzare l’approvvigionamento energetico indigeno, già nell’autunno 2019 ha presentato al Consiglio federale le basi fondamentali per la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Ha inoltre fatto in modo che in occasione della Tavola rotonda sull’energia idroelettrica, le organizzazioni ambientaliste, il settore energetico e i Cantoni trovassero un accordo su 15 progetti concreti. La consigliera federale Sommaruga ha altresì presentato un progetto di legge volto ad accelerare le procedure. «Questi provvedimenti sono stati completati da misure efficaci a corto termine, grazie alle quali la Svizzera affronterà preparata i prossimi mesi invernali», si legge sul sito del Consiglio federale.
Nel settore dei trasporti, la consigliera federale Sommaruga ha promosso la politica del trasferimento; nel 2019, ad esempio, con disposizioni volte a trasportare più merci su rotaia. Per il futuro ampliamento della rete ferroviaria svizzera, ha presentato la Prospettiva FERROVIA 2050.
Nel 2015 e nel 2020 Simonetta Sommaruga ha ricoperto la carica di presidente della Confederazione.
L'elezione nel 2010
Era il 22 settembre 2010. Simonetta Sommaruga è stata la prima Consigliera federale eletta del giorno. La rappresentante del PS ha superato la concorrenza dell'esponente UDC, Jean-François Rime. Al quarto scrutinio, la socialista bernese è stata eletta con 159 voti (maggioranza assoluta: 121), al posto del dimissionario Moritz Leuenberger. Rime aveva ottenuto invece 81 preferenze. Nel 2010 vi è stata per la prima volta una maggioranza di donne in Governo.
Il Partito socialista si era così espresso: «Con l'elezione di Simonetta Sommaruga, la concordanza è garantita, così come la volontà delle elettrici e degli elettori. Sommaruga è una politica esperta e competente, capace di lavorare in gruppo. Il PS si rallegra in modo particolare per la storica maggioranza femminile nell'esecutivo».
Nel suo primo discorso, la neo consigliera federale ha dichiarato: «Dobbiamo garantire a tutti, soprattutto ai più deboli, una vita degna e lavorare assieme per rispondere alle attese dei cittadini». Dopo avere ringraziato nelle quattro lingue nazionali l'assemblea federale per l'elezione, aveva invitato le forze politiche a cooperare al fine di rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. E aveva quindi ribadito l'importanza del rispetto di tutte le minoranze - «anche degli avversari politici» - per mantenere la coesione interna del Paese. «È importante puntare sul dialogo per la ricerca di soluzioni condivise. Solo assieme possiamo rispondere alle attese della popolazione».
«Grazie Simonetta», candidati il 26 novembre
La prima reazione del Partito socialista alle dimissioni della consigliera federale è un ringraziamento. Per il suo «incrollabile impegno a favore del Consiglio federale». La sua decisione «è un esempio esemplare della dedizione e della diligenza che ha dimostrato nel suo ruolo. Durante i 12 anni di permanenza in Consiglio federale, Simonetta Sommaruga ha, tra l'altro, posto delle pietre miliari decisive per la svolta energetica svizzera e ha svolto un ruolo importante nella lotta contro la crisi climatica». Il gruppo socialista fa sapere che sceglierà i propri candidati il 26 novembre.
L'Alleanza del Centro ha pure reagito su Twitter: «Ringraziamo la Consigliera federale Simonetta Sommaruga per la sua pluriennale attività e il suo impegno per la Svizzera. Auguriamo a lei e al marito tutto il meglio per il futuro. Il partitosi aspetta che tutti i potenziali successori rispettino le regole della collegialità e partecipino al buon funzionamento del Consiglio federale».
I Verdi hanno fatto sapere che non «attaccheranno» il seggio lasciato vacante dalla socialista e non presenteranno alcuna candidatura per la sua sostituzione. «È imperativo entrare in Consiglio federale, ma non a scapito di un seggio del PS». Durante le elezioni generali del Consiglio federale, nel 2023, cercheranno comunque di ottenere un seggio. «Il PLR resta il partito più sovrarappresentato in Governo. Insieme all'UDC, forma una maggioranza di destra». Il presidente dei Verdi, Balthasar Glättli, ha ringraziato la consigliera federale Simonetta Sommaruga per il suo «lungo e coraggioso impegno come consigliera federale». «Per lei la politica non è un gioco, ma un impegno serio e persistente per trovare soluzioni praticabili», ha scritto Glättli via Twitter, che ha quindi augurato il meglio e una buona guarigione al marito, Lukas Hartmann.