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Il pensiero del presidente americano in un lungo editoriale sul NYT: «Non attaccheremo direttamente Putin», ma arrivano nuovi missili – Zelensky: «Perdiamo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:12
23:12
Esplosioni segnalate vicino a Leopoli
Esplosioni sono state segnalate nell'area della città di Stryiskyi, nell'oblast di Leopoli, nell'Ucraina occidentale, a poche decine di chilometri dal confine con la Polonia. Lo rende noto il governatore della regione, Maksym Kozytskyi, citato dal Kyiv Independent, senza fornire al momento ulteriori informazioni. La zona, finora relativamente risparmiata dai bombardamenti russi, ospita molti degli sfollati interni in fuga dall'est del Paese.
20:38
20:38
Il Cremlino non esclude un incontro Putin-Zelensky
Non c'è traccia di negoziati di pace per fermare la guerra in Ucraina. Il Cremlino ha ribadito ancora una volta di «non escludere a priori» un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, ma - ha precisato il portavoce Dmitry Peskov - «solo per finalizzare un certo documento», che nelle intenzioni russe dovrebbe sancire l'annessione di Crimea e Donbass.
Documento che però al momento non c'è, vista l'impasse dei colloqui tra le parti e la posizione irremovibile dell'Ucraina che - a fatica ma con il sostegno militare dell'Occidente - si difende dalle feroce invasione e non intende cedere un centimetro di terra. Lo ha ripetuto lo stesso Zelensky, che dal primo giorno di guerra si è detto disposto a incontrare personalmente Putin. Ma «non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché i nostri territori sono i nostri territori: è la nostra indipendenza, la nostra sovranità», ha sottolineato ancora il presidente ucraino pur riconoscendo che «ci sono alcune difficoltà con alcuni territori» che dovrebbero essere discusse «e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra».
Sparito dai radar anche il piano italiano in quattro punti, la diplomazia internazionale tenta allora un passo alla volta, concentrandosi al momento sulla questione delle esportazioni di grano per scongiurare la minaccia sempre più concreta di una crisi globale alimentare. Con un'iniziativa che, partita dalle telefonate di Mario Draghi a Putin e Zelensky, vede in campo ora soprattutto la Turchia di Recep Tayyip Erdogan, che nei giorni scorsi ha tentato una telefonata a tre con Kiev e Mosca e proposto Istanbul come sede per un incontro tra Russia, Ucraina e Onu, senza tuttavia ricevere risposte ufficiali.
Al momento Mosca e Ankara hanno concordato che la Turchia contribuirà a organizzare lo sminamento dei porti ucraini, precondizione richiesta da Putin per impegnarsi a sua volta a non attaccare le navi che dovranno trasportare il grano ucraino sul Mar Nero, ha annunciato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che l'8 giugno andrà di persona a discuterne con il collega turco Mehmet Cavusoglu. Sul grano «non c'è un accordo preciso», ha spiegato infatti Peskov. «La parte turca e tutti i capi di Stato e di governo con cui si sono svolti i colloqui di recente e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres hanno ricevuto da Putin spiegazioni dettagliate sul fatto che la Russia non ostacola il passaggio delle navi cariche di grano», ha detto rimpallando di nuovo la responsabilità alle mine piazzate dall'Ucraina di fronte alle sue coste.
Anche l'Italia - che intanto avrà la guida della missione Nato in Bulgaria, come annunciato dal ministro Guerini - è pronta a fare la sua parte nelle «eventuali operazioni di sminamento e intende favorire un ruolo centrale dell'Onu ed eventualmente di altri partner, come la Turchia», ha affermato il titolare degli Esteri Luigi Di Maio in aula per il Question time, ammettendo che per quanto riguarda la pace «non esistono soluzioni pronte per l'uso». «Siamo consapevoli che la diplomazia procede con pazienza, per passi successivi. Lavoriamo per delineare un percorso, senza pretendere di entrare già da ora nel merito delle questioni da risolvere, ma identificando gli ambiti che andrebbero affrontati in sede negoziale per favorire una soluzione sostenibile».
Intanto il Consiglio di sicurezza dell'Onu terrà una riunione sull'Ucraina il 6 giugno. L'agenda dei lavori non è stata ancora definita nel dettaglio, ma è possibile che la Francia proponga una sua risoluzione - come annunciato ieri dal presidente Emmanuel Macron - per sbloccare i carichi di cereali fermi nei porti ucraini a marcire.
20:04
20:04
Slitta l'approvazione del sesto pacchetto di sanzioni europee
La riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell'UE, convocata per approvare il sesto pacchetto di sanzioni, è terminata e ora - a quanto si apprende - si attende una nuova convocazione. L'Ungheria ha chiesto di escludere il patriarca russo Kirill dalla lista delle sanzioni UE e dunque si sarebbe aperta una nuova «trattativa» con Budapest.
I tempi di convocazione della nuova riunione - spiega una fonte diplomatica - sono al momento difficili da prevedere e toccherà alla presidenza francese dettare i tempi della nuova chiamata, non appena lo riterrà opportuno.
20:01
20:01
Il cane anti-mine Patron sbarca su TikTok
Il cane anti-mine ucraino Patron ha ora un profilo ufficiale su TikTok. Lo riporta Ukrainska Pravda. Il Jack Russell è diventato uno dei simboli delle forze armate del Paese.
A maggio è stato premiato dal presidente Zelensky per aver aiutato la protezione civile a individuare oltre 200 ordigni inesplosi a Chernyiv.
Le immagini di Patron con indosso un giubbotto antiproiettile mentre è al lavoro con la squadra degli artificieri sono diventate virali. Il suo profilo su TikTok ha oltre 500 mila follower: i contenuti pubblicati mostrano il Jack Russell che gioca con il padrone, ma anche mentre continua nel suo lavoro di assistenza della protezione civile.
18:56
18:56
I missili USA promessi all'Ucraina sono gli Himars
I nuovi missili più avanzati che Joe Biden ha promesso a Kiev si chiamano Himars e hanno una gittata di circa 80 km, il doppio degli Howitzers che gli USA hanno fornito finora.
In passato sono stati usati anche in Afghanistan e in Siria contro l'Isis. Si tratta di sistemi di lancio multipli di razzi (Mlrs), unità mobili che possono lanciare simultaneamente più missili di precisione a guida Gps. Sia l'Ucraina che la Russia ne fanno già uso ma gli Himars hanno un raggio d'azione e una precisione superiori.
Per la precisione, Washington fornirà gli M142 Himars, una versione più aggiornata, leggera e agile degli M270 Mlrs montati su camion e sviluppati negli anni '70 per gli USA e ora in dotazione anche ad alleati europei, come Polonia e Romania.
I sistemi Himars trasportano una capsula pre-caricata con sei missili (contro i due della versione precedente) o una più grande caricata con sistemi di missili tattici (Atacms) dalla gittata di 300 km, che tuttavia il Pentagono non darà a Kiev: gli Atacms hanno infatti la capacità di colpire centri urbani e basi militari in Russia, compresi gli aeroporti da dove partono i raid contro l'Ucraina. Basta una piccola squadra (addestrabile in alcuni giorni) e in pochi minuti gli Himars possono essere ricaricati, senza l'aiuto di altri veicoli.
Il vantaggio di questi sistemi è che consentiranno agli ucraini di colpire oltre le linee russe mantenendo una distanza di sicurezza dall'artiglieria nemica. In questo modo potranno minacciare anche i depositi delle forniture russe, aumentando i problemi logistici dell'armata di Putin.
Secondo alcuni analisti potrebbero essere 'game-changer', un punto di svolta nella guerra che vede l'esercito di Kiev sempre più in difficoltà nel Donbass. Ma per altri gli Himars serviranno solo a pareggiare le forze in campo, riducendo gli svantaggi verso le truppe di Mosca.
18:03
18:03
«L'embargo sul petrolio colpirà non solo noi ma il mondo intero»
Le sanzioni dell'UE sulle forniture petrolifere russe colpiranno la Russia ma anche l'intero mercato energetico globale. Lo ha detto, secondo quanto riporta l'Interfax, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
«Queste sanzioni avranno un effetto negativo sull'intero continente, sia per gli europei sia per noi, ma anche sull'intero mercato energetico globale», ha detto ribadendo che Mosca sta ricollocando le forniture «verso destinazioni alternative per ridurre al minimo le implicazioni negative».
17:18
17:18
«L'Ucraina ha assicurato che non utilizzerà armi USA»
L'Ucraina ha «assicurato» che non utilizzerà i nuovi missili forniti dagli USA per colpire obiettivi in Russia: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, confermando quanto riferito dai media.
16:23
16:23
Lavrov: «L'invio di armi dagli USA rischia l'allargamento del conflitto»
La fornitura USA dei lanciarazzi multipli MLRS a Kiev rischierebbe di provocare un allargamento del conflitto con il coinvolgimento di Paesi terzi. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass. «Le richieste di armi straniere da parte dell'Ucraina sono provocazioni che mirano a coinvolgere l'Occidente nel conflitto», ha aggiunto il capo della diplomazia di Mosca.
15:09
15:09
«Non abbandoneremo gli orfani del Donbass»
La Russia farà di tutto per sostenere i bambini orfani del Donbass. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, in occasione della Giornata dei bambini in Russia. Nel suo discorso, il leader del Cremlino ha anche affermato di sostenere l'idea di reintrodurre il titolo onorario di «Madre eroica», previsto in epoca sovietica per le madri che partorivano o crescevano numerosi figli.
14:50
14:50
«I russi sono entrati nel centro di Severodonetsk»
(Aggiornata alle 17.06) «Gli scontri continuano. Il nemico ha raggiunto il centro di Severodonetsk e sta cercando di prendere piede lì». Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Unian.
«Ora il nemico ha concentrato lì le sue massime riserve per raggiungere il confine della regione di Lugansk. Il loro principale obiettivo tattico ora è prendere il pieno controllo della città di Severodonetsk. Vogliono anche circondare Lysychansk», ha aggiunto il portavoce di Kiev.
Secondo il sindaco Oleksandr Stryuk, solo il 20% del territorio urbano di Severodonetsk è ancora in mani ucraine e «viene difeso fieramente», mentre il 60% è controllato dalla Russia e la parte restante della città è al momento «terra di nessuno».
«Le nostre truppe stanno mantenendo le linee di difesa. Speriamo che nonostante tutto riusciremo a liberare la città e a evitare che venga completamente occupata», ha aggiunto.
14:12
14:12
«Non crediamo che Zelensky non ci attaccherebbe con le armi USA»
Mosca non crede alle affermazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui Kiev non attaccherà il territorio russo nel caso in cui ottenga sistemi missilistici a lancio multiplo a lungo raggio di fabbricazione statunitense. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
«No», ha detto il portavoce, rispondendo alla domanda se il Cremlino si fida delle parole di Zelensky. «Per potersi fidare, deve esserci un'esperienza precedente in cui tali promesse sono state mantenute. Purtroppo, tale esperienza è del tutto inesistente», ha affermato Peskov.
13:51
13:51
«Gli USA gettano benzina sul fuoco»
«Riteniamo che gli Stati Uniti stiano deliberatamente e in modo mirato gettando altra benzina sul fuoco»: lo ha detto il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitri Peskov, commentando l'annuncio da parte del presidente americano Joe Biden sul fatto che gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina sistemi missilistici «più avanzati» per colpire «obiettivi strategici». Lo riporta l'agenzia Interfax. «Tali consegne non contribuiscono a risvegliare il desiderio della leadership ucraina di riprendere i colloqui di pace», ha detto Peskov.
13:30
13:30
Putin: «La Russia aumenterà la sua forza, indipendenza e sovranità»
«La Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità»: lo afferma il presidente russo, Vladimir Putin, in un video discorso in occasione della Giornata internazionale per la protezione dei bambini, seocndo quanto riporta la Tass.
Putin si è congratulato con agli studenti, i loro genitori e gli insegnanti: «state vivendo e crescendo in un momento molto dinamico, in cui il mondo sta cambiando e sta cambiando rapidamente - ha detto Putin nel video presentato ad un evento al Teatro Bolshoi -. Sono fiducioso che in questo mondo complicato, la Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità».
13:27
13:27
«La NATO è un'organizzazione per la sicurezza, non di sostegno a gruppi terroristici»
«La NATO è un'organizzazione per la sicurezza, non un'istituzione per il sostegno a gruppi terroristici». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando al gruppo parlamentare del suo partito Akp, come riporta l'agenzia Anadolu.
Durante il discorso, il leader turco è tornato a opporsi alla candidatura presentata da Svezia e Finlandia per entrare nell'Alleanza atlantica a causa del presunto sostegno dei Paesi scandinavi a gruppi curdi armati che Ankara ritiene terroristi.
Erdogan ha aggiunto che la Turchia non ha ancora ricevuto «proposte concrete» per valutare il problema relativo alla candidatura di Helsinki e Stoccolma.
13:22
13:22
«A Mariupol è impossibile ricevere cure mediche negli ospedali»
«A Mariupol, occupata dall'esercito russo, è quasi impossibile ricevere cure mediche, poiché gli ospedali rimasti possono accogliere solo 50 pazienti al giorno, mentre 150.000 persone sono ancora in città. Nei quartieri sono aperte solo quattro farmacie». Lo riferisce il consigliere del sindaco legittimamente eletto Petro Andriushchenko, riportato dal Kiyv Independent.
Sempre secondo il sindaco, citato da Espreso TV, i proprietari di appartamenti in edifici che dovrebbero essere demoliti, indipendentemente dalle condizioni delle abitazioni, vengono letteralmente sfrattati.
«Gli occupanti russi si preparano a demolire la maggior parte degli edifici danneggiati dai bombardamenti. Avvertono che il trasferimento sarà effettuato con l'inizio dei lavori», ha detto Andryushchenko. «Gli anziani saranno alloggiati in un dormitorio in Budivelnykiv Avenue. I loro appartamenti ospiteranno le persone coinvolte nei lavori del porto, dello stabilimento di Ilyich e nello smantellamento dei detriti. I cittadini hanno due settimane per cercare un alloggio se non accettano di trasferirsi».
13:19
13:19
Il CICR smentisce il video diffuso dai media russi
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha indicato in una nota che il video girato dai russi nel loro ufficio di Mariupol e distribuito da alcuni media è pieno di false accuse e ipotesi infondate sul lavoro dell'organizzazione. Lo riferisce Ukrinform.
I media russi hanno riferito che le forze dell'ordine avrebbero esaminato le riprese di una perquisizione nell'ufficio del CICR a Mariupol, dove sarebbero state trovate centinaia di cartelle cliniche contenenti dati su «bambini con organi sani»: «è una falsa accusa», ha detto l'organizzazione.
Due giorni fa il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriushchenko ha riferito che forze dell'ordine russe avevano diffuso notizie secondo cui l'ufficio locale della Croce Rossa avrebbe fatto circolare tutorial per bambini su come maneggiare le armi e rapporti sull'acquisto di incubatrici presumibilmente per laboratori progettati per coltivare microrganismi biologici.
Il CICR nella sua nota di oggi smentisce e precisa di pubblicare e distribuire manuali per spiegare la minaccia che le mine rappresentano per i civili che vivono in aree contaminate, dando indicazioni su come identificare e smaltire correttamente gli ordigni inesplosi: «questi manuali sono pubblici e disponibili online in più lingue».
«Un altro manuale che appare nel video diffuso dai media russi è comunemente usato dalle squadre che lavorano alla neutralizzazione di oggetti pericolosi per evitare incidenti», ha dichiarato l'organizzazione.
Per quanto riguarda le incubatrici, «negli ultimi anni le abbiamo distribuite come parte dei nostri programmi agro-economici per aiutare le famiglie ad allevare pollame, in piena trasparenza con le autorità. Qualsiasi suggerimento che queste incubatrici vengano utilizzate per qualcos'altro è assurdo», ha affermato il CICR.
12:40
12:40
Roscosmos continuerà a partecipare all'Iss
La Roscosmos, l'agenzia spaziale russa, continuerà a partecipare al progetto della Stazione spaziale internazionale (Iss) fino a quando non sarà lanciata la nuova Stazione spaziale russa. Lo rende noto il servizio stampa dell'Agenzia, secondo quanto riporta Interfax.
12:38
12:38
«Nell'ospedale di Kherson pazienti con segni di tortura»
Un medico dell'ospedale della città dell'Ucraina meridionale di Kherson, attualmente sotto occupazione russa, ha dichiarato di aver visto pazienti con ustioni da ferri e sigarette, segni di scosse elettriche, segni di strangolamento, fratture e gravi contusioni. La testimonianza è stata raccolta direttamente dalla Bbc.
«Sono stati torturati se non volevano passare dalla parte russa, per aver partecipato a raduni, alla difesa del territorio, per il fatto che uno dei membri della famiglia aveva combattuto contro i separatisti», ha raccontato il medico.
Un altro uomo, le cui opinioni contro l'invasione russa erano pubblicamente note, ha detto di essere stato picchiato duramente fino a perdere i sensi; un giornalista ucraino ha riferito che gli sono state rotte le costole.
«A Kherson ora le persone scompaiono in continuazione», ha detto un residente che ha lasciato la città, «c'è una guerra in corso, solo che questa parte è senza bombe».
Le autorità russe non hanno risposto a una richiesta di commento, ma Human Rights Watch e la missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina hanno dichiarato che stanno indagando su testimonianze simili: «si tratta di potenziali crimini di guerra», ha affermato Belkis Wille di Human Rights Watch.
12:26
12:26
Mosca disporrà di una nuova nave con armi ipersoniche
La fregata Ammiraglio Golovko equipaggiata con armi ipersoniche entrerà in servizio nella Flotta settentrionale russa entro la fine di quest'anno: lo ha detto oggi il comandante ammiraglio della Flotta, Alexander Moiseev, secondo quanto riporta la Tass.
«Secondo i piani del programma statale di armamento, ci aspettiamo di ricevere la terza fregata di questo Progetto (22350), la Ammiraglio Golovko, entro la fine di quest'anno», ha detto il comandante aggiungendo che la nuova fregata sarà la prima a trasportare su base regolare armi ipersoniche basate in mare.
Moiseev ha anche indicato che «continuano gli sforzi per riarmare la Flotta settentrionale con nuovi tipi di armi. Quest'anno arriveranno 530 sistemi d'arma avanzati e la loro quota salirà al 63,5% entro la fine dell'anno».
12:17
12:17
«Sono 30.700 i soldati russi uccisi dall'inizio della guerra»
Sono circa 30.700 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che dopo 98 giorni di conflitto si registrano anche 208 caccia, 175 elicotteri e 519 droni abbattuti.
Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.361 carri armati russi, 659 pezzi di artiglieria, 3.343 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 120 missili da crociera e 13 navi.
12:01
12:01
Sanzioni confermate per Yevgeniy Prigozhin
La Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto il ricorso presentato dal magnate russo Yevgeniy Prigozhin, soprannominato lo «chef di Putin», contro le sanzioni applicate dal Consiglio del 2020 e nel 2021 a seguito delle gravi violazioni dei diritti umani in Libia.
Prigozhin è infatti ritenuto il vero padrone della compagnia d'armi privata Wagner. La Corte ritiene soddisfacenti le prove presentate a carico di Prigozhin, tra cui «estratti del rapporto del segretario generale delle Nazioni Unite e di articoli di stampa provenienti da varie fonti», e dunque motivate le restrizioni imposte.
11:44
11:44
I russi controllano il 70% di Severodonetsk
«La Russia ora controlla ora il 70% di Severodonetsk, nell'Ucraina orientale. Le truppe di Kiev si sono ritirate verso posizioni più protette e una parte continua a combattere dentro la città», afferma il capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai citato dal Guardian.
Severodonetsk è in questi giorni l'obiettivo principale dell'attacco russo poiché rappresenta un punto-chiave se si vuole controllare il Donbass.
Gaidai ha aggiunto che «Lysychansk è completamente sotto il controllo ucraino. Tutti gli insediamenti liberi della regione di Lugansk sono costantemente sotto tiro e l'evacuazione è sospesa».
11:22
11:22
L'esercito russo si rinforza sull'Isola dei Serpenti
L'esercito russo sta creando una testa di ponte sull'Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, con sistemi missilistici antiaerei e postazioni per la guerra elettronica (EW) che potrebbero fornire una copertura per un eventuale sbarco con l'obiettivo di bombardare la regione di Odessa. Lo scrive su Facebook il portavoce del Comando operativo Sud dell'esercito ucraino, secondo quanto riportato da Ukrinform.
«Un gruppo navale di forze russe continua a bloccare la navigazione, sta intensificando le sue azioni intorno all'Isola dei Serpenti, tiene pronte due fregate, equipaggiate con missili da crociera Kalibr, per un attacco missilistico», si legge sul post.
«Il dispiegamento di sistemi missilistici antiaerei, di lanciarazzi multipli e di postazioni per la guerra elettronica sull'isola indica l'intenzione dell'esercito russo di proteggere le proprie navi dagli attacchi dell'Ucraina e la minaccia di attacchi sulla costa di Odessa», ha aggiunto Nazarov, secondo il quale al momento non ci sono segni di un'operazione di sbarco imminente, ma potrebbero esserci «tentativi di avvicinamento e di sbarco di gruppi di sabotatori e di ricognizione sulla costa, o di colpire in modo dimostrativo le zone costiere».
La guerra elettronica («electronic warfare») include l'uso dello spettro elettromagnetico o di energia per controllare lo spettro delle emissioni radio con lo scopo di attaccare le forze nemiche.
11:22
11:22
Mosca: «Estremamente negativo fornire missili USA a Kiev»
La Russia valuta «in modo estremamente negativo» il nuovo pacchetto di sostegno militare degli USA all'Ucraina: lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Serghiei Ryabkov all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina sistemi missilistici «più avanzati» per colpire «obiettivi strategici».
«Lo consideriamo un fatto puramente negativo, perché inutili sono i tentativi di presentare la decisione come contenente un elemento di 'autocontrollo'», ha detto il vice ministro russo a Ria Novosti.
10:48
10:48
«Sono 4.113 i civili uccisi dall'inizio della guerra»
Il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa è salito a 4.113, mentre i feriti sono finora 4.916: lo ha reso noto dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCR), secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
Da parte sua stamattina il Parlamento ucraino, secondo quanto riporta il Guardian, ha riferito che è salito a 243 il numero dei bambini ucraini morti dall'inizio dell'invasione russa, mentre 446 sono rimasti feriti.
10:45
10:45
Scholz: «Putin non deve vincere e non vincerà»
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso all'Ucraina la consegna di un moderno sistema di difesa contraerea. Lo ha detto parlando al Bundestag, dove ha sottolineato che il sostegno tedesco a Kiev è articolato su più misure.
Scholz ha poi ribadito che il presidente russo Vladimir «Putin non deve vincere e non vincerà» e ha condannato la brutalità di «questa guerra criminale» condotta dalla Russia. È essenziale che «l'Ucraina possa difendersi e abbia successo in questo», ha affermato aggiungendo che «Putin non deve poter raggiungere i suoi obiettivi e non deve poter sottomettere con le armi e con la brutalità un Paese. Questo è imperialismo e noi in Europa non lo accetteremo».
A proposito del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia deciso ieri dal Consiglio europeo, il cancelliere ha dichiarato di essere «felice che adesso questa decisione è stata presa».
Scholz ha poi sostenuto che «è inadeguato e fuori luogo dire all'Ucraina cosa debba decidere. È l'Ucraina che deve decidere». «Sento qui e là in altri Paesi, 'questo potrebbe riuscire, così potrebbe anche funzionare'...», ha continuato. «Ma non funziona così», ha detto promettendo sostegno all'Ucraina fino a quando ne abbia bisogno.
Il cancelliere ha quindi liquidato come insinuazioni gli attacchi del leader della Cdu Friedrich Merz in Parlamento, che lo ha accusato di aver parlato con Putin a lungo al telefono e di non voler poi ricevere il presidente del parlamento ucraino a Berlino. Merz ha anche accusato Scholz di mancanza di leadership e ha citato le critiche di chi, in questi giorni, anche nei media, ha affermato che danneggia la reputazione del Paese.
«Lei parla della telefonata con Putin e fa insinuazioni, e tralascia completamente che l'ultima telefonata fosse un colloquio insieme a Emmanuel Macron, un'iniziativa europea di due Paesi che giocano un ruolo importante in Europa», ha detto Scholz. «Lei si è sforzato molto. Non ha detto nulla di concreto. Un po' più di sostanza nel suo discorso sarebbe stato ragionevole», ha aggiunto. «Una cosa centrale va detta a proposito della difesa - ha concluso -. I ministri della difesa degli ultimi anni erano della Cdu, la cancelliera era della Cdu e avrebbe potuto spendere qualche parola sulla difesa anche in passato».
10:36
10:36
«Le truppe russe controllano la metà di Severodonetsk»
Le forze russe e i combattenti ceceni probabilmente occupano attualmente oltre la metà della città ucraina di Severodonetsk, nella regione del Lugansk (est). Lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese.
Il rapporto dell'intelligence, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, commenta che le truppe di Mosca concentrano i loro attacchi in un piccolo settore della regione di Lugansk.
Il 30 e il 31 maggio i combattimenti si sono intensificati nelle strade di Severodonetsk, prosegue l'intelligence, e le truppe si sono avvicinate al centro.
Intanto, fuori dal Donbass, Mosca continua a colpire con missili a lungo raggio infrastrutture in tutto il resto del Paese.
09:16
09:16
Il sindaco di Severodonetsk: «La mia gente è in ginocchio»
«Da una settimana i russi bombardano senza sosta e ora si combatte nelle strade, nelle case. Sono entrati in città e l'hanno trasformata in una trappola», non è ancora conquistata: «I soldati ucraini stanno difendendo con orgoglio ogni angolo, ma rischia di finire male. C'è un dispiegamento di forze russe che non ci immaginavamo, speriamo che i nostri resistano». È il racconto del sindaco di Severodonetsk, Oleksandr Struk, che in un'intervista al Corriere della Sera dice che la sua città potrebbe essere «la prossima Mariupol: raderanno tutto al suolo».
Gli risulta che in città siano rimaste «12 o 13 mila» persone, «sono gli ultimi degli ultimi»: quelli che non hanno abbastanza soldi e non sanno dove andare.
Struk spiega che in città «non c'è elettricità da tre settimane, manca l'acqua e le scorte di cibo stanno per finire, dureranno due o tre giorni. Se va avanti così e i russi non ci daranno una tregua la gente morirà non solo per i bombardamenti, ma anche per la fame».
08:58
08:58
«Sono stati gli ucraini a colpire Severodonetsk»
Secondo la milizia popolare dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (LPR) sarebbero state le truppe ucraine a far saltare in aria un serbatoio di stoccaggio di sostanze chimiche a Severodonetsk, nel tentativo di trattenere le forze del Donbass che avanzavano nell'area. Lo riporta la Tass.
«Al fine di creare ostacoli per l'avanzamento di successo delle nostre forze, le unità delle forze armate ucraine, ritirandosi dalla zona industriale di Severodonetsk, hanno tentato di creare una zona di inquinamento chimico e hanno fatto esplodere un serbatoio di stoccaggio di sostanze chimiche nello stabilimento di Azot, presumibilmente contenente acido nitrico», ha detto il servizio stampa della milizia nel suo canale ufficiale Telegram, ripreso dalla Tass.
07:53
07:53
Esercitazioni nucleari a nordest di Mosca
Le forze nucleari russe stanno svolgendo esercitazioni nella provincia di Ivanovo, a nordest di Mosca. Lo riporta oggi l'agenzia di stampa Interfax, citando il ministero della difesa russo. Circa 1.000 militari si stanno esercitando in manovre intensive utilizzando oltre 100 veicoli tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars, ha affermato il dicastero.
06:28
06:28
Il punto alle 06.00
L'Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al canale americano Newsmax ripresa da CNN e Tass. «La situazione nell'est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento», ha detto Zelensky.
Nel frattempo, le forze nucleari russe stanno svolgendo esercitazioni nella provincia di Ivanovo, a nordest di Mosca. Lo riporta oggi l'agenzia di stampa Interfax, citando il ministero della Difesa russo. Circa 1.000 militari si stanno esercitando in manovre intensive utilizzando oltre 100 veicoli tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars, ha affermato il dicastero.
Le autorità dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dnr) si aspettano che l'Unione Europea e gli Stati Uniti inviino loro rappresentanti a partecipare al tribunale internazionale che intendono istituire per processare con l'accusa di crimini di guerra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo predecessore Petro Poroshenko. Lo riporta l'agenzia russa Tass. «Ci auguriamo che prevalga l'impegno per il giusto processo e per le convenzioni internazionali. E che ogni Paese, Europa e Stati Uniti compresi, invii i propri rappresentanti al tribunale internazionale», ha affermato Yelena Shishkina, parlamentare della Dnr, aggiungendo che inviti sono già stati inviati a numerosi stati europei. «Alcuni hanno già risposto. Alcuni non lo faranno mai, perché di fatto stanno finanziando quelle azioni criminali», ha aggiunto la Shishkina.
In un lungo editoriale sul New York Times dal titolo «Che cosa l'America farà e che cosa non farà in Ucraina», il presidente Joe Biden ricorda tutte le armi che gli USA hanno inviato a Kiev dall'inizio dell'invasione della Russia il 24 febbraio. «L'obiettivo dell'America è semplice: vogliamo vedere un'Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera con i mezzi per scoraggiare e difendersi da ulteriori aggressioni», scrive Biden per poi annunciare: «Ecco perché ho deciso che forniremo agli ucraini sistemi missilistici e munizioni più avanzati, che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina». Stando a fonti dell'amministrazione, il presidente fa riferimento a sistemi missilistici Himars, che hanno una gittata di 80 chilometri. Nei giorni scorsi la CNN aveva riportato che la Casa Bianca stava preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari che avrebbe incluso sistemi di missili a medio/lungo raggio: Multiple Launch Rocket System (Mlrs), capace di lanciare missili sino a 300 km di distanza e l'Himars, una versione più leggera del primo ma capace di sparare lo stesso tipo di munizioni.
Nell'editoriale di Biden si legge ancora: «Non cerchiamo una guerra tra Nato e Russia. Per quanto non sia d'accordo con Putin e troviamo le sue azioni un oltraggio, gli Stati Uniti non cercheranno di rovesciarlo. Finché gli Stati Uniti o i nostri alleati non saranno attaccati, non saremo direttamente coinvolti in questo conflitto, né inviando truppe americane a combattere in Ucraina né attaccando le forze russe. Non stiamo incoraggiando o consentendo all'Ucraina di colpire oltre i suoi confini. Non vogliamo prolungare la guerra solo per infliggere dolore alla Russia», ha sottolineato. Gli Stati Uniti «al momento non hanno alcuna indicazione che la Russia abbia intenzione di usare armi atomiche in Ucraina, sebbene la retorica di Mosca sullo spettro del nucleare sia di per sé pericolosa ed estremamente irresponsabile. Qualsiasi uso di armi nucleari in questo conflitto su qualsiasi scala sarebbe completamente inaccettabile per noi così come per il resto del mondo e comporterebbe gravi conseguenze».