Lugano

«Strascichi in Municipio dopo le nomine nelle AIL? Forse»

Intervista al sindaco Michele Foletti – «Ogni compagine ha le sue dinamiche»
© CdT/Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
14.05.2025 06:00

La nomina dei rappresentanti della Città nelle AIL, per il Municipio, è stato quello che gli alpinisti definiscono un «passaggio esposto». Cioè dove bisogna fare molta attenzione. Il risultato del voto in Consiglio comunale - sono entrati sia Filippo Lombardi, scelto dall’Esecutivo, sia Marco Chiesa, sostenuto dal suo partito - avrà degli strascichi? Lo abbiamo chiesto a Michele Foletti.

Sindaco, come esce l’Esecutivo da questo temporale politico?
«Lo saprò dire giovedì, dopo la nostra prossima seduta settimanale. Così a caldo è difficile. Qualche strascico sì, potrebbe averlo. Noi comunque, durante la scorsa seduta, abbiamo fatto una scelta legittima su chi proporre, e abbiamo scelto Filippo» (Lombardi dovrebbe rimanere in carica solo un anno, fino al raggiungimento del settantesimo anno di età, ndr).

Lei come sindaco è anche il «capitano» del Municipio. Questa compagine, con nuovi membri e nuovi equilibri, è più o meno difficile da guidare rispetto alla precedente?
«Posso dire che il Municipio precedente era molto compatto, probabilmente perché eravamo usciti tutti dall’esperienza scioccante della perdita di Marco Borradori. Un’esperienza che ci aveva accomunato. Ora è diverso. Ci sono state le elezioni: bisogna accettarne i risultati e cercare di far funzionare il gruppo. Ogni compagine ha le sue dinamiche: faremo del nostro meglio».

Quello che dice ricorda altri Municipi passati. Quello entrato in carica nel 2013, ad esempio, si era compattato di fronte alla difficile situazione finanziaria di allora, mentre le compagini successive erano parse più sfilacciate, disunite (basti pensare alle polemiche interne sul caso del Molino).
«Nel 2013 avevamo iniziato tutti con uno choc: nessuno era consapevole della situazione finanziaria che avremmo trovato. Quando abbiamo visto quelle cifre, quel deficit di cinquanta milioni, ci siamo uniti per trovare delle soluzioni. Quando le cose vanno meglio, invece, ognuno forse tende ad andare per conto proprio. In un Municipio, comunque, ogni decisione va presa insieme».

Nei mesi scorsi ha detto che questa potrebbe essere la sua ultima legislatura in Municipio. Questo ha un effetto sul suo lavoro da sindaco? A volte è stanco di gestire certe situazioni?
«Ho detto che questo avrebbe potuto essere l’ultimo quadriennio, sì. Ho anche detto che sono troppo vecchio per arrabbiarmi: di pazienza ne ho, e questa situazione non influenza il mio lavoro».

Che impressione le ha fatto, invece, il Consiglio comunale lunedì sera, quando bisognava decidere sulle nomine?
«Preferirei non commentare, non è corretto. Ognuno si prende le proprie responsabilità. Erano leciti sia il dibattito, sia le proposte che sono state fatte. È stata brava la presidente Benedetta Bianchetti a gestire la situazione».

Nel CdA delle AIL sono stati nominati Filippo Lombardi (33 voti), Lukas Bernasconi (33), Paolo Beltraminelli (32), Filippo Zanetti (34), Mario Antonini (37), Fabio Forrer (36) e Marco Chiesa (16: a lui è servito il secondo turno, dove ha raccolto 15 voti). Per il CdA delle TPL sono stati scelti Luisa Aliprandi (38 voti), Boas Erez (26), Filippo Lombardi (30) e Giovanni Luatti (32).
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