La risposta

Céline Vara passa al contrattacco: «Ho preso l'aereo, sì, ma volevo solo stare con le mie figlie»

La «senatrice» dei Verdi e prossima consigliera di Stato neocastellana ha preso posizione, dopo alcuni giorni di silenzio, in merito alle sue discusse vacanze in Oman
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Red. Online
06.05.2025 14:30

Il viaggio in Oman di Céline Vara, consigliera agli Stati in quota Verdi e presto consigliera di Stato del canton Neuchâtel, continua a far discutere. Dopo le rivelazioni del Blick, la diretta interessata si era limitata a dire che quelle vacanze, organizzate per riprendersi dalla campagna elettorale, erano e rimangono una questione privata. Ora, in un'intervista accordata al quotidiano neocastellano ArcInfo, la politica ecologista ha ribadito: «È stata una semplice vacanza in famiglia, che abbiamo scelto e prenotato perché offriva attività con le tartarughe marine e per ammirare la fauna speciale».

Di più, Vara e la sua famiglia ragionavano su questo viaggio da due anni. «Forse sono stata ingenua» ha ammesso, pur ricordando di non aver mai nascosto ad alcun collega l'intenzione di visitare l'Oman. In ogni caso, le figlie si sono dette entusiaste di questa pausa dalla quotidianità e, soprattutto, di aver trascorso del tempo con la mamma prima che assuma il suo incarico nell'esecutivo neocastellano. Non finisce qui: siccome il nocciolo della questione, il fatto che una rappresentante dei Verdi abbia preso un aereo, venendo meno ai principi per cui si batte il partito ecologista secondo alcuni, le è stato rinfacciato parecchio in questi giorni, Vara nell'intervista concessa ad ArcInfo ha ribadito di aver volato, l'ultima volta, nel 2018. «Ripeto, l'obiettivo era solo quello di passare del tempo con le mie figlie». 

Di qui un contrattacco, legato a un certo doppiopesismo da parte dei media e della politica in generale: «Questa polemica rivela anche un doppio standard» ha tuonato Vara. «Ciò che è tollerato o ignorato nel caso di alcuni politici, diventa una questione di Stato quando si tratta di una donna, in particolare di un'ecologista». A suo avviso, il suo viaggio ha suscitato più reazioni di altri viaggi «ben più discutibili». Il punto, secondo l'esponente dei Verdi, è un altro: «Mi attaccano sul piano personale perché non hanno nulla contro di me sul piano politico».

In effetti, dopo le rivelazioni del Blick, le reazioni dell'elettorato borghese e degli esponenti politici a esso collegati non si sono fatte attendere. I Verdi, per contro, hanno preferito rimanere discreti sulla vicenda. «Non si può predicare acqua e bere vino» aveva attaccato Christian Imark, consigliere nazionale dell'UDC. A suo avviso, è incoerente far sentire in colpa le persone «comuni» che si concedono vacanze di lusso dall'altra parte del mondo quando Vara, nel concreto, ha fatto la stessa cosa. La polemica è divampata anche sui social network. Su X, Tobias Weidmann, consigliere cantonale UDC di Zurigo e capogruppo UDC, ha usato l'arma dell'ironia: «Quando metteremo finalmente fine a questa illusione climatica? Nemmeno i Verdi ci credono più».

Céline Vara, dal canto suo, ha approfittato dell'intervista per ribadire la posizione dei Verdi. A suo avviso, si tratta di evitare i viaggi in aereo quando è possibile prendere il treno, cosa che lei peraltro fa: «I viaggi in aereo dovrebbero essere un'eccezione. I Verdi non hanno mai vietato alle persone di volare». Quanto al futuro, l'oramai prossima consigliera di Stato neocastellana ha detto di essere serena e di non ritenere che questa vicenda possa macchiare il suo percorso. A suo avviso, è solo una trovata mediatico-politica che si spegnerà presto.