Dall'ipotesi di rilanciare i voli ad Agno allo stop in Svezia: Zimex dovrà tagliare

Zimex. Il nome, alle nostre latitudini, non è affatto nuovo. Anzi: nel 2019, sull'onda dell'addio di Swiss a Agno, la compagnia zurighese era stata citata a più riprese quale possibile sostituto della compagnia di bandiera per il collegamento fra Lugano e Zurigo. Complice, evidentemente, il fatto che la stessa Zimex all'epoca stesse trattando con i responsabili dello scalo per offrire i collegamenti su Ginevra. Il vettore, tuttavia, tramite una nota – secca – in tedesco aveva in seguito chiarito: nessun accordo, nessun collegamento, anche perché i voli passeggeri «non rientrano nella strategia aziendale». Ahia.
Salto nel presente: da quasi cinque anni, scrive il portale specializzato aeroTELEGRAPH, Zimex trasporta la posta in tutta la Svezia facendo volare i suoi ATR 42 da Stoccolma verso Göteborg, Lulea, Örebro, Umea e Visby. «La Svezia è un Paese con grandi distanze» aveva spiegato a suo tempo un dirigente del servizio postale. «Per soddisfare il requisito minimo, ovvero che le lettere arrivino entro due giorni, abbiamo bisogno dell'aiuto del trasporto aereo». Logico. Nel frattempo, però, l'orizzonte è cambiato. E pure parecchio. Post Nord, il servizio postale congiunto di Danimarca e Svezia, ha infatti deciso di sospendere tutti i voli a partire dal prossimo agosto. In futuro, saranno il trasporto su rotaia e su gomma a garantire la consegna delle lettere. Alla base della decisione, il fatto che il volume della posta, in Europa, Svizzera compresa verrebbe da dire, sia in calo da anni oramai. Con una decisione a suo modo storica, per intenderci, la Danimarca ha già deciso di interrompere del tutto la consegna delle lettere a partire dal 1. gennaio 2026.
Per Zimex, manco a dirlo, si tratta di un boccone amar, anzi amarissimo da ingoiare. La compagnia, di riflesso, si vedrà costretta a operare dei tagli al personale. «Siamo attualmente in una fase di consultazione in merito a possibili riduzioni» ha ammesso una portavoce ad aeroTELEGRAPH. La settimana scorsa, i dipendenti sono stati informati della difficile situazione. L'obiettivo della consultazione, diritto del lavoro svizzero alla mano, è trovare una soluzione il meno dolorosa possibile per la forza lavoro. Al momento, Zimex impiega circa 300 dipendenti di cui, però, solo un terzo effettivamente in Svizzera. In ogni caso, non sono ancora «state prese decisioni definitive» ha aggiunto la portavoce. I bene informati, scrive sempre il portale specializzato, parlano di un numero considerevole di posti di lavoro a rischio.
Zimex, che opera in regime di wet lease, ovvero offrendo tramite noleggio aeromobili completi di equipaggio, manutenzione e assicurazione, sta provando a fare buon viso a cattivo gioco. Così, ancora, la portavoce: «I contratti vengono annullati, gli ordini vengono sviluppati e stanno emergendo nuove opportunità. Anche in caso di mutate condizioni, siamo certi che riusciremo a mantenere con successo la posizione consolidata nella nostra nicchia».
Fondata nel 1969, Zimex ha servito le zone più remote dell'Africa, il Medio Oriente e l'Asia fungendo da partner essenziale per compagnie petrolifere, organizzazioni umanitarie e agenzie delle Nazioni Unite. Nella sua flotta, figurano fra gli altri 10 fra ATR 42 e ATR 72 per il trasporto merci e un ATR 42 per il trasporto passeggeri. Tre ATR 42, mentre scriviamo queste righe, sono appunto attivi nel trasporto della posta in Svezia.