Berna

Dazi, la Svizzera è in attesa della decisione di Trump

L'incertezza, alla vigilia della Festa nazionale, è totale e la suspense aumenta con l'avvicinarsi della scadenza (mezzanotte a Washington, le 6 di domani qui) – «Siamo ancora in attesa»
© KEYSTONE (Photo/Alex Brandon)
Ats
31.07.2025 12:41

La Svizzera è in attesa della decisione sull'entità dei dazi doganali che l'amministrazione del presidente degli USA Donald Trump imporrà sulle merci elvetiche che da domani primo agosto attraverseranno l'Atlantico.

Lo scorso 2 aprile, in quello che l'inquilino della Casa Bianca ha definito il giorno della liberazione (Liberation Day), Trump per i beni made in Switzerland aveva stabilito un sovrapprezzo del 31%. Ma poi aveva ridotto temporaneamente il tasso al 10%. L'incertezza in Svizzera, alla vigilia della Festa nazionale, è totale e la suspense aumenta con l'avvicinarsi della scadenza.

L'aliquota ridotta, concessa a diversi paesi, tra cui la Confederazione, è stata posta in vigore per 90 giorni e scade questa sera a mezzanotte, ora di Washington, ovvero alle 6.00 di domani ora svizzera.

A Berna cresce la preoccupazione. Nelle ultime settimane il Consiglio federale ha intensificato i contatti diplomatici, ma non è ancora stata ottenuta alcuna risposta definitiva da parte americana. «Siamo ancora in attesa», ha dichiarato oggi a Keystone-ATS Markus Spörndli, portavoce del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

«Il Consiglio federale ha approvato il 4 luglio scorso un progetto di dichiarazione d'intenti comune. Questo entrerà in vigore (se e, ndr) non appena anche gli Stati Uniti lo avranno approvato formalmente», ha precisato una portavoce del Dipartimento federale delle finanze (DFF), diretto dalla presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

Gli ambienti economici temono un annuncio brutale. Secondo una stima del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF), l'applicazione dell'aliquota del 31% comporterebbe una diminuzione annua di 0,2 punti percentuali del prodotto interno lordo (Pil) elvetico. Le industrie orologiera, farmaceutica, di meccanica di precisione e agroalimentare sono le più esposte.

Secondo osservatori a Washington, Trump per le merci svizzere potrebbe annunciare un'aliquota compresa tra il 15% e il 20%.

Per i beni prodotti nell'Unione europea, varrà, dopo l'approvazione degli Stati membri, un'aliquota del 15%: Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno annunciato il relativo accordo domenica scorsa. «L'UE si aspetta che domani gli Stati Uniti diano attuazione all'accordo» di domenica tra Ursula von der Leyen e Donald Trump basato su una tariffa del 15%. Lo spiega un portavoce della Commissione UE. Il primo agosto Washington è chiamata a intervenire sui dazi, in caso contrario potrebbe scattare la tariffa del 30% annunciata da Trump nelle settimane scorse. Un portavoce della Commissione europea ha precisato in un briefing con la stampa che «inegoziatori di Ue e Usa stanno lavorando» per finalizzare «la dichiarazione congiunta» sull'intesa di principio sui dazi raggiunta domenica da Ursula von der Leyen e Donald Trump.

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