Medio Oriente

Dieci cittadini svizzeri sono ancora detenuti a Ktzi'ot

IL DFAE, da noi contattato, ha ribadito di aver chiesto un accesso rapido e senza ostacoli ai membri della Flotilla che non hanno firmato per il rilascio immediato – «Domani è prevista un'altra visita»
Marcello Pelizzari
04.10.2025 17:30

L'aereo della Turkish Airlines, immortalato dalle telecamere dell'agenzia di stampa turca Anadolu, è destinato a rimanere impresso nella memoria collettiva. Anche, se non soprattutto, in Ticino, dal momento che a bordo di quel velivolo, partito oggi da Eilat, in Israele, c'erano Fabrizio Ceppi e Vanni Bianconi, assieme a oltre 130 membri della Global Sumud Flotilla. Sono nove, in tutto, i cittadini elvetici rilasciati da Israele dopo aver firmato il foglio di rilascio immediato. Di fatto, sono stati espulsi dallo Stato ebraico dopo essere stati intercettati in acque internazionali.

Da noi contattato, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato che «nove partecipanti svizzeri alla Global Sumud Flotilla sono arrivati a Istanbul, dopo essere stati espulsi via aereo da Israele». Tutti, ha spiegato il DFAE, «sono in buona salute». Il Consolato generale svizzero a Istanbul «ha inviato una squadra all'aeroporto per assistere le persone interessate, in particolare nel loro viaggio di ritorno in Svizzera».

Detto dei nove cittadini svizzeri rilasciati, altri dieci si trovano ancora in stato di detenzione. Ieri sera, venerdì 3 ottobre, il DFAE «è intervenuto ufficialmente presso il Ministero degli Affari Esteri israeliano e l'Ambasciata israeliana a Berna per chiedere un accesso rapido e senza ostacoli ai dieci cittadini svizzeri che attualmente si trovano ancora nel centro di detenzione di Ktzi'ot» ha precisato il portavoce del DFAE, Pierre Gobet. «L'ambasciata svizzera a Tel Aviv ha in programma un'ulteriore visita domenica per garantire la protezione consolare dei cittadini svizzeri».