Medio Oriente

Fabrizio Ceppi, Vanni Bianconi e gli altri: chi sono gli svizzeri rilasciati da Israele

Sono nove, in tutto, i cittadini del nostro Paese imbarcati su un volo verso Istanbul – Il gruppo è stato accolto dall'ambasciatore svizzero in Turchia – Altri 10 concittadini restano in carcere
Marcello Pelizzari
04.10.2025 16:07

Sono nove i cittadini svizzeri appena atterrati a Istanbul, in Turchia, con un volo operato da Turkish Airlines proveniente da Eilat, in Israele. Parliamo, evidentemente, dei membri elvetici della Global Sumud Flotilla che hanno deciso di firmare il cosiddetto foglio di rilascio immediato, un documento che le autorità israeliane hanno proposto ai partecipanti dell'iniziativa chiedendo loro, in cambio della liberazione, «di riconoscere di essere entrati illegalmente nel territorio dello Stato ebraico» ci spiega una fonte. Da notare che le barche della Flotilla sono state fermate e abbordate in acque internazionali.

Con i cittadini elvetici, sull'aereo, c'erano 26 cittadini italiani, 36 turchi, 23 malesi e altri cittadini provenienti da Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Algeria, Marocco, Kuwait, Libia, Mauritania, Tunisia e Giordania. Il gruppo, a Istanbul, è stato ricevuto dall'ambasciatore svizzero in Turchia. Il quale sta organizzando il rimpatrio su Ginevra, non sappiamo ancora se questa sera o domani. Sono, invece, dieci i cittadini del nostro Paese ancora in carcere. Non avendo firmato il documento proposto da Israele, verranno processati, verosimilmente per direttissima, e subiranno il medesimo destino degli altri: verranno, di fatto, espulsi dal Paese. «Di sicuro – prosegue la fonte – i membri della Flotilla non sono stati trattati bene in carcere. Hanno subito intimidazioni fisiche e psicologiche». 

I nove cittadini svizzeri rilasciati da Israele sono Marc Formosa, Lionel Simonin, Fabrizio Ceppi, Romain Mouron, Immanuel De Souza, Sébastien Dubugnon, Tabea Zaugg, Steve Mercier e Vanni Bianconi. Tramite una nota, Waves of Freedom ha ribadito di voler continuare a lottare «con tutte le nostre forze per il rilascio di tutti gli altri detenuti».