Ecco le accuse nei confronti di due membri di Junge Tat

Era attesa, ed è arrivata. Il Ministero pubblico zurighese ha formalizzato le accuse contro due esponenti del gruppo di estrema destra «Junge Tat», in riferimento alle azioni di disturbo compiute nel 2022 a Zurigo alla Tanzhaus e durante una funzione religiosa LGBTQI.
La procura richiede delle pene detentive per gli imputati, ha dichiarato oggi a Keystone-ATS, confermando così una notizia pubblicata dal sito online di estrema destra austriaco AUF1.
Secondo quanto affermato ieri dai due imputati in una diretta su YouTube, sarebbero state richieste delle pene di 15 mesi, di cui sei da scontare e gli altri nove sospesi per quattro anni.
Sempre secondo i due accusati, la lista dei capi d'imputazione comprende molteplici tentativi di discriminazione e incitamento all'odio, perturbamento della libertà di credenza e di culto, coazione, violazione di domicilio, sommossa e violazione del divieto di dissimulare il viso.
Il primo episodio risale a giugno 2022, quando persone mascherate avevano cercato di disturbare la messa cattolica nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo durante il Pride, con lo scopo di deporre una croce di legno bianca su un basamento di cemento nell'edificio. Il secondo episodio, in ottobre dello stesso anno, si riferisce a un'azione di disturbo durante una lettura da parte di drag queen destinata ai bambini alla Tanzhaus.
Prima condanna nel 2024
Per questa azione, e altri capi d'accusa, a settembre 2024 sei membri di «Junge Tat» erano già stati condannati tramite decreto d'accusa a multe e pene pecuniarie.