L'intervista

«Gli scioperi per il clima non bastano più, ora facciamo resistenza civile»

Dopo Ultima Generazione, parliamo con gli attivisti di Renovate Switzerland: «Bloccare il traffico è un rischio per noi, ma la crisi climatica lo è per miliardi di persone»
Michele Montanari
16.11.2022 09:33

Gli scioperi per il clima non bastano più. Ne sono convinti gli attivisti dei nuovi movimenti che spuntando come funghi in tutto il mondo. Da Ultima Generazione a Just Stop Oil, fino all'elvetica Renovate Switzerland. La stagione di Greta Thunberg ha smosso le coscienze di molte persone, ma ora servono mosse più eclatanti. Loro la chiamano «resistenza civile» (o «disobbedienza civile nonviolenta») e la mettono in atto per mandare un messaggio ai Governi dei propri Paesi: bisogna agire, perché è già troppo tardi. Se sulle strade di Roma abbiamo assistito a scene di grande tensione, su quelle delle città svizzere, da Ginevra a Zurigo, il blocco del traffico è avvenuto in maniera decisamente più composta. Ma il messaggio è sempre lo stesso e il modus operandi pure: gli attivisti si siedono in mezzo alla strada con degli striscioni, impediscono ai veicoli di circolare, e, in alcuni casi, incollano le loro mani all'asfalto. Nello specifico, cosa chiedono alla Confederazione? Ne parliamo con Cécile Bessire, addetta stampa di Renovate Switzerland.

Cécile, cos'è Renovate Switzerland? Cosa chiede al Consiglio federale?
«Renovate Switzerland è una campagna di resistenza civile lanciata nell'aprile del 2022 in Svizzera. I sostenitori della campagna chiedono al Consiglio federale di sollecitare una mobilitazione generale per il risanamento termico degli edifici, come ovvio primo passo per arrivare all’abbandono dei combustibili fossili e avviare la transizione ecologica. Gli attivisti chiedono inoltre alla Confederazione di sbloccare al più presto 4 miliardi di franchi per la riconversione di 100 mila lavoratori nel settore del rinnovamento termico degli edifici».

Le azioni di resistenza civile sono davvero efficaci? Per qualcuno gli attivisti stanno solamente creando fastidi alla gente: così non rischiano di attirare critiche piuttosto che consensi?
«Molti dei diritti che oggi diamo per scontati, incluso il diritto di voto, sono stati conquistati attraverso la resistenza civile. In ogni momento, i nostri predecessori, che erano cittadini comuni, si sono rimboccati le maniche e hanno combattuto per migliorare la società e la giustizia. In passato, le suffragette, Martin Luther King e i suoi sostenitori, o gli obiettori di coscienza in Svizzera, non godevano di molti consensi. Furono repressi e imprigionati. I sostenitori di Renovate Switzerland non sono lì per piacere a qualcuno. Sono lì per fare ciò che è giusto e necessario: fare in modo che il Consiglio federale faccia il suo lavoro e protegga le generazioni future dal collasso climatico».

Se i Governi non intraprendono azioni immediate per ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di combustibili fossili, miliardi di vite sono a rischio

Quando i manifestanti si siedono in mezzo alla strada rischiano la vita, ne siete consapevoli? Inoltre, potete mettere in pericolo gli altri: come la mettiamo con i veicoli di emergenza?
«Sì, ne siamo consapevoli. La realtà è che se i Governi non intraprendono azioni immediate per ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di combustibili fossili, miliardi di vite sono a rischio. Stando alle proiezioni attuali, circa 3,5 miliardi di persone potrebbero non essere più in grado di vivere dove sono ora perché farà troppo caldo. Per quanto riguarda i veicoli di emergenza, durante le nostre azioni, hanno sempre la possibilità di passare, utilizzando la corsia di emergenza. Oppure apriamo un varco per far passare i mezzi di soccorso tra le auto incolonnate».

Poi, solitamente, arriva la polizia…
«Le persone sedute in strada vengono sempre arrestate dalle autorità. Vengono portate alla stazione di polizia e prese in custodia. A volte trascorrono la notte in caserma e poi vengono rilasciate. Ma questo fa parte della resistenza civile».

L'UDC ha proposto pene più severe per le azioni degli attivisti climatici. Ve lo aspettavate?
«Sì, è una reazione che ci aspettavamo e che non fermerà i sostenitori di Renovate Switzerland. Di fronte all'inerzia del Governo davanti alla crisi climatica, che minaccia tutto ciò che ci sta a cuore, i cittadini non hanno altra scelta che scendere in piazza per chiedere garanzie per il proprio futuro. La riqualificazione termica degli edifici è un primo provvedimento che potrebbe essere preso in tempi brevi e questo andrebbe a vantaggio di tutta la popolazione».

Le COP sono certamente importanti, ma se fossero davvero efficaci, non staremmo andando verso un mondo a +5 gradi centigradi con 3,5 miliardi di persone a rischio migrazione

Eventi come le COP sono considerati importanti per trovare soluzioni all’emergenza climatica, ma poi gli stessi politici che fanno promesse non sembrano impegnarsi troppo. Quest'anno, molti si sono recati a Sharm el-Sheikh con un jet privato. Un controsenso…
«Ovviamente è una contraddizione. Le COP sono certamente importanti, ma se fossero davvero efficaci, non staremmo andando verso un mondo a +5 gradi centigradi con 3,5 miliardi di persone a rischio migrazione. Un mondo in cui fame, disperazione, violenza, sofferenza e morte sono intorno a noi. Anno dopo anno, il susseguirsi delle COP e le decisioni sterili prese durante quegli eventi, dimostrano quanto ora tocchi alla popolazione mobilitarsi e chiedere misure forti. Altrimenti nessuno dei grandi leader prenderà l'iniziativa».

Gli scioperi non sono più sufficienti ad attirare l'attenzione sull'emergenza climatica?
«No, altrimenti avremmo visto nel 2019 una reale disponibilità da parte dei Governi ad agire per preservare il nostro clima. Sfortunatamente, non è stato così. Giorno dopo giorno, le emissioni di C02 continuano ad aumentare, mentre la finestra di azione si chiude sempre di più».

Cosa pensi di Greta Thunberg?
«Il suo nome entrerà nella storia. Verrà ricordata come una delle prime persone che ha avuto il coraggio di affrontare la verità, dire la verità e agire come se questa verità fosse reale. Non lo ha fatto per piacere alla gente, ma perché era la cosa giusta da fare».

In questo articolo: