L'avviso

Gli USA aggiornano le raccomandazioni di viaggio per la Svizzera: «Aumentato il rischio di microcriminalità»

Secondo il Dipartimento di Stato americano nel nostro Paese c'è un rischio «medio-basso» di terrorismo e violenza politica
© CdT / Chiara Zocchetti
Red. Online
22.05.2025 16:16

Ah, la Svizzera. Conosciuta ovunque, nel mondo, per essere un Paese sicuro. E tranquillo. Anche, se non soprattutto, per i tanti turisti statunitensi che, sempre di più, scelgono la Confederazione. Il Dipartimento di Stato americano, al riguardo, ha appena aggiornato le sue raccomandazioni di viaggio per coloro che desiderano visitare la Svizzera. Nessun problema: la Confederazione, in termini di rischio, figura al livello più basso (1). Detto in altri termini, è necessaria la consueta cautela.

Proviamo a fare un po' di chiarezza: sul sito ufficiale Travel.State.Gov, scrive il Blick, i cittadini americani sono invitati a registrarsi presso l'Ambasciata di Berna al fine di ricevere gli avvisi. La principale raccomandazione? Rimanere vigili, in particolare nelle grandi città. In questo senso, il Dipartimento di Stato segnala un leggero aumento del rischio di microcriminalità, nello specifico nelle zone turistiche più frequentate. Parliamo di borseggi e reati simili. Il consiglio delle autorità statunitensi, di per sé, è semplice: fate attenzione ai vostri effetti personali. 

E ancora: sebbene la Svizzera non sia una destinazione ad alto rischio, il Dipartimento di Stato americano parla di un «rischio medio-basso» di terrorismo e violenza politica. Nell'aggiornamento, si parla della Confederazione come di un luogo di rifugio o supporto per la preparazione di attentati. La preoccupazione principale, secondo le autorità statunitensi, riguarda possibili attori isolati legati all'islamismo radicale, difficili da individuare e in grado di agire in modo imprevedibile. Non ci sono segnali concreti che indichino la preparazione di un attacco ma è comunque necessario vigilare, spiega il Dipartimento di Stato.

Questa classificazione, in ogni caso, non è nuova: la Svizzera era già stata posta al livello 1 negli anni precedenti. Non si tratta, d'altro canto, di un allarme acuto, ma di una valutazione generale della situazione della sicurezza. Non è chiaro, comunque, perché gli Stati Uniti abbiano rivisto la situazione per il nostro Paese. Niente panico, concludendo. Solo un po' di cautela, che è sempre una buona idea.