Guerra legale per la croce svizzera sui coltellini

Wenger, filiale elvetica di Victorinox, ai ferri corti con Swissgear, società di Baar controllata da cinesi
La vertenza è dovuta a un cambiamento di legge che rende dal primo gennaio possibile proteggere come marchio la croce svizzera
Red. Online
08.02.2017 18:55

ZURIGO - Guerra per la croce svizzera: Wenger, filiale elvetica di Victorinox che produce coltellini svizzeri, sarebbe ai ferri corti con Swissgear, una società di Baar (ZG) controllata da un'azienda con sede a Quanzhou, in Cina.

Pomo della discordia, secondo quanto riferito oggi dalla Handelszeitung, sarebbe la croce elvetica che entrambe le imprese avrebbero inoltrato quale marchio presso l'Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI). Contattati dal settimanale economico i due gruppi non hanno voluto commentare la notizia.

Stando alla Handelszeitung i marchi sarebbero molto simili: la domanda di Wenger è stata presentata in novembre, quella di Swissgear - una Sagl nata nel 2014 - un mese più tardi, per prodotti in parte analoghi e in parte diversi.

La vertenza - che secondo il periodico sarà decisa dai giudici - è dovuta a un cambiamento di legge che rende dal primo gennaio possibile proteggere come marchio la croce svizzera, cosa che fino a quel momento non era consentito. Per questo motivo finora Wenger - che produce coltellini dal 1893 - non aveva mai fatto richiesta per tutelare il marchio.

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