In Ticino suona l'allarme: preoccupa la denatalità

In Ticino, alla fine del 2023, la popolazione residente permanente si è attestata a 357.720 abitanti. Rispetto all’anno prima, l’aumento è di 3.697 persone (+1%). Nel cantone, le persone che dispongono del passaporto svizzero sono 253.794 (il 70,9%), mentre la differenza tra il numero totale di donne (183.561) e uomini (174.159)è minima. Il saldo migratorio internazionale - la differenza tra immigrazione ed emigrazione - a fine 2023 è di 4.883 persone.
Per quanto riguarda l’evoluzione della popolazione, l’attenzione si concentra in particolare al cosiddetto «incremento naturale». Per il Ticino, a questa voce, non ci sono buone notizie. I nati vivi, nel 2023, sono stati 2.390. Come già anticipato in aprile, in termini di nascite si tratta del dato più basso degli ultimi 40 anni. Per trovare numeri inferiori, infatti, bisogna risalire al 1985, quando i nuovi nati furono 2.311. In quegli anni, tuttavia, la popolazione era ben inferiore (circa 275 mila, contro i 357 mila odierni). I decessi registrati a Sud delle Alpi si sono attestati a 3.488. Ne deriva un incremento naturale negativo (-1.098).
Questo squilibrio è ulteriormente rafforzato dai dati relativi alle fasce d’età: emerge così che ben 84.655 persone in Ticino hanno più di 65 anni. Di queste, poco meno di 28 mila hanno già spento più di 80 candeline.
Per contro, a Sud delle Alpi ci sono 63 mila bambini e giovani al di sotto dei 20 anni. Nella fascia d’età tra 20 e 39 anni ci sono quasi 79 mila persone e oltre 131 mila hanno tra i 40 e i 64 anni.
La mappa
La distribuzione geografica della popolazione residente permanente, resa nota dall’Ufficio federale di statistica, mostra che a fare la parte del leone è il distretto di Lugano (oltre 154 mila persone), seguito da quelli di Locarno (64.597), Bellinzona (57.616), Mendrisio (50.352), Riviera (10.398), Leventina (8.680), Vallemaggia (6.034) e Blenio (5.595).