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Sì a un nuovo antimalarico per i più piccoli
Lo scorso 8 luglio la Swissmedic, autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti e dei dispositivi medici, ha approvato l’antimalarico pediatrico Novartis Riamet Baby, noto anche come Coartem Baby, indicato per bambini sotto i 5 anni.
Si tratta del primo antimalarico al mondo la cui formulazione è destinata specificatamente a questa fascia di età, neonati e lattanti con peso tra i 2 kg e i 5 kg. La nascita colma una grave lacuna terapeutica per una delle popolazioni di pazienti più vulnerabili.
Il farmaco è una versione di dosaggio ridotto di un medicinale già conosciuto, oggi - grazie alle novità sviluppate - è però facilmente scioglibile nel latte materno e aromatizzato al sapore di ciliegia per facilitarne l’assunzione da parte dei piccolissimi.
L’approvazione del farmaco è avvenuta con una procedura particolare, conosciuta con l’acronimo MAGHP (Marketing Authorisation for Global Health Products) che permette la collaborazione tra la Svizzera e le autorità di otto Paesi africani (Nigeria, Tanzania, Kenya, Uganda, Burkina Faso, Mozambico, Malawi, Costa d’Avorio); alla valutazione scientifica ha partecipato anche il Programma globale contro la malaria dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Insieme, per riciclare meglio
A giugno 2025 due aziende svizzere hanno unito le proprie forze per l’ambiente, con l’obiettivo di riciclare meglio e insieme. Si tratta di Sika (multinazionale fondata a Zurigo nel 1910, specializzata in chimica di precisione per l’edilizia e l’automotive) e Sulzer (azienda di ingegneria industriale con sede a Winterthur, Cantone Zurigo).
Lo scopo? Promuovere il riciclaggio delle materie plastiche dell’industria delle costruzioni. Il sistema in lavorazione permetterà, a partire dalla seconda metà del 2025, di raccogliere, trattare e riutilizzare le plastiche da costruzione attraverso processi chimici e meccanici.
Per aprire la strada ad un settore che, ad oggi, non ha delle efficaci soluzioni di riciclaggio, saranno messe in gioco le competenze di Sika nelle applicazioni dei polimeri e nei materiali da costruzione ad alte prestazioni e quelle di Sulzer nei processi di riciclaggio chimico.
Sull’onda del successo del calcio femminile svizzero
L’Associazione Svizzera di calcio (ASF) ha presentato il proprio progetto di legacy per UEFA Women's EURO 2025, incentrato sulla promozione e il rafforzamento della presenza di calcio femminile nel Paese.
Si tratta di un progetto che durerà per i prossimi due anni e mira a raddoppiare sia il numero di donne che praticano calcio in Svizzera (oggi circa 40.000) sia il numero di allenatrici e arbitre (oggi circa 2.500).
Parte dell’iniziativa comprende corsi di formazione e reclutamento di arbitri donna, ma anche progetti per riqualificare le infrastrutture, momenti dedicati alla formazione delle allenatrici e legacy che permettano ai club di raccogliere punti e vincere trofei.
L’Associazione Svizzera di calcio promuoverà, nel prossimo biennio, anche cambiamenti che migliorino, a livello nazionale, la rappresentanza delle donne nel calcio, come ad esempio il numero di figure di sesso femminile in posizione decisionale all’interno del panorama calcistico del Paese. Non mancherà la formazione di speaker femminili negli stadi e corsi su retorica e media per aspiranti leader del settore.