Svizzera

Martin Pfister contestato all'Università di Ginevra

Il consigliere federale era stato invitato a esprimersi sul pacchetto di accordi con l'UE – I manifestanti denunciano «la complicità della Svizzera nel genocidio» a Gaza
© KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi
Ats
05.11.2025 21:18

Il consigliere federale Martin Pfister è stato contestato questa sera all'Università di Ginevra (UNIGE) da manifestanti filopalestinesi. Invitato a esprimersi sul pacchetto di accordi con l'UE, ha potuto riprendere la parola solo dopo 25 minuti di interruzione.

Il ministro della difesa è stato fischiato e contestato non appena è salito sul palco per prendere la parola, alle 18:45. Il motivo: la sua decisione di mantenere l'acquisto di droni israeliani. «Nessun collaborazionista nelle nostre università», «Israele terrorista, Pfister complice» o ancora «Free Palestine», hanno scandito una cinquantina di persone, battendo le mani.

Pfister ha lasciato la sala dopo cinque minuti, mentre la consigliera di Stato ginevrina Nathalie Fontanet, responsabile delle finanze, ha cercato di discutere con un gruppo di manifestanti. Alle 18:57 sono arrivati poliziotti in tenuta antisommossa, che con la loro sola presenza hanno imposto il silenzio. Scortati da agenti in borghese, i manifestanti sono usciti gradualmente in modo pacifico.

Prima della conferenza organizzata dall'UNIGE e dal Comitato CH-UE, una quarantina di persone si erano riunite davanti all'ateneo ginevrino per denunciare «la complicità della Svizzera nel genocidio» a Gaza. Inizialmente impedite di raggiungere l'auditorium, sono state infine autorizzate ad entrare. Altri manifestanti, con la kefiah al collo, erano già seduti nella sala.

«La nostra linea è quella di lasciare che le persone si esprimano e facciano domande. La regola è ascoltare, invece di interrompere completamente un evento», ha spiegato il portavoce dell'Alma mater Marco Cattaneo, intervistato da Keystone-ATS. Mentre il consigliere federale tornava sul palco tra gli applausi del pubblico, i manifestanti si facevano sentire all'esterno dell'edificio.

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