Piene improvvise e colate detritiche: c'è modo di prevederle?

Le piogge e i forti, fortissimi temporali, in queste ultime settimane, hanno causato, da un lato, vittime e, dall'altro, ingenti danni. La Svizzera, all'improvviso, si è riscoperta fragile. Una domanda, su tutte, si impone: dobbiamo aspettarci altri eventi estremi? Detto che, nei prossimi giorni, la Vallemaggia ad esempio verrà investita da nuovi temporali, «ma niente panico» spiega MeteoSvizzera, nel corso dell'estate l'arco alpino verrà investito, ancora, da tempeste improvvise che potrebbero avere conseguenze catastrofiche. Lo suggeriscono, come spiega la Neue Zürcher Zeitung, anche alcune cartine speciali.
Uno dei motivi per cui, raccontano gli esperti, l'estate 2024 potrebbe rivelarsi problematica è il fatto che, in primavera, ha piovuto più della media. A maggio, per dire, in appena 48 ore nel Luganese è caduto il quantitativo di pioggia che solitamente si registra in un mese. Incredibile. Di riflesso, molti terreni sono letteralmente saturi di acqua. Tradotto: quando piove, l'acqua invece di venir filtrata dal terreno rimane in superficie e, perdonateci l'espressione, «scivola via». Contribuendo alle piene. Stiamo parlando del cosiddetto deflusso superficiale, mappato in un'apposita cartina della Confederazione creata dall'Ufficio federale dell'ambiente assieme all'Associazione svizzera di assicurazioni e all'Associazione degli istituti cantonali di assicurazione per i fabbricati. E attenzione, perché la mappa non comprende né mostra potenziali inondazioni dovute a ruscelli, fiumi e laghi: sono fattori aggiuntivi. La mappa, per contro, mostra le aree soggette a inondazioni durante temporali rari o molto rari. Inevitabilmente, queste aree si trovano in gran parte nelle valli alpine.

Altro aspetto: le colate detritiche, che hanno caratterizzato ad esempio le alluvioni in Mesolcina, in Vallese e in Vallemaggia. Rappresentano un pericolo, come abbiamo visto, per molti insediamenti. Le aree in cui, potenzialmente, possono verificarsi colate di questo tipo sono segnate in un'altra mappa, quella del progetto Silvaprotect-CH, sempre dell'Ufficio federale dell'ambiente. In ogni caso, determinare con precisione la probabilità che, in una zona, possa verificarsi una colata detritica è un esercizio complicato. In generale, spesso è possibile stimare il pericolo solo poche ore prima dell'arrivo di un forte temporale. A volte, addirittura, è questione di minuti. Di qui l'importanza, sempre, di ascoltare gli avvertimenti delle autorità sui pericoli naturali.