Vaticano, il bancomat è Swiss Made
Dopo il blocco della Procura, riparte il servizio a cura di un'azienda svizzera

CITTÀ DEL VATICANO - È stato riattivato in Vaticano il servizio di pagamenti elettronici con Bancomat o carta di credito, bloccato a inizio gennaio dalla Procura di Roma e dalla Banca d'Italia: è il servizio - come ha indicato il portavoce padre Federico Lombardi - spiegando è garantito da un accordo con la società svizzera Aduno Sa. La Banca d'Italia aveva negato l'autorizzazione al precedente fornitore Deutsche Bank, perché la Città del Vaticano non aveva un sistema adeguato alla normativa antiriciclaggio, come aveva riferito una fonte vicina all'organo di vigilanza.