Mercato dell'impiego

«Svizzeri, lavorate di più, altrimenti il benessere è a rischio»

È questo l'appello lanciato oggi da Valentin Vogt, presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI) – Secondo l'imprenditore, laureato all'università di San Gallo, «la penuria di manodopera è il principale ostacolo alla crescita dell'economia svizzera»
© Chiara Zocchetti
Ats
11.02.2023 13:28

Svizzeri, lavorate di più, il Paese deve crescere, altrimenti il benessere è a rischio: è questo, in estrema sintesi, l'appello lanciato oggi da Valentin Vogt, presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI), cioè l'associazione dei datori di lavoro.

Si tratta di mobilitare donne, giovani, anziani e rifugiati affinché siano integrati nel mercato dell'impiego o, nel caso già lo fossero in parte, affinché aumentino le loro ore in ufficio o nelle fabbriche, ha spiegato il 62.enne in un'intervista andata in onda stamani alla radio svizzero-tedesca SRF. Concretamente l'obiettivo è di ampliare la forza lavoro di circa 300.000 persone.

Secondo l'imprenditore con laurea all'università di San Gallo «la penuria di manodopera è il principale ostacolo alla crescita dell'economia svizzera». A suo avviso se non si porrà rimedio a questa carenza a risentirne sarà la prosperità stessa dell'intero Paese.

In questo contesto Vogt critica il fatto che al giorno d'oggi molte persone vogliano lavorare a tempo parziale. «Dobbiamo trovare un equilibrio, affinché sia la società che ogni singolo individuo possano stare bene», ha argomentato l'uomo d'affari. È un'impresa ardua, ha ammesso. «Ma se guardiamo solo all'individuo, in futuro non riusciremo più ad essere dove siamo ora».

«La prosperità non cade dal cielo», ha proseguito l'intervistato, che a fine giugno lascerà la presidenza dell'USI. «Dobbiamo lavorare duramente per questo giorno per giorno».

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