La reazione

Syndicom: «Berna pianifica lo smantellamento della Posta per vie traverse»

Il sindacato accusa il Consiglio federale di voler decidere in futuro lo smantellamento dei servizi senza passare per il Parlamento
© KEYSTONE/Gaetan Bally
Red. Online
14.08.2025 17:15

Syndicom accoglie con favore il fatto che l'attuale servizio universale debba rimanere garantito anche nella prevista revisione della legge sulle poste entro il 2030. Tuttavia, il «meccanismo di adeguamento» proposto non è altro che un massiccio smantellamento, in particolare nelle regioni periferiche. Il sindacato critica inoltre l'esclusione del Parlamento dalle future decisioni sul servizio universale.

La revisione mette in pericolo la copertura capillare del territorio

Il Consiglio federale ha comunicato che con la prevista revisione della legge sulle poste vuole garantire il servizio universale nell'attuale qualità e ampiezza solo fino al 2030, e questo nonostante le prestazioni siano particolarmente apprezzate dalla popolazione. Propone infatti che successivamente, in caso di calo della domanda, il Consiglio federale possa smantellare il servizio di base su richiesta della Posta. Nella pratica questo meccanismo di «adeguamento flessibile» porterà a un ulteriore smantellamento del servizio universale.

Le ripercussioni sulla popolazione, sulle regioni periferiche e in particolare anche sui dipendenti della Posta sono enormi. Nel servizio universale lavorano migliaia di persone motivate e qualificate nel recapito, nei centri lettere e pacchi nonché negli uffici postali, i cui posti di lavoro vengono messi a rischio. Dal servizio di base dipendono quindi migliaia di posti di lavoro

«Chi vuole adeguare in modo flessibile il servizio universale, in realtà ne prepara lo smantellamento. Il Consiglio federale pianifica ignorando le necessità del Paese. È emblematico che in occasione della sua conferenza stampa il Consiglio federale non abbia speso una sola parola sulle ripercussioni sui collaboratori, sulla popolazione e sulle regioni periferiche né su un servizio pubblico digitale orientato al futuro», dice Dominik Dietrich, segretario centrale e responsabile presso syndicom per il settore Logistica. E aggiunge:

«Con queste proposte Rösti diventa definitivamente il ministro dello smantellamento postale».

Elusione della partecipazione democratica

Particolarmente scandaloso è il fatto che il Consiglio federale voglia decidere in futuro lo smantellamento dei servizi senza passare per il Parlamento. Una cosa è chiara: il servizio postale universale è legittimato a livello democratico e corrisponde ai desideri e alle esigenze della popolazione. Quest’ultima ha il diritto di partecipare alle decisioni su questioni così fondamentali del servizio pubblico.

Rafforzare PostFinance anziché limitarla

syndicom prende atto del fatto che lo scopo aziendale della Posta debba essere precisato. Tuttavia, l'orientamento proposto rimane poco chiaro. Il sindacato chiede che la revisione venga utilizzata per consentire finalmente a PostFinance di concedere crediti e ipoteche. In questo modo si rafforza la competitività e si riduce la dipendenza dall’attività principale in declino.

Smantellamento senza futuro?

«I propositi del Consiglio federale sembrano chiari: ridurre le competenze della Posta senza costruire un moderno servizio pubblico digitale. In questo modo il Consiglio federale cede in maniera decisiva il proprio influsso e mette in pericolo il futuro della Posta e del servizio universale», dice David Roth, responsabile di settore presso syndicom e consigliere nazionale.

Nella comunicazione del Consiglio federale non si fa nessuna menzione sul servizio universale digitale. Evidentemente dovrebbero essere aggiunte lettere ibride e pagamenti digitali. Il governo ignora però tuttora il necessario potenziamento del servizio pubblico digitale, in grado di offrire in futuro servizi nuovi e moderni per tutta la popolazione e tutte le aziende, come ad esempio strumenti sicuri per le votazioni elettroniche.

Nel quadro della procedura di consultazione, syndicom combatterà con veemenza ogni tipo di smantellamento nell'interesse dei suoi membri e del servizio pubblico.

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