La trattativa

Telefonata Trump-Keller Sutter: sui dazi «non c'è accordo»

L'annuncio su X della presidente della Confederazione - La Casa Bianca è «concentrata sul deficit commerciale»
Red. Online
31.07.2025 22:01

Niente intesa. Tra Svizzera e Stati Uniti non è stato trovato un accordo sui dazi doganali attesi per la giornata di domani, primo agosto.

Lo ha comunicato la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter tramite il social X.

«Oggi ho avuto un'ultima conversazione con il presidente degli Stati Uniti Trump, prima della scadenza dei dazi doganali» ha scritto Keller-Sutter.

«L'attenzione principale del presidente è rivolta al deficit commerciale. Non è stato possibile raggiungere un accordo sul memorandum d'intesa negoziato tra Svizzera e Stati Uniti».

Non è una buona notizia, per Berna. Significa che, salvo sorprese dell'ultimo minuto, a mezzanotte di oggi ora americana, ossia alle sei di mattina del Primo Agosto in Svizzera, dovrebbe entrare in vigore la tariffa generale del 31 per cento preannunciata da Trump nel cosiddetto «Liberation Day». Un'altra possibilità a cui si aggrappa la diplomazia elvetica è quella di un'ulteriore proroga, dopo quella di 90 giorni già concessa il 2 aprile. 

Fino a ieri, Keller-Sutter si era mostrata relativamente ottimista, pur sottolineando che le decisioni erano in mano a Donald Trump. «Generalmente, la decisione finale non è mai completamente definitiva. Si può sempre continuare a negoziare», aveva dichiarato fra le altre cose ai microfoni della SRF.

Lo scorso 2 aprile, in quello che l'inquilino della Casa Bianca ha definito il giorno della liberazione (Liberation Day), Trump per i beni made in Switzerland aveva stabilito un sovrapprezzo del 31%. Ma poi aveva ridotto temporaneamente il tasso al 10%.

Poche ore fa la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt aveva anticipato che la scadenza era «concreta» e che diversi leader stranieri stavano telefonando a Trump per trovare un accordo all'ultimo minuto. 

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