Testamento fantasma e documenti falsi: 4 anni

Niente da fare per Alessandro Cipollini, matematico e finanziere di 43 anni processato due settimane fa a Lugano per falsità in documenti e truffa nei confronti di varie persone, fra cui l’avvocato Giorgio Grandini, per un danno totale di oltre 3 milioni di franchi. L'uomo è stato condannato a 4 anni di carcere (uno l'ha praticamente già scontato), all'espulsione dalla Svizzera per 7 anni e al risarcimento delle sue vittime. La vicenda ruotava attorno a un testamento "fantasma" con cui il nonno dell’imputato gli avrebbe lasciato in eredità una fondazione dal patrimonio milionario. L'accusato non è mai riuscito a recuperarne l’originale, così ha allestito un documento fasullo che confermava i contenuti del presunto lascito. Grazie a questo e a una serie di altri attestati falsi, in particolare estratti patrimoniali e certificati salariali, l’accusato si presentava ai suoi interlocutori come un uomo facoltoso e li convinceva ad anticipare per lui spese di ogni genere, spiegando che non aveva momentaneamente a disposizione i suoi capitali (o perché il famoso testamento non era ancora stato monetizzato, o per non meglio precisati motivi fiscali). Tra le vittime del matematico finanziere anche alcuni investitori che avrebbero dovuto partecipare a un fondo da lui creato. Per loro, a titolo di risarcimento, seppur parziale, sono stati messi a disposizione 600 mila franchi (da dividere) sequestrati all'imputato al momento dell'arresto, come confermatoci con soddisfazione dell'avvocato Paolo Bernasconi, che ha rappresentato due dei tre investitori coinvolti.