Ti chiami Salmone? Il sushi è gratis
Come ti chiami? Salmone. No, non è uno scherzo. Ma il risultato di un’iniziativa pubblicitaria di un ristorante. Che, appunto, ha spinto molte persone, a Taiwan, a cambiare legalmente il loro nome. Per ottenere, in cambio, sushi gratuito. Ne valeva la pena? Evidentemente sì. Una mangiata resta una mangiata. A maggior ragione se offerta. Per molti, però, il trappolone era dietro l’angolo.
La politica al lavoro
Il caso è finito sul tavolo della politica, visto che i parlamentari taiwanesi si sono chinati sulla modifica dei limiti legali al cambio di nome. E questo perché, dopo l’iniziativa, alcune delle centinaia di persone che avevano modificato il proprio nome in Salmone non sono più – metaforicamente parlando – riuscite a risalire la corrente. «Mi spiace, non può tornare al suo nome di prima perché ha superato il limite di modifiche a disposizione» si sono sentiti dire alcuni dai funzionari dell’anagrafe, tanto zelanti quanto (immaginiamo) divertiti.
La promozione
Ma che cosa è successo, di preciso? Nel marzo 2021 la catena Sushiro aveva lanciato una singolare promozione: sushi gratis per un intero tavolo a chiunque si chiamasse Gui Yu, che in cinese significa salmone. Si è generato un vero e proprio caos, con 331 persone che – previo il pagamento di una tassa amministrativa – hanno effettivamente cambiato nome per beneficiare dell’offerta.
Il governo, subito, aveva criticato l’operazione e, rivolgendosi ai cittadini, aveva domandato «razionalità». La trovata, agli occhi delle autorità, avrebbe generato un extra burocratico non indifferente.
Alcuni, per l’occasione, hanno attirato l’attenzione dei media internazionali, tra cui il Guardian, tramite social. Altri, dall’oggi al domani, hanno portato gli amici al ristorante facendosi pagare. Finita la promozione, durata appena due giorni, la maggior parte dei partecipanti è tornata al nome di battesimo. Chi, però, per vari motivi nella sua vita aveva già cambiato nome prima di ingozzarsi di sushi gratis è rimasto bloccato. A Taiwan, infatti, la legge consente di cambiare il proprio nome solo tre volte. Ahia.
Le polemiche
Ieri, giovedì, il Parlamento ha discusso le proposte di modifica. Proprio per aiutare i tanti Salmone rimasti bloccati. Le critiche, ovviamente, non sono mancate. Da un lato è stato sottolineato come l’auspicata razionalità, quella che chiedeva il governo a suo tempo, non faccia parte del bagaglio di alcuni. Dall’altro, le voci più polemiche si sono domandate se per il legislatore queste discussioni non siano una perdita di tempo.

