Tesserete

A Capriasca c'è una nuova strategia per il futuro degli edifici comunali

Il Municipio ha presentato un rivisto piano per ottimizzare e riqualificare gli stabili di proprietà: magazzino e polizia nell’ex deposito ARL, nuovi uffici e buvette pubblica fra l’ex caserma e la piscina, e una sala multiuso ai giardinetti
Una sala multiuso ai giardinetti? ©Gabriele Putzu
Federico Storni
29.10.2025 06:00

«A fine 2025 - scrive il Municipio di Capriasca - si chiuderà, finalmente, il capitolo legato all’edilizia scolastica, che ha fortemente impegnato il Comune negli ultimi 10 anni. La nostra attenzione si sposta ora agli spazi amministrativi, aggregativi, culturali e associativi. Il presente documento intende gettare le basi per i prossimi investimenti» in questo senso. Il documento, allegato al Piano finanziario per il prossimo quadriennio, si intitola «Stabili comunali - prospettive aggiornate 2025». Rispetto alla sua ultima iterazione, che risale al 2022, presenta alcune interessanti novità. L’auspicio municipale è che questa sia la volta buona per trovare consenso politico e finalmente decidere il da farsi per sfruttare al meglio, e nel contesto finanziario complicato in cui versa Capriasca, il parco immobiliare pubblico.

Le linee guida

La nuova strategia può essere riassunta con un «tante idee, pochi soldi». Vale a dire: «solo» dieci milioni d’investimenti netti nei prossimi quattro anni, fra risanamenti stradali e immobiliari. Ma questo non significa paralisi; anzi, complice il rientro di contributi di migliorie, una donazione e la prospettata alienazione di alcuni edifici, il piatto è comunque ricco e con precise linee guida: servizi amministrati più efficienti e razionali, mantenere per quanto possibile spazi pubblici nei quartieri periferici, conservare e valorizzare gli edifici con caratteristiche storiche e architettoniche particolari, mantenere l’equilibrio finanziario e, soprattutto, «avere un’idea chiara delle priorità in relazione alle possibilità economiche del Comune, cercando di realizzare quanto prima l’indispensabile e spostando nel tempo il “nice to have”».

Spunta un «baretto»

Tutto ciò premesso, veniamo alla nuova proposta municipale che parte dalle (arcinote) seguenti necessità logistiche: la riorganizzazione del palazzo comunale, un nuovo magazzino dotato di officina, una nuova sede per la Polizia Torre di Redde (temporaneamente dislocata in stazione) e nuovi spazi per gli uffici dell’Arena Sportiva, oggi a Sala in un edificio che il Comune vorrebbe vendere.

Il destino di magazzino e Polizia è confermato e rimane l’ex deposito ARL a Tesserete, acquistato dal Comune negli scorsi anni. Edificio che andrà incontro a una riqualificazione più riduttiva (costo: un milione circa) per cui sarà necessario trovare nuovi spazi per gli uffici dell’Arena sportiva, originariamente previsti lì.

L’idea è di trasformare a tal fine un magazzino che si trova sul piazzale dell’ex caserma, lato piscina. Ha il vantaggio di essere più vicino alla struttura e di poter in futuro ospitare anche «dei servizi igienici permanenti, disponibili anche in caso di manifestazione, e una piccola buvette (utilizzabile per manifestazioni, ma anche nei pomeriggi primaverili ed estivi quando la zona è molto frequentata), che potrà garantire un servizio alla popolazione ma anche una piccola entrata finanziaria». Ciliegina sulla torta: realizzare tutto ciò sarà meno oneroso dell’idea originaria di inserire gli uffici nell’ex deposito ARL.

Una proposta intrigante

Un’altra proposta intrigante riguarda la soluzione al problema della mancanza di spazi a Palazzo comunale. Intrigante perché potenzialmente capace di risolvere più problemi in una volta sola. Quello principale è legato allo stato precario dei muri a sostegno del piazzale superiore dei giardinetti, che devono essere comunque rifatti per un costo stimato in 620.000 franchi. L’occasione perfetta per creare una nuova sala multiuso che: sgraverebbe palazzo comunale; potrebbe ospitare la sede del gruppo Pom Rossin e dell’ATTE (oggi ospitati al «grottino sociale» un edificio che necessita di importanti lavori e che il Comune potrebbe così invece vendere a oltre un milione), matrimoni, eventi, uno spazio giovani e le sedute del Consiglio comunale; e permetterebbe infine di riqualificare tutti i giardinetti in modo da farli diventare «la vera principale piazza del Comune». Per la nuova sala multiuso/polivalente c’è già uno studio di fattibilità stilato da Eberli architetti.

Quanto al destino dell’edificio in piazza Lepori a Tesserete che oggi ospita il magazzino comunale, Si ipotizza di metterlo a disposizione a gruppi o associazioni (con un affitto). Si ipotizza ad esempio una Casa per i Patriziati che oggi ne sono sprovvisti, oltre a spazi per l’Associazione ricreativa Pompieri, per il Velo Club, per i carri delle società di carnevale, o per lo Sci club.

Gli edifici «storici»

Quanto ad altri edifici storici presenti sul territorio, per le ex scuole di Sala Capriasca si conferma la volontà di farne una piccola «Casa della musica», mentre per casa Battaglini a Cagiallo potrebbe diventare la «Casa della cultura». Per il suo restauro vi è un lascito milionario e ilComune dovrebbe aggiungere «solo» mezzo milione. Potrebbe entrarvi l’Archivio audiovisivo di Capriasca e Valcolla (che libererebbe così per la vendita l’ex casa comunale diRoveredo). Il parco invece sarà adattato, in collaborazione con i Terrieri di Cagiallo, per ritrovi, eventi e svago.

Il destino di casa Cattaneo a Lugaggia e di casa Chiattone a Condra dipenderà invece dai privati: L’intenzione del Municipio è quella di trovare un partner pubblico o privato con il quale «stipulare un accordo che possa permettere al partner di ristrutturare a proprie spese lo stabile, avendo poi diritto all’utilizzo dello stesso per un periodo di tempo stabilito. Idealmente, il partner che usufruirà dello stabile, dovrebbe poi dare un ritorno alla cittadinanza.

Tutto questo per un investimento lordo di 9 milioni. Investimento che, se andranno in porto le vendite degli edifici citati e quelle finora infruttuose delle ex case comunali di Lugaggia e Lopagno, scenderà a 5,3 milioni. Sostenibile, in altre parole.

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