I dati

A Locarno un’estate da primato e il turismo continua a crescere

Operatori colti di sorpresa, in positivo, per il 10% in più di soggiorni registrati nella regione sull’arco di tutta la stagione - Il direttore dell’Ente, Fabio Bonetti: «Un luglio così non l’avevamo mai visto, le grandi catene espandono il nostro potenziale»
Il mercato nazionale resta il riferimento, ma si punta anche su quello internazionale © CdT/Gabriele Putzu
Jona Mantovan
03.10.2025 20:00

«Un luglio così, con 200 mila pernottamenti negli alberghi, non l’avevamo mai visto», afferma Fabio Bonetti, direttore dell’Ente turistico di Ascona e Locarno, al Corriere del Ticino. I dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica, relativi alla regione Lago Maggiore e Valli, hanno colto di sorpresa gli operatori del settore: +17% rispetto allo stesso mese del 2024 negli hotel, appunto, e un +11% nei campeggi. «Così, per curiosità, mi son preparato una tabella: escludendo il periodo del coronavirus, nel quale tutta la Svizzera è arrivata qui in vacanza dal momento che le mete estere erano praticamente irraggiungibili, e, per avere un risultato simile, occorre tornare indietro addirittura fino al 1999».

Promozione globale

In totale, su tutta la stagione, l’albergheria segna un +9,5%, mentre i campeggi sono a un +11%. «Pensavamo che potesse andare bene, ma non credevamo che sarebbe stata così eccezionale», confida ancora il 57.enne, evidenziando come anche il solo agosto non abbia deluso: +5,1 % di pernottamenti nelle strutture «coperte» e +0,7% all’aria aperta. Il nostro interlocutore elenca alcuni fattori che hanno contribuito a portare a casa un risultato tanto clamoroso: «Sul fronte della promozione stiamo facendo uno sforzo aggiuntivo significativo. Da un lato, continuiamo a seguire la strategia che mandiamo avanti da oltre 15 anni, focalizzata sul mercato nazionale, che rimane il nostro riferimento. Dall’altro, però, abbiamo iniziato a investire di più anche in quelli esteri, in coordinamento con Ticino Turismo, e i risultati si stanno vedendo: il turismo internazionale sta crescendo costantemente». Ma non è tutto. Nell’analisi, infatti, va considerato l’arrivo di due nuove catene da circa un anno: Hilton (a Losone) e Dorint (a Locarno, nella zona di Riazzino).

Un «sistema» che investe

«Hanno portato una clientela aggiuntiva e contribuiscono a espandere il nostro bacino potenziale. Senza contare che presto entrerà in gioco pure Marriott, che assumerà la gestione del Grand Hotel Locarno, in corso di ristrutturazione, la cui apertura è prevista per la primavera del 2027, trasformandolo in una destinazione di alto livello. Ma il risultato complessivo è anche frutto degli investimenti fatti nel tempo sia in ambito ricettivo sia nella ristorazione. In generale, tutto il “sistema accoglienza” di entrambi i distretti ha migliorato la qualità della propria offerta».

Asticella molto alta

Insomma, tutti gli «astri» sono allineati al posto giusto. Compresi i successi delle manifestazioni: «Gli eventi hanno avuto più rilevanza che mai. Moon&Stars ha registrato un numero da primato di spettatori (70 mila biglietti staccati con un +15%, n.d.r.) e anche il Festival del Film ha avuto una “prestazione” migliore rispetto all’edizione passata». Partecipazione da incorniciare anche per le «minori», come Luci&Ombre (50 mila e rotti spettatori) o la Notte Bianca (40 mila). L’asticella, dunque, compie un notevole balzo verso l’alto. Sarà difficile riuscire a conservare un tale grado di coinvolgimento nei confronti del pubblico? Secondo Bonetti, no: «Sono convinto riusciremo a ottenere cifre simili. Una gran parte della buona riuscita è proprio dovuta ai nuovi attori di altissima competenza che si affacciano sul nostro mercato».

Approccio «multistagione»

Il periodo più caldo, climaticamente parlando, offrirà ben pochi margini di miglioramento. Gli esperti, quindi, si concentrano sulle sfide poste dal resto dei dodici mesi: «Le cifre delle richieste di soggiorno per novembre e dicembre confermano che stiamo andando in maniera ottimale. D’altronde, ci stiamo muovendo su tre fronti. Il primo consiste nel “prolungare” l’autunno, cercando di far diventare novembre quello che oggi è ottobre, anche in risposta ai cambiamenti climatici; il secondo sta nel valorizzare l’inverno, penso ad esempio a iniziative come Winterland; il terzo, invece, consiste nell'anticipare la primavera. La nostra tattica punta su tutto lo spettro, estendendo la stagione turistica oltre l’estate. E, per farlo, stiamo cercando di portare nella regione eventi sportivi di richiamo, come maratone e corse, che si prestano bene a essere organizzati tra fine ottobre e inizio novembre».

Da sapere

Segno positivo in tutto il cantone

Quasi mezzo milione di arrivi — L’Osservatorio del turismo dell’Università della Svizzera italiana ha analizzato i dati dell’Ufficio federale di statistica e, in un rapporto, evidenzia come gli arrivi in tutto il Ticino siano stati - nel periodo estivo - 480.798, con una variazione positiva del 6% rispetto al 2024. «Luglio è quello cresciuto maggiormente: +10.5% e un +12.9% a livello di pernottamenti», scrivono gli esperti.