Accenture, il metaverso e le «scarpe personalizzate»
Il Lifestyle Innovation Day si avvicina. Tante, tantissime le aziende presenti. Si parlerà, in particolare, di tecnologia e, ancora, di come far dialogare realtà apparentemente lontane ma, a ben vedere, vicinissime. L'appuntamento è per lunedì 16 maggio. Per avvicinarci all'evento abbiamo intervistato Michele Raballo, managing director, Europe Lead for Commerce presso Accenture Song.
Il metaverso è considerato la next big thing. Quando, e quanto, Accenture ha deciso di investire in questa tecnologia. E su quali progetti legati alla realtà virtuale ha deciso di lavorare?
«L'importanza del metaverso come visione è
enorme. Per aiutare le aziende a trarre vantaggio dalle opportunità che questo
comporta e prepararsi in anticipo per le sfide mutevoli che pone, Accenture sta
lanciando l'Accenture Metaverse Continuum Business Group. La vedo come un'opportunità per i nostri clienti
di risolvere i potenziali problemi del percorso che porta il consumatore
all’acquisto di un determinato prodotto con nuovi metodi. Il metaverso è un
obiettivo, strategicamente ci sono molti passi individuali da fare lungo questa
strada. In un primo passo, per esempio, le esigenze dei clienti possono essere
migliorate con l'aiuto della realtà virtuale. Attualmente, Accenture sta collaborando
con Bally per sviluppare una soluzione di selezione a distanza, la
personalizzazione e l'acquisto di scarpe classiche personalizzate attraverso
un'applicazione che utilizza tecnologie 3D. L'app permetterà ai clienti di
trovare il giusto numero di scarpe in base alla forma del loro piede. L'app
combina la realtà aumentata e un sofisticato meccanismo di assegnazione della
taglia di scarpe per offrire a ogni cliente un'esperienza di shopping
esclusiva e personalizzata. Per ogni modello di scarpa, i clienti ricevono un
suggerimento per la taglia ottimale. Provando le scarpe virtualmente, i clienti
possono decidere più facilmente se la scarpa è la scelta giusta o no».
Accenture è attiva nel metaverso in diversi settori, fra cui cibo, fashion e design. Concretamente, di che cosa si tratta? O meglio: come sarà questo metaverso?
«Nel nostro
ultimo rapporto Technology Vision 2022, Accenture rivela che le persone si
stanno muovendo verso un futuro che è molto diverso da quello che ci eravamo
immaginati: tecnologie come la realtà estesa, la blockchain, i gemelli
digitali e l'edge computing stanno convergendo e cambiando il modo in cui
un'azienda interagisce con i propri clienti in ogni fase del processo di
acquisto. I nostri sistemi attuali sono progettati sulla base
del 2D. Tuttavia, il futuro si sta muovendo verso un'esperienza Internet in 3D.
In questo Internet del futuro, le innovazioni del metaverso e del Web3 stanno
cambiando i fondamenti e il modo in cui funziona il mondo virtuale. Piuttosto
che vedere Internet come una collezione disparata di siti web e applicazioni,
gli sforzi del metaverso prevedono un ambiente 3D persistente con un proprio
senso del luogo, dove spostarsi dal lavoro a una piattaforma sociale è facile
come attraversare la strada. I mondi fisici intelligenti esistono già su piccola
scala, come le fabbriche intelligenti, le navi da crociera intelligenti e i
porti automatizzati. In futuro, li vedremo crescere in quartieri, città e Paesi
intelligenti che rispecchiano la realtà fisica. Le aziende avranno i loro
metaversi interni dove i dipendenti possono lavorare e interagire da qualsiasi
luogo. Nel nostro tempo libero, i nuovi metaversi di consumo ci trasporteranno
in quasi tutti i mondi immaginabili per giocare, comprare arte, assistere a
sfilate di moda, socializzare o rilassarsi».
Lunedì 16 maggio, presso il LAC di Lugano, si terrà un evento molto importante: il Lifestyle Innovation Day. Accenture, oltre a essere sponsor, ha curato la piattaforma attraverso cui chiunque potrà accedere virtualmente e godersi i vari speaker che interverranno. Come è nata l'idea di questa piattaforma interattiva e, pensando anche agli eventi futuri, quali opportunità offre?
«Noi di Accenture volevamo davvero dare la
possibilità alle persone di accedere all’evento Lifestyle Innovation Day senza
dover venire fisicamente sul posto. Abbiamo ricreato in un ambiente virtuale e
immersivo il LAC, dove si svolgerà l'evento fisico. In questo spazio
virtuale LID, i partecipanti saranno in grado di accedere a tutte le sessioni
in live-streaming, porre domande in tempo reale ai relatori, interagire con
altri partecipanti virtuali in base agli argomenti di interesse, effettuare chiamate
one-to-one con altri partecipanti virtuali. Il nostro obiettivo è quello di
sviluppare sempre più eventi sul metaverso per fornire contenuti significativi
ed esperienze coinvolgenti indipendentemente dal luogo in cui si trovano i partecipanti».
Ignazio Cassis, presidente della Confederazione, ha appena concluso un viaggio fra Zurigo e Milano con tappa a Lugano. Al centro, beh, il tema dell'innovazione. Quale ruolo può giocare il Ticino in questo campo? E quali sono, di riflesso, le opportunità offerte dal Lifestyle-Tech Competence Center di Manno?
«Lugano e il Lifestyle-Tech
Competence Center (LTCC) permettono ad Accenture e ad altre aziende di
attingere ad un vasto ecosistema di partner. Insieme a queste aziende,
Accenture può portare avanti la ricerca e lo sviluppo di progetti innovativi in
Ticino. L'innovazione è accelerata attraverso ecosistemi aperti, cioè quando
c'è collaborazione tra aziende o industrie, creando così valore aggiunto per i
clienti. Gli ecosistemi aperti stanno creando una nuova cultura
dell'innovazione in cui le aziende devono espandere i loro confini esterni per
poterne beneficiare. La Svizzera, in quanto paese fortemente dipendente dalle
esportazioni, lo ha capito da tempo. Tuttavia, tali ecosistemi sono sviluppati
solo lentamente e con esitazione. La recente collaborazione dell'azienda con il
marchio di lusso Bally è un ottimo esempio di come Accenture stia sfruttando le
sinergie nella regione per guidare l'innovazione e affrontare le sfide attuali
del settore».
Un'ultima domanda, doppia e legata alla precedente: perché multinazionali come Accenture scelgono il Ticino? E ancora: è possibile che il nostro Cantone, in futuro, si posizioni come una Silicon Valley europea?
«Contrariamente alle altre regioni
linguistiche, il Ticino è toccato dal fenomeno dell'emigrazione di lavoratori altamente
qualificati, nonostante la regione sia molto attraente come luogo di lavoro. Le
scienze della vita, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
l'elettronica e l'industria tessile e dell'abbigliamento in particolare hanno
un grande potenziale e sono specificamente promosse dal Cantone. Dall’inizio del 2019 Accenture ha una sede a
Lugano. Stiamo perseguendo una forte strategia di reclutamento nella regione:
vogliamo raddoppiare il nostro numero di posti di lavoro entro la fine del
2022. Vogliamo sostenere la regione e stiamo lavorando con i partner per
costruire un polo di innovazione in rete in Ticino. L'obiettivo è quello di
riportare sul territorio la manodopera ticinese emigrata fuori Cantone con il
suo prezioso know-how. Per questo obiettivo, stiamo lavorando a stretto
contatto con l'Università della Svizzera italiana e con la SUPSI. Inoltre, Accenture è coinvolta nel
miglioramento della competitività. In veste di membro fondatore del
Lifestyle-Tech Competence Center, sosteniamo altre aziende innovative nella
ricerca e nello sviluppo di progetti nel settore del lifestyle. Di particolare
interesse per noi sono i settori della tecnologia e della moda, due delle
industrie chiave qui in Ticino. Lugano, come tutta la Svizzera, è un luogo
attraente per l'innovazione grazie al suo alto livello di istruzione e alla sua
forte economia. Inoltre, recentemente il Canton
Ticino ha saputo consolidare e mettere a frutto i propri legami con il resto
della Svizzera. L’aggancio a progetti di respiro nazionale o internazionale,
come ad esempio Switzerland Innovation o l’adesione alla Greater Zurich Area (GZA), testimoniano la volontà di questo Cantone
di consolidare la propria posizione all’interno della rete che unisce due tra i
poli più importanti a livello europeo. Scalare l'innovazione è certamente una grande
sfida: per una trasformazione duratura, le aziende devono essere costantemente improntate
all'innovazione, all'agilità e al cambiamento. Ma in molte aziende c'è ancora
una certa resistenza a questo cambiamento».
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