Agenda scolastica, primi correttivi e polemica terminata?

Sì, onde evitare nuove polemiche (come quelle scoppiate nell’agosto dello scorso anno), la Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio sarà preventivamente informata sui contenuti dell’agenda scolastica. È quanto ha stabilito il Consiglio di Stato rispondendo positivamente a una mozione dell’UDC (prima firmataria Roberta Soldati) che chiedeva, appunto, di sottoporre la bozza dell’agenda alla Commissione competente.
Nel messaggio governativo viene pure fatto sapere, in merito all’edizione 2024/2025, che l’agenda «sarà pubblicata come d’abitudine anche se, come già accaduto in passato, ai Comuni verrà preventivamente chiesto se desiderano o meno distribuire l’agenda ai/alle propri/e allievi/e».
Detto ciò, il Governo ricorda pure che «i due dipartimenti che partecipano alla creazione, composizione e pubblicazione dell’agenda scolastica – il DECS e il DSS – hanno avviato alcuni approfondimenti sull’utilizzo dell’agenda da parte di allievi/e e sul grado di apprezzamento dei contenuti presentati nella pubblicazione. La valutazione permetterà ai dipartimenti coinvolti (DECS e DSS) di determinare gli orientamenti redazionali dell’agenda degli anni a venire».
In conclusione, visti questi correttivi e visto il fatto che «l’agenda è attualmente oggetto di una valutazione che ne determinerà gli orientamenti redazionali degli anni a venire», il Consiglio di Stato considera la mozione evasa e invita il Gran Consiglio a non darvi seguito.