«Aggregazione? La decisione deve essere della popolazione»

«Sono in molti in paese a ritenere che la decisione del Municipio non sia affatto rappresentativa di tutta la popolazione e sia irrispettosa nei confronti di coloro che vorrebbero che la questione venga approfondita mediante un vero e proprio studio aggregativo». Il Municipio è quello di Balerna. La decisione è quella di chiamarsi fuori dal gruppo di lavoro che dovrebbe portare all’aggregazione dei Comuni del Basso Mendrisiotto. Chi scrive, invece, è il neo Comitato di cittadini costituito proprio a fronte dell’annuncio fatto nei giorni scorsi dall’Esecutivo balernitano, che per bocca del sindaco Luca Pagani «non riteneva ci fossero le condizioni di base per presentare un’istanza di aggregazione». La stessa istanza che il Comitato, capitanato dai consiglieri comunali Edy Muscionico (PLR), Fabio Canevascini (La Sinistra/I Verdi) e Andrea Zaramella (Movimento Il Guardiano), spera di attivare con una raccolta firme, facendo così ripartire il progetto aggregativo sulla spinta della volontà popolare e consentire ai cittadini di esprimersi con cognizione di causa.
Di malumori e volontà
A Balerna, la spinta che ha messo in moto il malumore cittadino è stata data dalla decisione del Municipio di fare un passo indietro e chiamarsi fuori dal progetto di aggregazione del Basso Mendrisiotto. In particolare, Pagani aveva spiegato che dallo studio di opportunità – condotto negli scorsi mesi dalla Sezione Enti Locali e che ha coinvolto i Comuni di Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore, Novazzano e Vacallo –, «non sono emersi elementi tali da giustificare una decisione positiva verso l’aggregazione del Basso Mendrisiotto». Una tematica importante, questa, che a detta del Comitato richiede il parere della popolazione, così che possa determinarsi e esprimersi in merito. «Lo scopo è di portare avanti uno studio di aggregazione approfondito, da cui dovrebbe scaturire anche un dibattito tra la popolazione, per poi avere la possibilità di esprimersi con cognizione di causa», ci spiega Muscionico. Il consigliere comunale pone l’accento sulla volontà principe che ha portato alla costituzione del Comitato: ovvero far partire una raccolta firme che miri solamente ad attivare un’istanza di aggregazione con il seguente studio di approfondimento. Non raccogliere pareri favorevoli o contrari all’aggregazione. «È peccato fermarsi adesso e non permettere alla popolazione di farsi un’idea precisa – osserva Muscionico –. La Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni si può attivare seguendo tre vie: tramite il Municipio, il Consiglio comunale oppure presentare una raccolta firme raccogliendo le sottoscrizioni di almeno il 15% dei cittadini iscritti in catalogo, ovvero di circa 350 cittadini di Balerna. Vorremmo utilizzare questa terza possibilità per attivare l’istanza di aggregazione».
Sì, no, forse
I fronti – in merito a una possibile aggregazione a sud del Distretto, sono dunque divisi. Entro metà novembre gli Esecutivi coinvolti dovranno infatti esprimere le proprie osservazioni. Vacallo ha ribadito il suo «sì» convinto all’unione d’intenti, a patto che ci siano almeno 4 Comuni interessati (vedi CdT di mercoledì). Anche Chiasso è propenso all’aggregazione. Il sindaco Bruno Arrigoni lo ha detto chiaramente due giorni fa mentre esponeva i conti preventivi della cittadina: «Io l’aggregazione la farei anche con soli due Comuni». Volontà chiara, sebbene allo stesso tempo abbia espresso preoccupazione vista la «mancanza di volontà dei diversi Municipi». Breggia, dal canto suo, non ha chiuso le porte ma, allo stesso tempo, ha bussato anche ad altre. A gennaio, infatti, si terrà un incontro tra il Municipio del Comune della Valle di Muggio e quello di Castel San Pietro. Un primo sondaggio, se così può essere definito, per comprendere quali possano essere le opportunità da cogliere. All’appello, al momento, mancano i pareri di Morbio Inferiore e Novazzano. Entrambi non hanno ancora ufficializzato le proprie prese di posizione. A Novazzano, ci conferma il sindaco Sergio Bernasconi, il tema è all’ordine del giorno nella seduta di Municipio prevista martedì prossimo. A Morbio, invece, se ne discuterà lunedì. Entro metà mese, quindi, si tireranno le somme e si vedrà quante realtà saranno pronte a proseguire.